lunedì 2 maggio 2011

ANARCHICINI: *, MARGARETHE FAAS-HARDEGGER (nota anche con lo pseudonimo MARK HARDA) (1882-1963) , LA VIOLENZA SULLE DONNE,FRANҪOISE D’ EAUBONNE(1920-2005)


Un' esplicita denuncia nei confronti del drammatico fenomeno della violenza domestica sulle donne, mi sembra, per quanto ne so, che sia stata  assai rara , se non assente,  nella letteratura anarchica maschile, tra il XIX e il XX secolo.  La cognizione di quanto, sovente, avveniva tra le mura domestiche,  la si trova però in un inquietante disegno di Camille Pissarro che giustamente  colloca questo infame fenomeno tra le “turpitudini sociali del suo tempo”. 
                                                                                

Molto più sensibili sulla  subordinazione delle donne  all' interno della famiglia e sulla violenza perpetrata dagli uomini, in famiglia e fuori, su di loro , furono le donne anarchiche e libertarie,  come,  Flora Tristan , che la visse sulla propria pelle, (cfr. post :  ROBERT OWEN,  CHARLES FOURIER, FLORA TRISTAN),  Teresa Claramunt (cfr. posto TERESA CLARAMUNT...) e Margareth Faas Hardegger (cfr. post.  MARGARETHE FAAS HARDEGGER.) che la denunciarono  senza timore, pur agendo in contesti sociali e religiosi a loro  fortemente ostili. 
Comunque, anche oggi (primo decennio del XXI secolo) , in cui il fenomeno della violenza  maschile sulle donne , sia dentro che fuori dall’ambito familiare,  è, almeno in Occidente , formalmente condannato, esso è   tutt’altro che scomparso, ma  anzi ha assunto tali proporzioni da potere essere definito un vero e proprio " ginocidio ".    
Brano da commentare: “… A partire dagli anni Settanta,  prima l’Europa occidentale, e gli altri paesi sviluppati, poi la maggior parte dei paesi dell’America Latina, dell’ Asia e dell’Africa, hanno cambiato la rubricazione dello stupro da reato contro la morale a reato “contro la persona” o “contro la libertà sessuale” […] allargandone la definizione ad atti sessuali diversi  dal coito vaginale; impedendo domande sulla onorabilità della vittima (che ad esempio rendevano non perseguibile lo stupro di una prostituta); cancellando l’eccezione  maritale, che lasciava impunito lo stupro all’interno del matrimonio; introducendo reati specifici come i maltrattamenti familiari  […] togliendo le attenuanti per l’omicidio “passionale” o d’onore. A questa rivoluzione nel diritto, avvenuta in un quarto di secolo in gran parte del mondo, non ha però corrisposto un mutamento altrettanto  pervasivo della considerazione sociale del sesso femminile: in troppi luoghi è ancora bollata come “donna pubblica” colei che ha un’attività sessuale prematrimoniale, lo stupro è considerato un atto di scarsa gravità, quando non legittimato da cosiddette provocazioni femminili, e il potere correzionale del marito sulla moglie che non obbedisce a lui o alle convenzioni sociali esiste ancora a dispetto delle norme di legge. E il desiderio amoroso di un uomo per una donna si manifesta in modo ancora inscindibile dall’idea di possesso da rendere  inaccettabile che lei ponga fine alla relazione : se una donna respinge colui che è stato il suo uomo, spesso rischia una reazione fatale: . …” ( Daniela Danna, Ginocidio … (2007)
Bibliografia : Daniela Danna, Ginocidio.  La violenza contro le donne nell’era globale, eléuthera, 2007 pp. 150-151  
                                                                             
