lunedì 2 maggio 2011

ANARCHICINI: ANARCHICI FRANCESI (2) : LOUIS LECOIN (1888-1971), MAY PICQUERAY (1898-1983), SUSY CHEVET (1899-1972), MAURICE JOYEUX (1910-1991) , GEORGES FONTENIS ( 1920-2010),



LOUIS LECOIN (1888-1971) Nato da una famiglia poverissima fece diversi mestieri finché divenne  correttore di bozze e poi giornalista.  Nel 1908, durante il servizio militare, gli venne ordinato di impedire uno sciopero di tranvieri, rifiutò, e venne condannato a sei mesi di prigione. Uscito di prigione venne a contatto con gli ambienti anarchici di Parigi e divenne segretario della  Federazione Comunista Anarchica. Durante la guerra del 1914-1918 fu più volte arrestato e condannato  per il suo netto rifiuto di parteciparvi. Nel 1927 riuscì  , Lecoin tentò invano di ottenere  anche la liberazione di Sacco e Vanzetti. Famosa fu la sua intrusione, travestito da ufficiale decorato, in un convegno di  ex combattenti americani , dove gridò a favore della libertà dei due anarchici italiani. Si oppose  alla II guerra mondiale in nome di una “pace immediata” e fu perciò imprigionato fino al 1943. Dopo la guerra dedicò  tutte le sue forze, sottoposte spesso a digiuni estenuanti, che lo portarono   più volte alle soglie della morte,per ottenere  uno statuto per l’obiezione di coscienza. Ottenne spesso  in queste azioni l’appoggio di numerosi intellettuali tra cui ALBERT CAMUS, JEAN JONO e altri.  Rifiutò nel 1964 di essere proposto alla candidatura al premio Nobel, augurandosi che lo vincesse MARTIN LUTHER KING.
Brano da commentare: " L'odio è possente e talvolta sano. E spesso non manca affatto di una certa bellezza. Ma se è bene che gli svergognati capitalisti siano in apprensione, dobbiamo temere noi, di cedervi troppo spesso. Odiare per distruggere, sì: per distruggere tutto ciò che genera l'odio. Ma bisogna soprattutto pensare a costruire. A costruire mediante la solidarietà e l'amore." ( da Louis Lecoin, Il corso di una vita)
Bibliografia: in Wikipedia.org/wiki/Louis Lecoin p. 3)    
                                                                                    

MAY PICQUERAY (1898-1983) fondatrice del giornale Le refractaire e pertanto nota  con il significativo soprannome di “May la refractaire” fu , insieme a Lecoin, assai attiva nella lotta contro il militarismo e per il disarmo unilaterale della Francia e anche , tra l'altro, per il controllo delle nascite  e il diritto all'aborto. Di   questa  attivissima militante, che ha scritto un' appassionata autobiografia "May la refractaire. Mes 81 ans d'anarchisme, Los Solidarios 2003, mi limito a ricordare solo alcuni episodi della sua vita:  Nel 1921 compì un attentato, senza  provocare vittime, contro l'ambasciatore americano a Parigi per protestare contro la condanna a morte di Sacco e Vanzetti e prefiggendosi come obiettivo principale quello di destare l'attenzione dell' opinione pubblica francese su quell' ingiusta sentenza.  Nel 1922 durante un congresso dell’Internazionale sindacale rossa a Mosca  rimproverò duramente  i sindacalisti che gozzovigliavano mentre la popolazione moriva di fame (cfr. May la...., op.cit. p. 80).  E infine incontrando Trotsky , repressore della rivolta di Kronstadt e del movimento machnovista, che le voleva stringere la mano lei la ritrasse e gli chiese invece l’immediata liberazione  degli anarchici in prigione (cfr. May la....., op. cit. p. 85).  
Brani da commentare: 1)   “... Una terza categoria tra i refrattatari: quello che rifiuta l'esercito "tout court", senza condizioni (servizio militare o servizio civile) e sceglie l'insottomissione. Quelli che ci riconducono alla situazione che esisteva prima del voto della legge sull' obiezione di coscienza. Quali ne siano le conseguenze : l'esilio o la prigione, la riforma per asociabilità o ... .deficienza mentale. E' la soluzione migliore? Siamo troppo rispettosi della libertà individuale per approvare o biasimare la loro decisione.  Essi possono (comunque) essere sicuri della nostra solidarietà ......” ( May Piqueray, Louis Lecoin a-t-il risqué sa vie pour rien ? in  Le refractaire n. 1, avril  1974).  2)  “ 1500 donne sono sfilate nelle strade di Parigi, banderoles al vento, e manifestato davanti l’ospedale Lariboisière in favore di una migliore applicazione della legge Veil sull’aborto e in previsione del dibattito che avrà luogo prossimamente alla Camera su questa legge. Brave! Ma sanno loro, queste giovani donne, che esse  non fanno che continuare una lotta che è incominciata all’inizio del secolo con i nostri amici Robin, Giroud, Eugéne e  Jeanne Humbert, Devaldés ed altri, e che a quell'epoca era molto pericoloso esprimere queste idee sul controllo delle nascite sia oralmente  che per iscritto. Che questi amici hanno pagato con la loro libertà e la loro vita ( E. Humbert è morto in prigione) perché queste donne abbiano il diritto oggi di esprimersi su questi argomenti e manifestare il loro desiderio di disporre dei loro corpi come meglio credano . Noi siamo sempre con loro e gli diciamo: Avanti, coraggio! Continuate! Donne, è la vostra lotta ! (May Piqueray, Le refractaire n. 45, fevriér 1979)
  Bibliografia: Primo brano in  Collectif, May Picqueray Les editions libertaires 2004 pp. 19 -20 e secondo brano a p. 49 ( la traduzione italiana è mia ed è sempre bene, potendo,   verificarla con l'originale ).

