Un' esplicita denuncia
nei confronti del drammatico fenomeno della violenza domestica sulle donne, mi
sembra, per quanto ne so, che sia stata assai rara , se non
assente, nella letteratura anarchica maschile, tra il XIX e il XX secolo.
La cognizione di quanto, sovente, avveniva tra le mura domestiche, la si
trova però in un inquietante disegno di Camille Pissarro che giustamente
colloca questo infame fenomeno tra le “turpitudini sociali del suo tempo”.
Molto
più sensibili sulla subordinazione delle donne all' interno della
famiglia e sulla violenza perpetrata dagli uomini, in famiglia e fuori, su di
loro , furono le donne anarchiche e libertarie, come, Flora Tristan , che la visse sulla
propria pelle, (cfr. post : ROBERT OWEN, CHARLES FOURIER, FLORA
TRISTAN), Teresa Claramunt (cfr. posto TERESA
CLARAMUNT...) e Margareth Faas Hardegger (cfr. post.
MARGARETHE FAAS HARDEGGER.) che la
denunciarono senza timore, pur agendo in contesti sociali e religiosi a
loro fortemente ostili.
Comunque, anche oggi (primo decennio del XXI
secolo) , in cui il fenomeno della violenza maschile sulle donne , sia
dentro che fuori dall’ambito familiare, è, almeno in Occidente ,
formalmente condannato, esso è tutt’altro che scomparso, ma
anzi ha assunto tali proporzioni da potere essere definito un vero e proprio
" ginocidio ".
Brano da commentare: “… A
partire dagli anni Settanta, prima l’Europa occidentale, e gli altri
paesi sviluppati, poi la maggior parte dei paesi dell’America Latina, dell’
Asia e dell’Africa, hanno cambiato la rubricazione dello stupro da reato contro
la morale a reato “contro la persona” o “contro la libertà sessuale” […]
allargandone la definizione ad atti sessuali diversi dal coito vaginale;
impedendo domande sulla onorabilità della vittima (che ad esempio rendevano non
perseguibile lo stupro di una prostituta); cancellando l’eccezione
maritale, che lasciava impunito lo stupro all’interno del matrimonio;
introducendo reati specifici come i maltrattamenti familiari […]
togliendo le attenuanti per l’omicidio “passionale” o d’onore. A questa
rivoluzione nel diritto, avvenuta in un quarto di secolo in gran parte del
mondo, non ha però corrisposto un mutamento altrettanto pervasivo della
considerazione sociale del sesso femminile: in troppi luoghi è ancora bollata
come “donna pubblica” colei che ha un’attività sessuale prematrimoniale, lo
stupro è considerato un atto di scarsa gravità, quando non legittimato da
cosiddette provocazioni femminili, e il potere correzionale del marito sulla
moglie che non obbedisce a lui o alle convenzioni sociali esiste ancora a
dispetto delle norme di legge. E il desiderio amoroso di un uomo per una donna
si manifesta in modo ancora inscindibile dall’idea di possesso da rendere
inaccettabile che lei ponga fine alla relazione : se una donna respinge colui
che è stato il suo uomo, spesso rischia una reazione fatale: . …” ( Daniela
Danna, Ginocidio … (2007)
Bibliografia : Daniela
Danna, Ginocidio.
La violenza contro le donne nell’era globale, eléuthera, 2007 pp. 150-151
E a coloro, numerosi su Internet e altrove, che
vogliono acriticamente e astoricamente far dipendere questo “femminicidio” contemporaneo dalle
rivendicazioni femministe degli anni sessanta e settanta del XX secolo e dalla
cosiddetta “ rivoluzione sessuale” di quegli anni, (cfr. post LA RIVOLUZIONE
SESSUALE 2) è bene ricordare le deliranti e sessuofobiche persecuzioni contro
le donne , durate nell' Europa cristiana per più di due secoli,
note col nome di “caccia alle streghe".