E a coloro, numerosi su Internet e altrove,  che vogliono acriticamente e astoricamente far dipendere questo “femminicidio” contemporaneo dalle rivendicazioni femministe degli anni sessanta e settanta del XX secolo e dalla cosiddetta “ rivoluzione sessuale” di quegli anni, (cfr. post LA RIVOLUZIONE SESSUALE 2) è bene ricordare le deliranti e sessuofobiche persecuzioni contro le donne , durate nell' Europa cristiana per più di due secoli,   note col nome di “caccia alle streghe".
Brano da commentare: “… Ecco la donna di cui si lamenta l’ Ecclesiaste, come pure la Chiesa, a causa dell’ingente numero di streghe :  “Ho trovato la donna più amara  della morte, perché è una trappola, il suo cuore una rete, le sue mani catene, chi piace a Dio la fugge, chi è peccatore è catturato da lei “ (Proverbi 7, 25-27) l “ .  Più amara della morte, vuol dire che è più amara del diavolo. Dice infatti l' Apocalisse: “ Il suo nome è morte” ( Apocalisse 6, 8) . Sebbene infatti sia stato il diavolo a indurre Eva a peccare, fu Eva a sedurre Adamo, e siccome  il peccato di Eva non ci avrebbe portato alla morte dell’anima e del corpo se non fosse seguita la colpa di Adamo, cui questi fu  indotto da Eva e non  dal diavolo, perciò la donna è più amara della morte. E ancora è più amara della morte perché la morte è naturale e uccide solo il corpo, ma il peccato, che è cominciato dalla donna,  uccide l’anima privandola della grazia e trascinando così il corpo nella pena del peccato. E ancora è più amara della morte perché la morte corporea è un nemico manifesto e terribile, mentre la donna è un nemico blando e occulto. E per questo la trappola più amara e pericolosa  non è quella  dei cacciatori, ma quelle  dei diavoli; gli uomini non solo sono catturati per i loro desideri carnali vedendole ( le donne) e udendole, perché il loro volto è un vento che brucia e la loro voce è il sibilo di un  serpente. Inoltre attirano innumerevoli uomini e animali con  stregonerie. Il loro cuore è una rete, cioè imperscrutabile è la malvagità che regna nel loro cuore. E le sue mani sono vincoli  che imprigionano perché dove mettono la mano per stregare una creatura, con la complicità del diavolo, ottengono quello che vogliono. In conclusione tutte queste cose provengono dalla concupiscenza carnale che in loro  ( nelle donne) è insaziabile. Secondo i Proverbi tre sono infatti le cose insaziabili , e ce n’è  una quarta,  che non dice mai basta: la bocca della vulva, per cui esse si  agitano con i diavoli per soddisfare la loro libidine. Si potrebbe dire di più, ma per chi comprende appare con sufficiente chiarezza che non c’è da stupirsi se tra coloro che sono infetti dall’eresia delle streghe ci sono più donne che uomini. E, di conseguenza, bisogna chiamare questa eresia non degli stregoni, ma delle streghe, perché la denominazione risulti ancora più giustificata. E sia benedetto l’Altissimo che finora ha preservato il sesso maschile da un così grande flagello. Egli  (Cristo) ha infatti voluto nascere e soffrire per noi in questo sesso, e perciò lo ha privilegiato..” ( H. Kramer e J. Sprenger, Malleus Maleficarum )
Bibliografia: Heinrich Institor (Kramer) e Jacob Sprenger, Malleus Maleficarum ( Il martello delle streghe) Super tascabili Marsilio, 1995  p. 95-96.  
 
 

MARGARETHE FAAS-HARDEGGER   (nota anche con lo  pseudonimo MARK HHARDA) (1882-1963), anarchica sindacalista, femminista, antimilitarista . Nata a Berna in Svizzera seguì studi di medicina , prima, e di diritto,   avvicinandosi sempre più  alle idee socialiste e sindacaliste. A vent’anni sposò l’avvocato socialdemocratico e poi cantante , August Philippe Faas, da cui ebbe due figlie , Olga nata nel 1903 e Elisabeth nel 1904. Nel 1908 divorziò dal marito. Telegrafista specializzata aderì alla “Unione Sindacale Svizzera”  (USS)e ne divenne presto segretaria (  prima donna ad assumere questo incarico). Nel 1907 , con lo pseudonimo di Mark Harda,  fondò nel 1907,  il periodico sindacalista-femminista “ Die  Vorkämferin “ ( la cui versione francese fu  intitolata “ L’exploitée”).  (cfr. brano da commentare)