 
     SUSY CHEVET  (1899-1972).  Nata in una famiglia di idee  socialiste e libertarie si impegnò assai presto  a San Malo in  attività sindacali e nell’organizzazione di un ostello della gioventù locale. Durante la rivoluzione spagnola fece parte dei comitati di sostegno e poi , dopo la vittoria del franchismo,  nel soccorso  dei rifugiati spagnoli  a San Malo e a Trélazé dove risiedeva. Durante la seconda guerra mondiale partecipò attivamente alla Resistenza e organizzò una rete di evasione. Sempre su incarico della  Resistenza  venne poi infiltrata  all’interno di un Servizio di lavoro obbligatorio (STO) dove  venivano  organizzati i  trasferimenti coatti di lavoratori francesi in Germania e da quel posto operava col fine di  ostacolarli il più possibile.  Dopo la liberazione   si avvicinò all’anarchismo e conobbe  Maurice Joyeux , che divenne il suo compagno. Sino alla sua morte  , investita da un auto, fu un importante riferimento del movimento libertario francese. Di lei si racconta un aneddoto di quando nel maggio ’68 “  fermò da sola una carica del  C.R.S. brandendo un’arma di dissuasione di massa …. Il suo ombrello ".
Brano da commentare:  “…. Così inizia con la famiglia patriarcale il tipo di struttura sociale del sistema capitalista e statalista. E’ necessario un capofamiglia responsabile,  che eserciti il suo dominio di capo attraverso  il suo dominio sulla sua donna e sui suoi figli secondo l’ideale voluto e mantenuto, eguale  a quello che necessita a un capo-padrone, un capo di  Stato, uno Stato-guida,  di un ordine  gerarchico che  imperversa da milenni. […] Il capitalismo ha bisogno ideologicamente di questa forma di organizzazione della società; al fine di  distruggere le barriere di classe, mettendo  tutti gli uomini nel medesimo sacco nel nome della virilità trionfante, assegnandogli un ruolo dominante nella famiglia, sulla donna e i figli , al fine di istituzionalizzare i rapporti di dominazione subordinazione, di gerarchizzazione nell’ambito della struttura familiare. … “ ( Suzy Chevet,  Feminisme et anarchisme
Bibliografia:  Il brano l'ho trovato wwww.increvables-anarchistes.org/articles/themes/feminisme/f.. (traduzione mia)
   MAURICE JOYEUX (1910- 1991). Nel 1933 fu condannato a un anno di prigione per avere partecipato ad azioni  sindacaliste-rivoluzionarie, organizzate dal Comitato dei disoccupati, di cui era segretario. Nel 1936 aderì all’ Unione Anarchica e venne nuovamente condannato a sei mesi di prigione con l’accusa di avere opposto resistenza a un poliziotto, durante l’occupazione di una fabbrica. Nel 1940 fu condannato a 5 anni per la sua opposizione alla guerra. Liberato nel 1944  si impegnò sia  nella fondazione della Federation Anarchiste Française (FAF) sia nell’attività sindacale della CGT-Force Ouvrière.  Dopo la scissione promossa da GEORGE FONTENIS (1920-2010) che  fondò  la Federation Comuniste Libertaire (FCL) , Maurice Joyeux fondò,  insieme alla sua compagna, Suzy Chevet, il gruppo “Louise Michel ",  il giornale  “Le Monde Libertaire" la rivista “La Rue”. Nel 1981 Maurice Joyeux partecipò alla prima trasmissione di “Radio Libertaire”. Intervenne al Congresso Internazionale anarchico di Carrara nel 1968. Ha scritto numerosi saggi , di cui, tuttavia, non mi risulta che siano stati tradotti in italiano. Nella canzone  Les anarchistes” di LEO FERRE ’vi è un indiretto omaggio a  Joyeux , di cui il cantante francese era  buon amico. (cfr. post  "Leo Ferré".)
Brano da commentare:  " Prima ancora di determinare il mezzo per instaurare una società diversa, prima ancora di definire il profilo di questa società senza classi, è essenziale determinare la struttura di base, senza che le lotte sono  improdutive e le costruzioni teoriche sogni fumosi. La rivoluzione è innanzitutto la soppressione dell’ineguaglianza economica perché soltanto questa soppressione condiziona la trasformazione di una società millenaria. Tutti coloro  che ammettono l’ineguaglianza qualunque sia il vocabolario o la fraseologia impiegata, non sono che dei riformatori all’interno del sistema di cui essi vogliono conservare l’essenziale ….”  ( Maurice Joyeux in  Le Magazine Libertaire , 1991)     
 Bibliografia:   Il brano l’ho trovato su Internet : http://la tradizione libertaria.over-blog.it/article-33439106.htlml.
                                                                                