Brano da commentare: “… Ecco la donna di
cui si lamenta l’ Ecclesiaste, come pure la Chiesa, a causa dell’ingente numero
di streghe : “Ho trovato la donna più amara della morte, perché è
una trappola, il suo cuore una rete, le sue mani catene, chi piace a Dio la
fugge, chi è peccatore è catturato da lei “ (Proverbi 7, 25-27) l “ . Più amara della morte, vuol dire che è più
amara del diavolo. Dice infatti l' Apocalisse: “ Il suo nome è morte” ( Apocalisse 6, 8) . Sebbene infatti sia stato il
diavolo a indurre Eva a peccare, fu Eva a sedurre Adamo, e siccome il
peccato di Eva non ci avrebbe portato alla morte dell’anima e del corpo se non
fosse seguita la colpa di Adamo, cui questi fu indotto da Eva e non
dal diavolo, perciò la donna è più amara della morte. E ancora è più amara
della morte perché la morte è naturale e uccide solo il corpo, ma il peccato,
che è cominciato dalla donna, uccide l’anima privandola della grazia e
trascinando così il corpo nella pena del peccato. E ancora è più amara della
morte perché la morte corporea è un nemico manifesto e terribile, mentre la
donna è un nemico blando e occulto. E per questo la trappola più amara e
pericolosa non è quella dei cacciatori, ma quelle dei
diavoli; gli uomini non solo sono catturati per i loro desideri carnali
vedendole ( le donne) e udendole, perché il loro volto è un vento che brucia e
la loro voce è il sibilo di un serpente. Inoltre attirano innumerevoli
uomini e animali con stregonerie. Il loro cuore è una rete, cioè
imperscrutabile è la malvagità che regna nel loro cuore. E le sue mani sono
vincoli che imprigionano perché dove mettono la mano per stregare una
creatura, con la complicità del diavolo, ottengono quello che vogliono. In
conclusione tutte queste cose provengono dalla concupiscenza carnale che in
loro ( nelle donne) è insaziabile. Secondo i Proverbi tre sono infatti le
cose insaziabili , e ce n’è una quarta, che non dice mai basta: la
bocca della vulva, per cui esse si agitano con i diavoli per soddisfare
la loro libidine. Si potrebbe dire di più, ma per chi comprende appare con
sufficiente chiarezza che non c’è da stupirsi se tra coloro che sono infetti
dall’eresia delle streghe ci sono più donne che uomini. E, di conseguenza,
bisogna chiamare questa eresia non degli stregoni, ma delle streghe, perché la
denominazione risulti ancora più giustificata. E sia benedetto l’Altissimo che
finora ha preservato il sesso maschile da un così grande flagello. Egli
(Cristo) ha infatti voluto nascere e soffrire per noi in questo sesso, e perciò
lo ha privilegiato..” ( H. Kramer e J. Sprenger, Malleus Maleficarum )
Bibliografia: Heinrich Institor (Kramer) e Jacob Sprenger, Malleus Maleficarum ( Il
martello delle streghe) Super tascabili Marsilio, 1995 p. 95-96.
MARGARETHE FAAS-HARDEGGER (nota anche con lo pseudonimo
MARK HHARDA) (1882-1963), anarchica sindacalista, femminista,
antimilitarista . Nata a Berna in Svizzera seguì studi di medicina , prima,
e di diritto, avvicinandosi sempre più alle idee socialiste e
sindacaliste. A vent’anni sposò l’avvocato socialdemocratico e poi cantante
, August Philippe Faas, da cui ebbe due figlie , Olga nata nel 1903 e Elisabeth
nel 1904. Nel 1908 divorziò dal marito. Telegrafista specializzata aderì alla “Unione
Sindacale Svizzera” (USS)e ne divenne
presto segretaria ( prima donna ad
assumere questo incarico). Nel 1907 , con lo pseudonimo di Mark Harda, fondò nel 1907, il periodico sindacalista-femminista “ Die
Vorkämferin “ ( la cui versione francese fu intitolata “ L’exploitée”).
