QUARTIERE TOR PIGNATARA
GABRIO SERBELLONI ( Milano 1508- 1580). Capitano, architetto e ingegnere militare. Cugino del papa Pio IV fu Gran Priore dell’Ordine di Malta . Diresse i lavori per le fortificazioni di numerose città e presentò un progetto per la fortezza di Tunisi.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
QUARTIERE TOR PIGNATARA
BARTOLINO DA
NOVARA, vissuto nella seconda
metà del Trecento e nel primo decennio del Quattrocento. Morì, forse, a Ferrara
tra il 1406 e il 1410. Architetto
e ingegnere militare. E’ dubbia la sua appartenenza al casato dei Pioti di Novara. Fu al servizio degli Este di Ferrara, dei Visconti di Milano e dei Gonzaga di Mantova. Tra le sue opere
militari particolarmente importanti
furono il castello estense tra il
1385 e il 1387 e quello di Mantova nel 1395. e il castello di Finale sul Panaro , nel Modenese, nel 1402 e
l’erezione di bastioni difensivi sul Po nel 1404. Si attribuiscono a lui anche
le chiese di di San Lorenzo di Mortara e di Santa Maria delle Grazie a Mantova.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
QUARTIERE TOR PIGNATARA
Antonio Averulino detto FILARETE ( = colui che ama le virtù), ( Firenze 1400- Roma 1469) . Scultore e architetto . Lavorò in diverse città tra cui Roma, Firenze, Venezia e Milano, dove , su incarico di Francesco I Sforza , costruì la torre principale del castello sforzesco e l’ Ospedale Maggiore. Promotore della nuova architettura rinascimentale espose le sue idee nel Trattato di Architettura, in cui è contenuto anche il suo progetto di città ideale, da lui chiamata , in omaggio di Francesco I Sforza, “ Sforzinda”.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
QUARTIERE DI TOR PIGNATTARA
MUZIO ODDI ( Urbino 1569- 1639) . Ingegnere , matematico e capitano d’artiglieria in Spagna e in Francia. Tornato in Italia lavorò alla dipendenze del duca Francesco Maria II della Rovere , sino a quando, accusato ingiustamente di avere partecipato ad una congiura contro il duca , fu condannato a 9 anni di prigione. Dopo la sua liberazione si trasferì a Milano, dove, tra l’altro, pubblicò diversi suoi trattati scientifici. Infine tornò ad Urbino, dove morì.
Nessun commento:
Posta un commento