ANNA FRANK ( Francoforte
sul Meno, 1929- Bergen Belsen, 1945) . Dopo l’ascesa
dei nazisti al potere, la famiglia Frank lasciò la Germania e si rifugiò ad
Amsterdam . Dopo l’occupazione tedesca
dell’ Olanda i Frank vissero nascosti sino al 1944, quando
scoperti dai tedeschi, furono inviati nei campi di concentramento , prima ad Auschwitz, dove morì
la madre di Anna, Edith, e poi nel lager di Bergen-Belsen, dove Anna e la sorella Margot morirono di tifo. Il suo Diario
, celebre per la sua profondità introspettiva e per la sua grande
umanità, dei due anni vissuti in clandestinità, fu pubblicato per la
prima volta nel 1947.
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ADA MARCHESINI GOBETTI ( Torino 1902 – Torino 1968). Insegnante, traduttrice,
giornalista . Fu la moglie di Piero
Gobetti, fondatore della rivista “ La
rivoluzione liberale, costretto per il suo radicale antifascismo ad
emigrare a Parigi nel 1926, e morto
nello stesso anno per le conseguenze subite, quando era ancora in Italia, da una brutale e vile aggressione fascista. Ancora prima della caduta del fascismo nel 1943, Ada Gobetti aderì al movimento clandestino “Giustizia e Libertà “ (GL ) e fu
una delle fondatrici del Partito d’ Azione nel 1942. Durante la Resistenza svolse numerose
incarichi sino a diventare commissario politico di una formazione partigiana di
GL operante in Piemonte e particolarmente
nella Val di Susa ( Valsusa in piemontese e Val Susa in occitano,...) , raggiungendo il grado
di maggiore. Dopo la liberazione le fu
assegnata la medaglia d’argento della resistenza e fu nominata vice sindaco di
Torino. Negli anni cinquanta e sessanta si interessò soprattutto di pedagogia e
fu, tra l’altro, una delle fondatrici
della rivista “ Educazione democratica”.
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ANNA MARIA MOZZONI ( Rescaldina, Milano, 1837-Milano,
1920) . Collaborò giovanissima al
giornale repubblicano la “Roma del popolo “ su richiesta dello
stesso Giuseppe Mazzini. Nel 1888 fondò
la “Lega promotrice degli interessi femminili” . Reduce da un matrimonio
fallimentare si impegnò sempre più in favore dell’emancipazione femminile . Pur
non perdendo il contatto con il partito repubblicano mazziniano, si spostò sempre più su posizioni
socialiste. Durante la prima guerra
mondiale fu favorevole, ispirandosi a una tematica democratica/risorgimentale,
all’entrata in guerra dell’ Italia
contro gli Imperi Centrali.
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ANNA KULISCIOFF ( Moskaja, Cherson, 1857- Milano, 1925)
. Nata in Russia fu dapprima anarchica e
compagna di Andrea Costa e poi si spostò
su posizioni socialdemocratiche divenendo la compagna di Filippo Turati , con
cui fondò la rivista “Critica Sociale” . Nel 1898, durante i
“moti per il pane” fu arrestata e condannata a due anni di prigione. Si batté
con energia per i diritti civili delle donne, soprattutto per le operaie , e
nel 1911 fondò il giornale “ La difesa delle
lavoratrici”. Si oppose , nel 1915, all’ intervento dell’Italia, nella I guerra
mondiale e fu contraria, nel 1921, alla scissione dei comunisti
dal partito socialista . Protestò energicamente contro l’assassinio di Matteotti nel 1924.
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ARTEMISIA GENTILESCHI
(1597-1652) , pittrice nata a Roma
nel 1597 e morta a Napoli nel 1652.
Figlia e allieva di suo padre, il noto pittore, Orazio Gentileschi. Nel 1611, appena
diciassettenne fu violentata dal pittore Agostino Tassi. Nel 1612 suscitando un
grande scandalo, sostenne vittoriosamente davanti
al tribunale la causa per lo stupro
subito. La sua fama di pittrice e
di continuatrice dell’opera del padre fu grande e lavorò su commissione di tutti i più grandi sovrani d’Europa.
Nota:
La sua espressione alquanto arrabbiata dovrebbe far pensare allo
stato d’ animo di Artemisia quando
dipinse il quadro "Giuditta
che decapita Oloferne" , in cui il
tiranno ha molto probabilmente il volto di Agostino Tassi .
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