(cfr. brano da commentare) |
Brano da commentare: “ Creando
l’Exploitée, noi non abbiamo soltanto creato un giornale di più, si è creato anche un centro di incontri (
rendez-vous), una tribuna in cui le sfruttate di ogni condizione, di ogni età,
di ogni opinione, vengano con fiducia a
portare le loro lagnanze e domandare le informazioni che esse non osano
domandare altrove “ ( Mark Harda) Bibliografia : in Patrick
Schindler, Vie et combat de Margarethe Faas Hardegger, Anarchiste, syndacaliste § féministe , suissesse romand au debut du XIX
, Editions du Monde libertaire, 2007, p.21 (traduzione italiana mia)
I temi più frequenti del giornale furono la triste
condizione della donna, in particolare ,
la donna operaia - la violenza maschile
contro le donne - la propaganda per una maternità consapevole e per il diritto
all’autodeterminazione del proprio corpo - una pedagogia moderna e alternativa
a quella autoritaria dominante- l’antimilitarismo. (brani da commentare)
Brano da
commentare: ; 1) “ Donne, Operaie! 1 Maggio : Giorno di
manifestazione! La donna è un eterna perseguitata, una sacrificata.
Risalendo agli stadi più antichi della storia e della civilizzazione, fino ai
tempi moderni (…), disprezzata dalle teocrazie orientali e occidentali, i
libri sacri la definiscono come una fonte naturale di corruzione, di dissolutezza
e le attribuiscono tutti i vizi. Noi non l’abbiamo mai conosciuta che
come una schiava o una serva” ( Donne, operaie! 1 maggio: giorno di
manifestazioni , articolo apparso su “L’exploitée” nel 1907); 2)L’organizzazione della donna proletaria
svizzera: La Federazione svizzera
delle donne proletarie lascia alle sezioni la più larga autonomia possibile.
Essa non s’ispira ad una tattica centralista e autoritaria. Ogni sezione si
occupa della questione, che più la interessa e secondo il modo che gli sembra
il migliore. Alcune si sono occupate del lavoro a domicilio e della protezione
dei bambini costretti a lavorare, altre, del
neo-malthusianesimo e hanno organizzato dei fondi assicurativi contro
gli oneri della maternità, altre degli asili comunisti, dove i bambini delle
operaie sono educati al di fuori della chiesa e del capitale (…) Altre, infine
si sono proposte di educare i loro membri, in modo che le ragazze possano esse
stesse diventare delle propagandiste e ad andare a seminare dappertutto i semi
della rivolta e ad impiantare il
desiderio di una società nuova corrispondente ai nostri bisogni a noi donne che
lavoriamo ; 3)“Un marito geloso: L’operaio Cestonaro di Zurigo picchiò la propria
donna. Ella si rifugiò presso suo fratello, dove il marito andò a cercarla
pochi giorni dopo. Di fronte al suo rifiuto di tornare a casa,
lui la chiuse nel gabinetto e la tenne stretta fortemente. Aprì la bocca e con un solo colpo di
mascella, le staccò il naso, che la polizia ritrovò per terra…. Verdetto dei
giudici: un anno di prigione per il marito e 200 franchi di indennità per la
donna. Duecento franchi: i nostri nasi non sono troppo cari…Ah! Se fosse stato
il naso di un giudice! “ ; 4) Una nuova
vittima de l’alcool. Un vignaiolo
dei dintorni di Montreux fu arrestato per ubriachezza. Lo si rilasciò
l’indomani. Egli tornò a casa e uccise sua moglie a colpi di accetta.” 5) “Malthusianisme. ……Un Groupe
Malthusien si è costituito recentemente a Ginevra per diffondere le sane
nozioni d’igiene e di morale intersessuale. Tra gli aderenti della prima ora,
citiamo: il professore Auguste Forel, il dottore Dainor, la nostra compagna
Margarethe Faas Hardegger, i deputati Valentin Granjean, Alfred Devenoge e
numerosi membri delle organizzazioni sindacaliste e socialiste. Delle
consultazioni mediche stanno per essere organizzate, per ogni informazione
indirizzarsi all’autore di queste righe, Valentin Grandjean, 106, Eaux-Vives ,
Ginevra; 6) ” Quale
madre felice! Così esclamano i “buoni” giornali della Svizzera romanda
davanti al caso di una donna che ha messo al mondo sette bambini (di cui due
coppie di gemelli e una di tripli ) in un periodo totale di due anni e
tre mesi! Con i quattro bambini che essa aveva avuto prima, essa si ritrova
oggi, con undici da curare ! Povera Martire! E i buoni giornali dei
nostri signori e padroni vanno in estasi : “ Quale madre felice! “ . Se
questa ammirazione non è finta, essa è tutta semplicemente stupida!