Brano da commentare:  “ Creando  l’Exploitée, noi non abbiamo soltanto creato un giornale di più,  si è creato anche un centro di incontri ( rendez-vous), una tribuna in cui le sfruttate di ogni condizione, di ogni età, di ogni opinione, vengano con fiducia a  portare le loro lagnanze e domandare le informazioni che esse non osano domandare altrove “ ( Mark Harda)

Bibliografia : in Patrick Schindler, Vie et combat de Margarethe Faas Hardegger,  Anarchiste, syndacaliste § féministe , suissesse romand au debut du XIX  , Editions du Monde libertaire, 2007, p.21 (traduzione italiana mia)

 I temi più frequenti del giornale furono la triste condizione della donna, in particolare  ,  la donna operaia - la violenza maschile contro le donne - la propaganda per una maternità consapevole e per il diritto all’autodeterminazione del proprio corpo - una pedagogia moderna e alternativa a quella autoritaria dominante- l’antimilitarismo. (brani da commentare)

 Brano da commentare: ;  1)Donne, Operaie! 1 Maggio : Giorno di manifestazione! La donna è un eterna perseguitata, una sacrificata.  Risalendo agli stadi più antichi della storia e della civilizzazione, fino ai tempi moderni (…), disprezzata  dalle teocrazie orientali e occidentali, i libri sacri la definiscono come una fonte naturale di corruzione, di  dissolutezza  e le attribuiscono tutti i vizi. Noi non l’abbiamo mai conosciuta che come una schiava o una serva”  ( Donne, operaie! 1 maggio: giorno di manifestazioni , articolo apparso su “L’exploitée” nel 1907); 2)L’organizzazione della donna proletaria svizzera: La Federazione  svizzera delle donne proletarie lascia alle sezioni la più larga autonomia possibile. Essa non s’ispira ad una tattica centralista e autoritaria. Ogni sezione si occupa della questione, che più la interessa e secondo il modo che gli sembra il migliore. Alcune si sono occupate del lavoro a domicilio e della protezione dei bambini costretti a lavorare, altre, del  neo-malthusianesimo e hanno organizzato dei fondi assicurativi contro gli oneri della maternità, altre degli asili comunisti, dove i bambini delle operaie sono educati al di fuori della chiesa e del capitale (…) Altre, infine si sono proposte di educare i loro membri, in modo che le ragazze possano esse stesse diventare delle propagandiste e ad andare a seminare dappertutto i semi della rivolta e  ad impiantare il desiderio di una società nuova corrispondente ai nostri bisogni a noi donne che lavoriamo ; 3)Un marito geloso: L’operaio Cestonaro di Zurigo picchiò la propria donna. Ella si rifugiò presso suo fratello, dove il marito andò a cercarla pochi giorni dopo. Di fronte al suo rifiuto di tornare  a casa,  lui la chiuse nel gabinetto e la tenne stretta fortemente.  Aprì la bocca e con un solo colpo di mascella, le staccò il naso, che la polizia ritrovò per terra…. Verdetto dei giudici: un anno di prigione per il marito e 200 franchi di indennità per la donna. Duecento franchi: i nostri nasi non sono troppo cari…Ah! Se fosse stato il naso di un giudice! “ ; 4) Una nuova vittima  de l’alcool. Un vignaiolo dei dintorni di Montreux fu arrestato per ubriachezza. Lo si rilasciò l’indomani. Egli tornò a casa e uccise sua moglie a colpi di accetta.” 5) “Malthusianisme. ……Un Groupe Malthusien si è costituito recentemente a Ginevra per diffondere le sane nozioni d’igiene e di morale intersessuale. Tra gli aderenti della prima ora, citiamo: il professore Auguste Forel, il dottore Dainor, la nostra compagna Margarethe Faas Hardegger, i deputati Valentin Granjean, Alfred Devenoge e numerosi membri delle organizzazioni sindacaliste e socialiste. Delle consultazioni mediche stanno per essere organizzate, per ogni informazione indirizzarsi all’autore di queste righe, Valentin Grandjean, 106, Eaux-Vives , Ginevra; 6)  Quale  madre felice! Così esclamano i “buoni” giornali della Svizzera romanda davanti al caso di una donna che ha messo al mondo sette bambini (di cui due coppie di gemelli e una di tripli ) in un periodo  totale di due anni e tre mesi! Con i quattro bambini che essa aveva avuto prima, essa si ritrova oggi, con undici da curare !  