      
 Georges Fontenis  , insegnante e scrittore anarco-comunista.  Divenne anarchico negli anni trenta  per solidarietà all’esperienza rivoluzionaria spagnola. Durante la II  guerra  mondiale partecipò alla resistenza  francese contro l’occupazione tedesca , militando nella “Confederation  Generale du Travail” (CGT )clandestina. Dopo la liberazione, divenne segretario generale della  Federation Anarchiste” (FA) che nel 1953 cambiò nome in  Federation Comuniste Libertaire” ( FCL), ma  su iniziativa di Joieux ed altri  si ebbe una scissione  e fu fondata  contemporaneamente    una nuova “Federation Anarchiste “.  Negli anni cinquanta  la FCL prese una netta posizione contro la guerra d’Algeria, sostenendo in vari modi i combattenti algerini e subendo per ciò sistematiche repressioni da parte dello Stato. Fontenis  fu più volte arrestato e spesso dovette darsi alla clandestinità. Perse  il suo lavoro di insegnante  ma lo riottenne  nel  1958 diventando poi ispettore scolastico e infine  dirigente scolastico. Nel 1968 fondò assieme a  Daniel Guerin il Movimento  Comunista Libertario (MCL) che si sciolse nel 1976.  Dal 1991 sino alla sua morte nel 2010  aderì ad “ Alternative  Libertaire”( AL). Tra i suoi numerosi libri ed articoli particolarmente famoso è il “Manifeste du comunisme libertaire”. 
Brano da commentare: “ …” L’anarchismo non essendo una filosofia o un’etica astratte, non può rivolgersi all’uomo in astratto, all’uomo in generale. Per l’anarchismo non esiste in questa società l’uomo senza aggettivi, “tout-court”, c’è l’uomo sfruttato appartenente alla classe degli sfruttati e c’è l’uomo delle classi  privilegiate, della classe dominante. Rivolgersi all’ “uomo” è cadere nell’errore  e nel sofisma dei liberali che si rivolgevano al “cittadino” senza tenere conto delle condizioni economiche e sociali dei cittadini. Rivolgersi all’uomo in generale, dimenticando l’esistenza delle classi e della lotte di classe, dando sfogo a delle declamazioni retoriche e vuote sulla libertà, sulla giustizia in generale, con le maiuscole, significa permettere a tutte le filosofie borghesi, in apparenza liberali, in realtà, conservatrici e reazionarie,  di penetrare nell’anarchismo, di pervertirlo in un vago umanitarismo, di castrarne la teoria, l’organizzazione e i militanti …. “ ( da  Georges Fontenis , Il manifesto del comunismo libertario
Bibliografia: Georges Fontenis  “Il manifesto del comunismo libertario”  edizioni Alternative Libertarie.
                                                                              

 
                                                              

  
                                                                  

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