“ ; 7) “Generazione
cosciente . I preti, i gallonati, gli scrittori reazionari, i
difensori della società borghese e capitalista, vi esortano a fare molti
bambini. Con quale scopo? E’ per farne dei cittadini felici e
liberi? No: E’ per farne degli
sfruttati, degli schiavi. Voi rispondete a questi malfattori di procreare
solo se avrete i mezzi
per ben nutrirli e ben allevarli per, più tardi, farne degli esseri
robusti, intelligenti e buoni, capaci, per conseguenza, di instaurare una
società più armoniosa. Ci si dice: “ Dio benedice le famiglie
numerose. Noi rispondiamo: Farebbe meglio a nutrirle”; 8) Reato d’ Aborto. Due madri
sono state di nuovo arrestate a Berna. I giornali registrano ciò con
soddisfazione, lo Stato è salvo. Ma che
le disgraziate madri abbiano qualche cosa da mangiare, per la loro progenitura
che sta venendo al mondo, nessuno se ne preoccupa”.( Articoli apparsi nel
“L’exploitée” tra il 1907 e il 1908
) 9) La Scuola moderna: “ Il compagno Ferrer sta fondando una
pubblicazione pedagogica mensile, una rivista di elaborazione di un piano di
educazione moderna, noi invitiamo vivamente i nostri amici e amiche a sostenere
questo nuovo esperimento di educazione razionale e aderente alla Lega di
Educazione dell’Infanzia , di cui la scuola moderna è l’organo ….” . 10) I nostri bambini e i loro giochi. A Bienne , un bambino munito di una pistola per
ragazzi, che presenta, comunque, gravi rischi, ha ferito uno dei suoi compagni
alla nuca. La pallottola è penetrata fino alla colonna vertebrale. Noi, madri,
dobbiamo allontanare i nostri bambini dai giochi brutali, soprattutto giochi di
soldato! E ciò, non solamente a causa del pericolo incorso”, ma , soprattutto a
causa, dei malvagi istinti che l’educazione dovrebbe combattere e che questi
giochi risvegliano e coltivano.”; 11) E’
possibile. La Voce del popolo segnala che nella Svizzera romanda, esistono
delle madri operaie che mandano i loro figli nel corpo dei cadetti e lasciano che essi apprendano il mestiere di
assassini!(…) E’ un fatto conosciuto da tutte noi, che quando tornano dal
servizio militare, mai gli uomini sono tanto autoritari ed egoisti, come se la
disciplina prendesse la sua rivincita! E bene, vi chiedo: è necessario
scatenare nei nostri figli, nella loro età,più tenera, tutti questi malvagi
istinti? Perché il figlio così torni
come comandante e padrone di sua madre e di sua sorella?”.