Povera Martire! E i buoni giornali dei nostri signori e padroni  vanno in estasi : “ Quale madre felice! “ . Se questa ammirazione non è  finta, essa è tutta semplicemente stupida! “   ; 7) “Generazione cosciente . I preti, i gallonati, gli scrittori reazionari, i difensori della società borghese e capitalista, vi esortano a fare molti bambini.  Con quale scopo? E’ per farne  dei cittadini felici e liberi?  No: E’ per farne   degli sfruttati, degli schiavi.  Voi rispondete a questi malfattori di procreare     solo  se  avrete i mezzi  per ben nutrirli e ben  allevarli per, più tardi, farne degli esseri robusti, intelligenti e buoni, capaci, per conseguenza,  di instaurare una società più armoniosa.  Ci si dice: “ Dio benedice le famiglie numerose.  Noi rispondiamo: Farebbe meglio a nutrirle”; 8) Reato d’ Aborto.  Due madri sono state di nuovo arrestate a Berna. I giornali registrano ciò con soddisfazione, lo Stato è salvo.  Ma che le disgraziate madri abbiano qualche cosa da mangiare, per la loro progenitura che sta venendo al mondo, nessuno se ne preoccupa”.( Articoli apparsi nel  “L’exploitée” tra il 1907 e il 1908
) 9) La Scuola moderna:  “ Il compagno Ferrer sta fondando una pubblicazione pedagogica mensile, una rivista di elaborazione di un piano di educazione moderna, noi invitiamo vivamente i nostri amici e amiche a sostenere questo nuovo esperimento di educazione razionale e aderente alla Lega di Educazione dell’Infanzia , di cui la scuola moderna  è l’organo ….” .
10) I nostri bambini e i loro giochi. A Bienne , un bambino munito di una pistola per ragazzi, che presenta, comunque, gravi rischi, ha ferito uno dei suoi compagni alla nuca. La pallottola è penetrata fino alla colonna vertebrale. Noi, madri, dobbiamo allontanare i nostri bambini dai giochi brutali, soprattutto giochi di soldato! E ciò, non solamente a causa del pericolo incorso”, ma , soprattutto a causa, dei malvagi istinti che l’educazione dovrebbe combattere e che questi giochi risvegliano e coltivano.”; 11) E’ possibile. La Voce del popolo segnala che nella Svizzera romanda, esistono delle madri operaie che mandano i loro figli nel corpo dei cadetti e  lasciano che essi apprendano il mestiere di assassini!(…) E’ un fatto conosciuto da tutte noi, che quando tornano dal servizio militare, mai gli uomini sono tanto autoritari ed egoisti, come se la disciplina prendesse la sua rivincita! E bene, vi chiedo: è necessario scatenare nei nostri figli, nella loro età,più tenera, tutti questi malvagi istinti?  Perché il figlio così torni come comandante e padrone di sua madre e di sua sorella?”.

 Bibliografia : in Patrick Schindler, Vie et combat de Margarethe Faas Hardegger,  Anarchiste, syndacaliste § féministe , suissesse romand au debut du XIX  , Editions du Monde libertaire, 2007, p. 73- 74- 91-93 (traduzione italiana mia)

Quando però all’interno dell’ USS prevalse sempre più la tendenza  centralista e riformista si creò all’ interno dell’organizzazione una forte tensione tra il Comitato centrale e  la Hardegger,  sempre più mal tollerata per le sue simpatie verso idee e pratiche anarchiche  quali per esempio l’ “amore libero” e l’ “azione diretta”. Un suo prossimo licenziamento sembrava  inevitabile. Ma fu l’ Hardegger, nel 1909, a darele dimissioni dall’incarico di segretaria e di redattrice, motivandole con giusto orgoglio. (cfr. brani da commentare)

