mercoledì 23 luglio 2014

STRADE ROMANE: TRASTEVERE

                                                                                      
                                                                            
                                                      TRASTEVERE

GIUSEPPE GARIBALDI  ( Nizza, 1807- Caprera, 1882). Soprannominato “eroe dei due mondi” perché combatté per la libertà sia in Italia che in  vari paesi dell’America Latina. A parte le sue  note imprese militari , tra cui la “spedizione dei Mille” nel 1860,  è bene ricordare i suoi sentimenti anticlericali e democratici , ispirati a un socialismo umanitario e sentimentale.


                                                

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                                                                                                                                                    TRASTEVERE

GOFFREDO MAMELI ( Genova,1827- Roma,1849) .  Poeta e patriota italiano fu l’autore  , nel 1847 , dell’ inno “Fratelli d’Italia”. Nel 1848  partecipò ,  con trecento volontari  genovesi , alle  5 giornate di Milano , con il grado di capitano. Nel 1949 combatté ,come aiutante di campo di Garibaldi,  nella difesa della Repubblica  Romana.  Ferito ad una gamba, durante una sortita  fuori Porta San Pancrazio, morì, pochi giorni dopo, a causa di una infezione per setticemia, a soli 22 anni.


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                                                      TRASTEVERE
 
CARLO PISACANE (Napoli 1818 – Sanza 1857)  Ufficiale borbonico , per amore di  Enrichetta Lorenz  , sposata a un uomo che non amava,  Pisacane  disertò dall’esercito  e fuggì insieme alla sua amata  in Francia. Giunto colà iniziò a frequentare i circoli mazziniani in esilio e venne  a contatto  anche con le  prime teorie socialiste. Nel 1848, tornato in Italia,  partecipò alle “ 5 giornate di Milano “ e alla prima guerra d’indipendenza . Nel 1849 combatté come ufficiale di  stato maggiore  in difesa della Repubblica Romana. Nel 1857  partì per organizzare e provocare un’ insurrezione popolare  nell’ Italia Meridionale contro il regime borbonico  ( spedizione di Sapri ) , durante la quale morì .  Si dice che preferì uccidersi piuttosto che sparare su contadini che, sobillati dalle autorità locali e dai preti ,  li avevano aggrediti. 


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                                                      TRASTEVERE
 
UGO BASSI ( Cento 1801- Bologna 1949).  Frate barnabita partì come cappellano militare con le truppe pontificie per la prima  guerra d’ indipendenza. Dissentì fortemente dal ritiro di queste truppe, voluto in un secondo momento da Papa Pio  IX e restò in prima linea con le truppe del generale Durando sino alla fine del conflitto,  riportando gravi ferite all’ omero sinistro ed alla mano destra.  Partecipò alla difesa della Repubblica Romana ,  e dopo la sua caduta in seguito all’ intervento francese,  cercò con altri patrioti di raggiungere Venezia. Durante una sosta a Comacchio fu catturato dagli austriaci . Si dice, senza però che vi siano conferme  ufficiali,  che  , trattandosi di un religioso,  gli austriaci chiesero, prima di fucilarloil giudizio di  9  preti bolognesi e di tre cappellani militari austro-ungarici e che solo questi tre votarono contro la pena di morte .

 

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