Bibliografia : in Patrick
Schindler, Vie et combat de Margarethe Faas Hardegger, Anarchiste, syndacaliste § féministe , suissesse romand au debut du XIX
, Editions du Monde libertaire, 2007, p. 73- 74- 91-93 (traduzione italiana mia)
Quando però all’interno dell’ USS prevalse sempre più la
tendenza centralista e riformista si
creò all’ interno dell’organizzazione una forte tensione tra il Comitato
centrale e la Hardegger, sempre più mal tollerata per le sue simpatie
verso idee e pratiche anarchiche quali
per esempio l’ “amore libero” e l’ “azione diretta”. Un suo prossimo
licenziamento sembrava inevitabile. Ma fu l’ Hardegger,
nel 1909, a darele dimissioni dall’incarico di segretaria
e di redattrice, motivandole con giusto orgoglio. (cfr. brani da commentare)
Brani da commentare: 1) “la mia esperienza nella vicenda d'Yverdon dello sciopero delle
sigaraie [che riescono poi
a fondare una propria cooperativa di sigari/sigarette nell'aprile 1908 - La Syndicale] e in altre occasioni hanno risvegliato in me un
immenso disgusto della burocrazia centralista e del suo pesante apparato
pseudo-statuale. È questo disgusto che mi ha infine portata, questa primavera,
a dimissionare dal mio posto di segretaria sindacale”. ; 2) “ Nel corso delle quattro ultime settimane , le mie opinioni sono
evolute in tale misura che sembrava di non avere più posto tra voi, come
segretaria e redattrice. E’ una rivoluzione lenta e irreversibile che mi ha
condotto a frequentare soprattutto i più poveri, i più miserabili, gli strati
sociali più bassi ai quali noi, lavoratrici, apparteniamo – e per lo più
disperate, non vi è speranza, di salute di vita che in una società totalmente
nuova. Il mio solo desiderio oggi è di contribuire con dei compagni che hanno
le mie stesse opinioni, a costruire
questa nuova società: mostrarvi come si può vivere e lavorare nel sistema dei
salariati, senza sfruttamento –liberamente….”
(Max Narda, Lettera d’addio in L’ Exploitèe aprile 1909)
Bibliografia: Primo
brano in Hardegger Margaret ( Mark Narda) in Cantiere biografico
degli anarchici in Svizzera in http://www.anarca-bolo.ch/cbach/biografie.php?id=291 . Secondo brano in Patrick
Schindler, Vie et combat de Margarethe Faas Hardegger, Anarchiste,
syndacaliste § féministe , suissesse romand au debut du XIX
, Editions du Monde libertaire, 2007, p. 70
|
Le sue notevoli capacità organizzative
suscitarono l’ammirazione di molti compagni anarchici e libertari, tra cui
James Guillaume, sempre più attratto verso il sindacalismo rivoluzionario e
Fritz Brupbacher , con cui Margarethe
Faas Hardegger collaborò , per molti anni, a favore del controllo delle nascite
tramite la diffusione dei mezzi contraccentivi e per il diritto all’aborto.
(cfr. post NEO-MALTHUSIANESIMO ... ) . Partecipò, inoltre, alle manifestazioni di protesta contro le reiterate minacce di espulsione dalla
Svizzera dell’anarchico LUIGI BERTONI. Nello
stesso periodo la Hardegger intrattenne stretti rapporti con GUSTAVE LANDAUER ,
fondatore del “Sozialisticher Bund” (nelle traduzioni in italiano si trova
indifferentemente il termine Lega o Alleanza Socialista). Quando come organo di
stampa della "Lega Socialista" fu fondata, la rivista, mensile, poi
quindicinale, Sozialist, Margarethe Faas Hardegger, ancora con lo pseudonimo
di Mark Harda, divenne , per un certo periodo, responsabile e redattrice della versione svizzera. Il programma era esplicito sin dai primi numeri
e rifletteva fedelmente il pensiero anarco-socialista di Landauer. (cfr. brano da commentare)
Brano da commentare: "Poiché noi consideriamo
un movimento in relazione al futuro, dato che è un movimento culturale, non
vogliamo un movimento fondato sulla lotta di classe, ma sull’emancipazione
dell’intera umanità. Noi abbiamo bisogno di compagni del sentimento, del
pensiero, della volontà.…”
Bibliografia:
Margareth Faas Hardegger, Derive
verso la libertà in https://bodosproject.blogspot.com/2015/12/margarethe-hardegger.html
( Sulla relazione sentimentale tra la Hardegger e