Brani da commentare: 1) “la mia esperienza nella vicenda d'Yverdon dello sciopero delle sigaraie [che riescono poi a fondare una propria cooperativa di sigari/sigarette nell'aprile 1908 - La Syndicale] e in altre occasioni hanno risvegliato in me un immenso disgusto della burocrazia centralista e del suo pesante apparato pseudo-statuale. È questo disgusto che mi ha infine portata, questa primavera, a dimissionare dal mio posto di segretaria sindacale”. ; 2) “ Nel corso delle quattro ultime settimane , le mie opinioni sono evolute in tale misura che sembrava di non avere più posto tra voi, come segretaria e redattrice. E’ una rivoluzione lenta e irreversibile che mi ha condotto a frequentare soprattutto i più poveri, i più miserabili, gli strati sociali più bassi ai quali noi, lavoratrici, apparteniamo – e per lo più disperate, non vi è speranza, di salute di vita che in una società totalmente nuova. Il mio solo desiderio oggi è di contribuire con dei compagni che hanno le mie stesse opinioni, a  costruire questa nuova società: mostrarvi come si può vivere e lavorare nel sistema dei salariati, senza sfruttamento –liberamente….”  (Max Narda, Lettera d’addio in L’ Exploitèe aprile 1909)

Bibliografia: Primo brano in Hardegger Margaret ( Mark Narda) in Cantiere biografico degli anarchici in Svizzera in http://www.anarca-bolo.ch/cbach/biografie.php?id=291   . Secondo brano  in Patrick Schindler, Vie et combat de Margarethe Faas Hardegger,   Anarchiste,  syndacaliste § féministe , suissesse romand au debut du XIX  , Editions du Monde libertaire, 2007, p. 70

                                                                  


Le sue notevoli capacità organizzative  suscitarono l’ammirazione di molti compagni anarchici e libertari, tra cui James Guillaume, sempre più attratto verso il sindacalismo rivoluzionario e Fritz Brupbacher , con cui  Margarethe Faas Hardegger collaborò , per molti anni, a favore del controllo delle nascite tramite la diffusione dei mezzi contraccentivi e per il diritto all’aborto. (cfr. post NEO-MALTHUSIANESIMO ... ) . Partecipò, inoltre,  alle manifestazioni di protesta  contro  le reiterate minacce di espulsione dalla Svizzera  dell’anarchico LUIGI BERTONI. Nello stesso periodo  la Hardegger intrattenne  stretti rapporti con GUSTAVE LANDAUER , fondatore del “Sozialisticher Bund” (nelle traduzioni in italiano si trova indifferentemente il termine Lega o Alleanza Socialista). Quando come organo di stampa della "Lega Socialista" fu fondata, la rivista, mensile, poi quindicinale,  Sozialist,  Margarethe Faas Hardegger, ancora con lo pseudonimo di Mark  Harda,  divenne , per un certo periodo, responsabile  e redattrice della versione svizzera. Il  programma era esplicito sin dai primi numeri e rifletteva fedelmente il pensiero anarco-socialista di Landauer.  (cfr. brano da commentare)

Brano da commentare: "Poiché noi consideriamo un movimento in relazione al futuro, dato che è un movimento culturale, non vogliamo un movimento fondato sulla lotta di classe, ma sull’emancipazione dell’intera umanità. Noi abbiamo bisogno di compagni del sentimento, del pensiero, della volontà.…”

 Bibliografia:  Margareth Faas Hardegger, Derive verso la libertà in https://bodosproject.blogspot.com/2015/12/margarethe-hardegger.html

( Sulla relazione sentimentale tra la Hardegger e Gustave Landauer, cfr. post GUSTAVE LANDAUER…)

Sempre nell’ambito del  "Sozialisticher Bund", la Hardegger entrò in stretto contatto con Eric Mühsam, che, a Monaco, aveva fondato Tat (Azione), un gruppo, che si prefiggeva lo scopo di avvicinare il sottoproletariato (inclusi i delinquenti, le prostitute,  vagabondi, renitenti alla leva, artisti ecc.) agli ideali e agli stili di vita della “bohéme” e dell’anarchia. Grazie alla Hardegger la "Tat" si diffuse anche in Svizzera. 