Gustave Landauer, cfr. post GUSTAVE LANDAUER…)
Sempre nell’ambito del
"Sozialisticher Bund", la Hardegger entrò in stretto contatto con Eric
Mühsam, che, a Monaco, aveva fondato Tat (Azione), un gruppo, che si prefiggeva
lo scopo di avvicinare il sottoproletariato (inclusi i delinquenti, le
prostitute, vagabondi, renitenti alla
leva, artisti ecc.) agli ideali e agli stili di vita della “bohéme” e dell’anarchia. Grazie alla Hardegger la "Tat" si diffuse anche in Svizzera. | ERNST FRICK E MARGARETH FAAS HARDEGGER AL PROCESSO
|
Nel 1912 la
Hardegger fu condannata per “falsa testimonianza” a un anno di prigione
per avere fornito, quattro anni prima, un alibi al pittore e archeologo anarchico
ERNST FRICH (1881-1956) accusato di avere partecipato ad un
assalto armato nella caserma della polizia di Zurigo nel vano tentativo di liberare un prigioniero russo ,
George Kilaschitzki, che, rifugiatosi in Svizzera dopo avere partecipato a un attentato in Russia, era in attesa dell’estradizione richiesta dal regime
zarista. Di questo reato Frick si proclamò sempre innocente. ( brano
da commentare)
Brano
da commentare: “… Ritrovato dopo qualche settimana, Frick sostiene di aver
trascorso la notte dell'attentato a Berna, nella casa di Margarethe
Faas-Hardegger, impiegata presso l’Unione sindacale svizzera. Nella sua stanza
vengono però rintracciate cartucce identiche a quelle sparate nella caserma e
Frick viene accusato di tentato omicidio, nonostante il suo alibi. Margarethe
Faas-Hardegger conferma l'alibi di Ernst Frick davanti alla giuria di Zurigo. E
afferma di aver sbrigato la corrispondenza quella notte, mentre aspettava
Frick. “È arrivato alle tre. E dopo che abbiamo parlato di alcune vicende
politiche, è andato nella camera da letto a disposizione degli ospiti. Il
giudice è scettico e chiede: "Non sono orari di lavoro insoliti per una
segretaria dei lavoratori? Ma Margarethe Faas-Hardegger risponde senza
lasciarsi scomporre: "Sono sostenitrice di moderni metodi di lavoro che
non sono legati all'orario d'ufficio." L'alibi di una funzionaria
sindacale ha più peso delle cartucce trovate da Frick. L’anarchico lascia così
l'aula del tribunale come uomo libero. Quattro anni dopo si verifica un
inaspettato colpo di scena. Rinchiuso in una fosca cella di prigione in
Germania, l'anarchico svizzero Robert Scheidegger ha nostalgia della moglie e
dei figli e soffre di disturbi psichici. Si lascia persuadere dal sacerdote del
carcere a iniziare una nuova vita. Un giorno confessa che, insieme al suo
amico Ernst Frick e ad altri due anarchici, ha attaccato la caserma della
polizia per liberare il russo Kilaschitzki.
[…] Quando una copia della confessione arriva a Zurigo, il pubblico
ministero ordina l'arresto immediato di Ernst Frick e Margarethe
Faas-Hardegger. Nell'aprile 1912, Robert Scheidegger viene estradato in
Svizzera. È in pessimo stato di salute mentale. Il procuratore giunge alla
conclusione che soffre di paranoia e ossessioni religiose e chiude il caso. Ma
a questo punto interviene il pubblico ministero federale Otto Kronauer, noto
per dare la caccia agli anarchici. Poiché i reati relativi agli esplosivi
rientrano nella sfera di competenza del governo federale, Kronauer sporge
denuncia contro Frick per impiego di esplosivi "a fini criminali".
[…] Il processo fa notizia per settimane. Nell’aula di tribunale piena di
gente, i medici discutono per ore sullo stato mentale di Robert Scheidegger e
gli esperti di esplosivi dibattono sul grado di pericolo della bomba nella
lattina. […] Per finire, Ernst Frick viene dichiarato colpevole. Rispetto
ai dieci anni di prigione richiesti dal procuratore federale Kronauer, se la
cava a buon mercato, ricevendo un solo anno da scontare. Poco dopo, Margarethe
Faas-Hardegger viene condannata a quattro mesi di carcere per falsa
testimonianza e deve pagare spese procedurali di 1200 franchi. Perde la
sua rispettabilità borghese e si ritrova contro anche il movimento operaio,
poiché voleva proteggere un anarchico violento.
Solo Skorpion, la rivista dei giovani socialisti radicali, la difende:
"Camminava con orgoglio verso la prigione, consapevole di aver fatto il
suo dovere. Farisei, scribi, sacerdoti e miserabili vermi la chiamano
‘criminale’. Ma per milioni di persone di una nuova generazione, è un
eroina". ( Una ventata di terrorismo russo ...)
Bibliografia: Regula Bochsler (testo), Andrea Caprez (immagini) Una ventata di terrorismo russo raggiunge anche
Zurigo, novembre 2019 in https://www.swissinfo.ch/ita/serie--anarchici-in-svizzera---7_una-ventata-di-terrorismo-russo-raggiunge-anche-zurigo/45324420?linkType=guid&utm_source=multiple&utm_campaign=swi-rss&utm_medium=rss&utm_content=o
Sul come, poi, negli ambienti intellettuali
e bohemiens si seguì con estremo interesse il cosiddetto " affare Frick" , fa fede una lettera della pittrice e scrittrice Franziska zu
Verentlowe nota anche come "la
contessa di Schwabing della bohème" o anche come "la contessa dello
scandalo" in quanto sostenitrice del libero amore. (cfr. brano da
commentare)
Brano
da commentare: “Dell’affare Frick sono
giunte oggi notizie buone e confortanti. La revisione del processo è stata per
il momento respinta e deve essere giudicata soltanto la signora ( Margarethe
Faas Hardegger), arrestata per falsa testimonianza. Ha già scontato la
detenzione preventiva e ci si aspetta che con la sua udienza il processo si
risolva. L’accusatore- risultato “attendibile” dalla perizia psichiatrica- ha
ritrattato tutto ( Lettera della fine di
giugno 1912 di F: Grafin Reventlow,
Briefe 1890-1917)
Bibliografia: Theo
Kneubuhlerl , Gli artisti, gli scrittori e il Canton Ticino (dal 1900 ad
oggi) in Monte Verità. Le Mammelle della Verità, Electa Editrice, p. 160
In conseguenza della condanna e probabilmente anche per altre motivazioni, Margarethe Faas-Hardegger fu licenziata da Gustave Landauer dalla carica
di redattrice del "Sozialist" ( cfr. post GUSTAV LANDAUER) . Comunque la Hardegger, a parte alcuni
brevi soggiorni ad Ascona per riposare e curarsi nella villa, chiamata Colombarium, del suo amico, medico e
anarchico, RAPHAEL FRIEDEBERG, (cfr. post infra ERICH MUSHAM, MONTE VERITA') ,
continuò, con altrettanto slancio di prima, la sua incessante attività di femminista e di rivoluzionaria.
Nel 1915 fu condannata
a un anno di prigione per avere con la madre ostetrica aiutato alcune donne
ad abortire. Negli anni successivi dette
vita, insieme ad altri compagni, a diversi esperimenti comunitari, nel Canton Ticino, tra cui “ Villa
Graziella, casa colonia del "Socialisticher Bund" (dal 1919 al 1924) e
poi nel 1938 con il suo nuovo compagno, l’ obiettore di coscienza tedesco, HANS
BRUNNER (1887-1960) fondò un’ altra casa
colonia a Jordi di Fontana Martina. Nel 1950 sposò Brunner, nonostante
fossero entrambi ostili al matrimonio come istituzione sia religiosa che civile,
per evitare una confisca della proprietà di Brunner, in quanto tedesco, da parte
degli alleati. | MARGARETH FAAS AHARDEGGER
|
Per il resto della sua vita Margarethe Faas Hardegger fu assai attiva politicamente e
socialmente sino a quando morì a 81 anni.