 

ERNST FRICK  E MARGARETH FAAS HARDEGGER AL PROCESSO

Nel 1912  la Hardegger  fu condannata per “falsa testimonianza” a un anno di prigione per avere fornito, quattro anni prima, un alibi al pittore e archeologo anarchico ERNST FRICH (1881-1956)  accusato di avere partecipato ad un  assalto armato nella caserma della polizia di Zurigo nel vano tentativo di liberare un prigioniero russo , George Kilaschitzki,  che, rifugiatosi in Svizzera dopo avere partecipato a un attentato in Russia, era in attesa dell’estradizione richiesta dal regime zarista. Di questo reato Frick   si proclamò sempre innocente. ( brano da commentare)

Brano da commentare: “… Ritrovato dopo qualche settimana, Frick sostiene di aver trascorso la notte dell'attentato a Berna, nella casa di Margarethe Faas-Hardegger, impiegata presso l’Unione sindacale svizzera. Nella sua stanza vengono però rintracciate cartucce identiche a quelle sparate nella caserma e Frick viene accusato di tentato omicidio, nonostante il suo alibi. Margarethe Faas-Hardegger conferma l'alibi di Ernst Frick davanti alla giuria di Zurigo. E afferma di aver sbrigato la corrispondenza quella notte, mentre aspettava Frick. “È arrivato alle tre. E dopo che abbiamo parlato di alcune vicende politiche, è andato nella camera da letto a disposizione degli ospiti. Il giudice è scettico e chiede: "Non sono orari di lavoro insoliti per una segretaria dei lavoratori? Ma Margarethe Faas-Hardegger risponde senza lasciarsi scomporre: "Sono sostenitrice di moderni metodi di lavoro che non sono legati all'orario d'ufficio." L'alibi di una funzionaria sindacale ha più peso delle cartucce trovate da Frick. L’anarchico lascia così l'aula del tribunale come uomo libero.  Quattro anni dopo si verifica un inaspettato colpo di scena. Rinchiuso in una fosca cella di prigione in Germania, l'anarchico svizzero Robert Scheidegger ha nostalgia della moglie e dei figli e soffre di disturbi psichici. Si lascia persuadere dal sacerdote del carcere a iniziare una nuova vita. Un giorno confessa che, insieme al suo amico Ernst Frick e ad altri due anarchici, ha attaccato la caserma della polizia per liberare il russo Kilaschitzki.  […] Quando una copia della confessione arriva a Zurigo, il pubblico ministero ordina l'arresto immediato di Ernst Frick e Margarethe Faas-Hardegger. Nell'aprile 1912, Robert Scheidegger viene estradato in Svizzera. È in pessimo stato di salute mentale. Il procuratore giunge alla conclusione che soffre di paranoia e ossessioni religiose e chiude il caso. Ma a questo punto interviene il pubblico ministero federale Otto Kronauer, noto per dare la caccia agli anarchici. Poiché i reati relativi agli esplosivi rientrano nella sfera di competenza del governo federale, Kronauer sporge denuncia contro Frick per impiego di esplosivi "a fini criminali". […] Il processo fa notizia per settimane. Nell’aula di tribunale piena di gente, i medici discutono per ore sullo stato mentale di Robert Scheidegger e gli esperti di esplosivi dibattono sul grado di pericolo della bomba nella lattina. […] Per finire, Ernst Frick viene dichiarato colpevole. Rispetto ai dieci anni di prigione richiesti dal procuratore federale Kronauer, se la cava a buon mercato, ricevendo un solo anno da scontare. Poco dopo, Margarethe Faas-Hardegger viene condannata a quattro mesi di carcere per falsa testimonianza e deve pagare spese procedurali di 1200 franchi. Perde la sua rispettabilità borghese e si ritrova contro anche il movimento operaio, poiché voleva proteggere un anarchico violento.  Solo Skorpion, la rivista dei giovani socialisti radicali, la difende: "Camminava con orgoglio verso la prigione, consapevole di aver fatto il suo dovere. Farisei, scribi, sacerdoti e miserabili vermi la chiamano ‘criminale’. Ma per milioni di persone di una nuova generazione, è un eroina". ( Una ventata di terrorismo russo ...)