|
|
|
FRANCOISE
D’EAUBONNE ( 1920-2005). Nota
scrittrice francese. Era la figlia di un simpatizzante anarchico, fortemente
debilitato fisicamente dagli effetti dei gas subiti durante
la I guerra mondiale, Nel 1971, dopo un periodo in cui aveva aderito
al Partito Comunista francese, Francoise D’ Eaubonne fu una delle fondatrici
del F.H.A.R. (Fronte
omosessuale d’azione rivoluzionaria) e nel 1978 fondò il gruppo “Ecologie –femminisme”. (cfr. brano)
Brano da commentare: “ .. Se
il “grande rovesciamento” del patriarcato non viene effettuato e molto
presto, sarà la fine della nostra specie. Le due scoperte su cui si è fondato
detronizzando la Legge delle Madri e procurando all’ umanità
un salto prodigioso , sono esattamente all’origine di ciò che, oggi, ci
minaccia tutti di una morte imminente. La padronanza della
fertilità ha dato luogo alla distruzione delle risorse; quella della
fecondità a una sovrappopolazione esplosiva imminente ; il
Capitale, regime economico dei paesi sviluppati, non è che lo stadio
supremo di un ciclo che si conclude, quello del potere di una classe
sull’altra grazie all’
istituzione del Potere di un sesso su un altro. E che l’estrema punta di questa economia sia la scelta suicida
dell’energia atomica riassume tutto il resto ( Françoise D’ Eaubonne, Les femmes avant le patriarcat 1976)
Bibliografia: Françoise D’ Eaubonne, Les femmes avant le patriarcat , Payot, 1976) pp. 221-22
(traduzione mia, da verificare , per chi conosce il francese,con l'originale.
Importante anche se non
mi sembra che sia stato tradotto in Italia è stato, inoltre, negli anni
settanta il suo libro “Le femminisme: histoire et actualitè” , (1971-72), in cui, se
ho capito bene, apparvero, per la prima volta, i termini “ phallocrate”, “phallocratisme” e “sexocide” e che,
ideologicamente, si ispira , in grande parte, al " Secondo
Sesso" di Simone de Beauvoir, di cui la D' Eaubonne fu amica e
collaboratrice. Nessuna o scarsa risonanza, almeno per quanto
riguarda l' Italia e per quanto mi risulta, ha avuto nei mass media e
nell' opinione pubblica la sua illuminante lettera al papa Giovanni
Paolo II, in cui gli chiedeva scuse pubbliche , a nome della
Chiesa, per il "sessocidio" compiuto , nel passato, sulle donne durante la
"caccia alle "streghe". (cfr. brano)
Brano da
commentare: “Vostra Santità. Noi abbiamo applaudito con estrema gioia
l’onorevole ammenda della Chiesa nei confronti del disgraziato popolo ebraico
così da lungo tempo perseguitato per la falsa accusa di deocidio. Ma vi è un’altra categoria umana che conta dozzine di migliaia
di vittime accusate, torturate, e bruciate senza scampo durante due secoli
(1450-1650) che dipende egualmente – almeno principalmente- dalla
responsabilità papale. E per questo fatto desolante una ben più larga parte di
umanità, circa la metà, le donne, perché prima di questo massacro e molto tempo
dopo ancora esse ebbero a soffrire dell’ostilità, del disprezzo e della
repulsione che sono servite da terreno a questo tentativo di sterminio; noi
vogliamo parlare del sessocidio delle streghe. Crimine oggi denunciato e
riconosciuto, per il quale un’ammenda onorevole sarebbe così equa come quella
che riguarda il popolo d’Israele. Sessocidio è la parola giusta poiché si tratta,
sotto il pretesto della stregoneria, di una misoginia che colpisce tutto un
sesso tenuto per responsabile del peccato originale, come gli Ebrei lo furono
per la morte di Cristo: misoginia portata al parossismo dagli scritti dei Padri
della Chiesa quanto da brillanti teologi come Tertulliano e Origene . Gli insulti e gli anatemi di questa
tradizione dove brillano Tommaso d’Aquino, Giovanni Crisostomo e San Girolamo e tanti altri Dottori prepararono da lunga
data questa “ caccia alle streghe” che fu prima di tutto “una
caccia alle donne” più che alla stregoneria, poiché così come afferma il “Malleus di Kramer e Sprenger gli stregoni sono “ peu de chose” …….. (estratto da una lettera aperta,
scritta, credo, nel 1998, di Francoise d’ Eaubonne a Giovanni Paolo II )
Nessun commento:
Posta un commento