 Bibliografia: Regula Bochsler (testo), Andrea Caprez (immagini) Una ventata di terrorismo russo raggiunge anche Zurigo,  novembre 2019 in https://www.swissinfo.ch/ita/serie--anarchici-in-svizzera---7_una-ventata-di-terrorismo-russo-raggiunge-anche-zurigo/45324420?linkType=guid&utm_source=multiple&utm_campaign=swi-rss&utm_medium=rss&utm_content=o

 Sul come, poi,  negli ambienti intellettuali e bohemiens si seguì con estremo interesse  il cosiddetto " affare Frick" ,  fa fede una lettera della pittrice e scrittrice Franziska zu Verentlowe nota anche come "la contessa di Schwabing della bohème" o  anche come "la contessa dello scandalo" in quanto sostenitrice del libero amore.  (cfr. brano da commentare)

 Brano da commentare: “Dell’affare  Frick sono giunte oggi notizie buone e confortanti. La revisione del processo è stata per il momento respinta e deve essere giudicata soltanto la signora ( Margarethe Faas Hardegger), arrestata per falsa testimonianza. Ha già scontato la detenzione preventiva e ci si aspetta che con la sua udienza il processo si risolva. L’accusatore- risultato “attendibile” dalla perizia psichiatrica- ha ritrattato tutto ( Lettera  della fine di giugno 1912 di F: Grafin  Reventlow, Briefe 1890-1917)

Bibliografia: Theo Kneubuhlerl , Gli artisti, gli scrittori e il Canton Ticino (dal 1900 ad oggi) in Monte Verità. Le Mammelle della Verità, Electa  Editrice, p. 160

In conseguenza della condanna  e probabilmente anche per altre motivazioni, Margarethe Faas-Hardegger  fu licenziata da Gustave Landauer dalla carica di redattrice del "Sozialist" ( cfr. post GUSTAV LANDAUER) .   Comunque la Hardegger, a parte alcuni brevi soggiorni ad Ascona per  riposare e curarsi nella villa, chiamata Colombarium, del suo amico, medico e anarchico, RAPHAEL FRIEDEBERG, (cfr. post infra ERICH MUSHAM, MONTE VERITA') , continuò, con altrettanto slancio di prima, la sua incessante attività  di femminista e di rivoluzionaria.

 Nel 1915 fu condannata a un anno di prigione per avere con la madre ostetrica aiutato alcune donne ad abortire.    Negli anni successivi dette vita, insieme ad altri compagni,   a diversi esperimenti comunitari, nel Canton Ticino,  tra cui   “ Villa Graziella, casa colonia del  "Socialisticher Bund"  (dal 1919 al 1924) e poi nel 1938 con il suo nuovo compagno, l’ obiettore di coscienza tedesco, HANS BRUNNER (1887-1960)  fondò un’ altra casa colonia a Jordi di  Fontana Martina. Nel 1950 sposò Brunner, nonostante fossero entrambi ostili al matrimonio come istituzione sia religiosa che civile, per evitare una confisca della  proprietà di Brunner, in quanto tedesco, da parte degli alleati.

 

MARGARETH FAAS AHARDEGGER

 Per il resto della sua vita  Margarethe Faas Hardegger fu assai attiva politicamente e socialmente sino a quando morì a 81 anni.                                        

                                                

                            


FRANCOISE D’EAUBONNE ( 1920-2005). Nota scrittrice francese. Era la figlia di un simpatizzante anarchico, fortemente debilitato fisicamente   dagli effetti dei gas  subiti durante la I guerra mondiale,  Nel 1971, dopo un periodo in cui  aveva aderito al Partito Comunista francese,  Francoise D’ Eaubonne fu una delle fondatrici del F.H.A.R.  (Fronte  omosessuale d’azione rivoluzionaria) e nel 1978 fondò il gruppo “Ecologie –femminisme”.  (cfr. brano)
Brano da commentare:  “ .. Se il  “grande rovesciamento” del patriarcato non viene effettuato e molto presto, sarà la fine della nostra specie. Le due scoperte su cui si è fondato detronizzando la Legge delle  Madri  e procurando  all’ umanità un salto prodigioso , sono esattamente all’origine di ciò che, oggi, ci minaccia tutti di una morte imminente.  La padronanza della  fertilità  ha dato luogo alla distruzione delle risorse; quella della fecondità a una sovrappopolazione   esplosiva imminente ; il Capitale, regime economico dei  paesi sviluppati, non è che lo stadio supremo di un ciclo che si  conclude, quello del potere di una classe sull’altra  grazie all’  istituzione del Potere di un sesso su un altro. E che l’estrema punta di questa economia sia la scelta suicida dell’energia atomica riassume tutto il resto ( Françoise D’ EaubonneLes femmes avant le patriarcat  1976)
Bibliografia:  Françoise D’ EaubonneLes femmes avant le patriarcat  , Payot, 1976) pp. 221-22 (traduzione mia, da verificare , per chi conosce il francese,con l'originale. 

Importante anche se non mi sembra che sia stato tradotto in Italia è stato, inoltre, negli anni settanta il suo libro “Le femminisme: histoire et actualitè, (1971-72), in cui, se ho capito bene,   apparvero, per la prima volta,  i termini “ phallocrate”, “phallocratisme” e “sexocide” e che, ideologicamente,  si ispira , in grande parte, al  " Secondo Sesso" di Simone de Beauvoir, di cui la D' Eaubonne fu  amica e collaboratrice. Nessuna  o scarsa  risonanza, almeno per quanto riguarda l' Italia e per quanto mi risulta, ha avuto nei mass media e nell'  opinione pubblica la sua illuminante lettera al papa Giovanni  Paolo II, in cui gli chiedeva scuse pubbliche , a nome  della Chiesa,  per il "sessocidio" compiuto , nel passato,  sulle donne durante la "caccia alle "streghe". (cfr. brano)
Brano  da commentare: “Vostra Santità. Noi abbiamo applaudito con estrema gioia  l’onorevole ammenda della Chiesa nei confronti del disgraziato popolo ebraico così da lungo tempo perseguitato per la falsa accusa di deocidio. Ma vi è un’altra categoria umana che conta dozzine di migliaia di vittime accusate, torturate, e bruciate senza scampo durante due secoli (1450-1650) che  dipende egualmente – almeno principalmente- dalla responsabilità papale. E per questo fatto desolante una ben più larga parte di umanità, circa la metà, le donne, perché prima di questo massacro e molto tempo dopo ancora esse ebbero a soffrire dell’ostilità, del disprezzo e della repulsione che sono servite da terreno a questo tentativo di sterminio; noi vogliamo parlare del  sessocidio delle streghe. Crimine oggi denunciato e riconosciuto, per il quale un’ammenda onorevole sarebbe così equa come quella che riguarda il popolo d’Israele. Sessocidio è la parola giusta poiché si tratta, sotto il pretesto della stregoneria, di una misoginia che colpisce tutto un sesso tenuto per responsabile del peccato originale, come gli Ebrei lo furono per la morte di Cristo: misoginia portata al parossismo dagli scritti dei Padri della Chiesa quanto da brillanti teologi  come  TertullianoOrigene . Gli insulti e gli anatemi di questa tradizione dove brillano Tommaso d’Aquino, Giovanni Crisostomo e San Girolamo e tanti altri Dottori prepararono da lunga data  questa “ caccia alle streghe” che fu prima di tutto  “una caccia alle donne” più che alla stregoneria, poiché così come afferma il “Malleus di Kramer e Sprenger gli stregoni sono “ peu de chose…….. (estratto da una lettera aperta, scritta, credo, nel 1998,  di Francoise d’ Eaubonne a  Giovanni Paolo II  ) 
 

 
 
 
 

                                                                          
 
 

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