RAGAZZI E RAGAZZE DI SUMMERHILL |
Brano da commentare: “
1) Fornire situazioni e opportunità che permettano ai bambini di
svilupparsi secondo i loro ritmi e interessi. Summerhill non vuole “sfornare”
giovani con particolare abilità e conoscenze, preferisce creare un ambiente nel
quale i bambini possano determinare chi sono e che cosa vogliono essere. 2
Consentire ai bambini di essere liberi da giudizi obbligatori o imposti
per poter ricercare i propri obiettivi i bambini dovrebbero essere liberi dalle
pressioni esercitate dalla logica del successo, sostenuta dalle teorie
dominanti su apprendimento e risultati accademici. 3 Permettere ai bambini di
essere completamente liberi di giocare quanto vogliono. Il gioco creativo e
fantasioso è un momento essenziale dell’infanzia e del suo sviluppo. Il gioco
spontaneo e naturale non dovrebbe essere condizionato o trasformato dagli
adulti. Il gioco appartiene al bambino. 4 il bambino può sperimentare la
completa gamma di sentimenti svincolati dal giudizio e dagli interventi degli
adulti la libertà di prendere decisione presuppone sempre il
rischio e la possibilità di risultati negativi. Le conseguenze negative come la
noia, lo stress, la rabbia, la delusione e il fallimento sono una parte
necessaria dello sviluppo di un individuo. 5) Permettere ai bambini di
vivere in una comunità che li sostiene e di cui essi sono responsabili a Summerhill i bambini hanno la
libertà di essere se stessi e hanno il potere di cambiare la vita della
comunità attraverso un processo realmente democratico. ( Principi
su cui è nata e si sviluppa Summerhill )
Bibliografia: Summerhill
scuola e libertà . Intervista a Zoe Readhead di
Francesco Codello in Libertaria. Il piacere
dell’ utopia ,
aprile/giugno 2001, anno 3, numero 2 , p. 25
ALEXANDER NEILL |
Brano da commentare: “ Molto presto nella vita il
bambino impara che il peccato sessuale è il peccato più grave. I genitori
invariabilmente puniscono con la più grande severità le offese dalla
morale sessuale. Le persone pure che se la prendono con Freud perché “vede il
sesso dappertutto” sono coloro che raccontano storielle sconce, che le
ascoltano e ne ridono. Chiunque sia stato sotto le armi sa quanta parte ha il
sesso nel linguaggio dei militari. Quasi tutti amano leggere i resoconti piccanti
sui casi di divorzio e sui delitti sessuali sui giornali domenicali e la
maggior parte degli uomini ama raccontare alla moglie le storie sconce che ha
sentito al bar del club. Il piacere che proviamo nel sentire una
barzelletta che ha per argomento il sesso è dovuto interamente all’educazione
malata che abbiamo ricevuto in proposito. […] I tabù sessuali sono alla
radice della repressione infantile. Non limito la parola sesso ai
soli organi genitali. E’ evidente che un bambino al seno materno si sente
infelice se la madre ha un atteggiamento di disapprovazione nei confronti del
proprio corpo, o se impedisce il piacere a quello del figlio. Il sesso è alla
base di tutti gli atteggiamenti negativi della vita. I bambini che non hanno
complessi di colpa per il sesso, non hanno bisogno di religione e di
misticismi di nessun genere. Siccome il sesso viene considerato il grande
peccato, i bambini liberi dalla paura e dalla vergogna per il sesso non cercano
nessun Dio a cui possano chiedere perdono o misericordia, perché non si sentono
in colpa. Quando avevo sei anni, mia sorella e io scoprimmo la diversità dei
nostri genitali , e naturalmente ci mettemmo a giocare con essi. Nostra madre
ci scoprì e ci punì severamente; io venni chiuso in uno stanzino al buio per
diverse ore, e poi fui costretto ad inginocchiarmi e a chiedere perdono
a Dio. Mi ci vollero decine di anni per riprendermi da questo chock e in verità qualche
volta mi chiedo se sono mai riuscito ad uscirne veramente “ ( Alexander S. Neill, Summerhill …”)
Bibliografia: Alexander Neill, Summerhill , prefazione di Erich
Fromm, Forum editoriale , 1969/1970 pp. 235- 237
BAMBINI DI WALDEN |
IL WALDEN CENTER
& SCHOOL fu fondato verso la
fine degli anni 50 del XX secolo da
compagni e compagne , che aspiravano per i loro figli e per tutti
una scuola antiautoritaria, che nello spirito del Walden di Thoreau formasse
dei giovani creativi e indipendenti e ponesse le basi per una “gentle revolution”.
Brano da commentare : “ Walden was conceived during a time when freethiking and progressive values were hardly the
societal norm. Walden’s founders found each other in the pacifist, anarchist, and libertarian communities of thought and action that were gaining momentum during and following the McCarthy era. Three of the
men had actually met while im prisoned as conscientious objector during World War
II. As the founders began their families their philosophical thinking shifted to the intellectual and emotional development of children. In the
spirit of
Henry David Thoreau’s Walden, they sought to create a place apart- a place where thei children and others could learn and thrive as indipendent and cretative individuals, a place where the gentle revolution could take place. [….]
2008-present : Increasingly, neurobiological, educational, and development research supports Walden’s model of teaching and learning: the importance of the
arts,
the role of joy,
and the need for being respected as a learner. . Just as Thoreau’s Walden, served as a refuge for the
treasure of his humanity, our Walden served , and
continue to serve, as such for the
treasure of its children, families, teachers, and friends. A true collective, our Walden belongs as much to the generation of visionary radicalswho breathed life into is, as it does to the generation of
community members who have sustained it since.
( tratto da History – Walden
Center & School)
Bibliografia: History – Walden
Center & School in
http://walden-school.net/who-are-we/history
AUDREY GOODFRIEND ( 1920-2013)
figlia di due attivi
esponenti del movimento anarchico
ebraico di lingua yiddish.
Partecipò, giovanissima, alle attivita del gruppo
“ Junge Adler (= Aquilotti)
spostandosi però gradualmente su posizioni sempre più antimilitariste antistaliste e
internazionaliste . Durante la
seconda guerra mondiale , nella redazione della rivista anarchica contro la
guerra “ Why ? “(1942-1947) che poi prese il nome di “ Resistance “ ( 1947-1954) conobbe
David Konen , da cui ebbe
le figlie Diva e Nora, Trasferitisi a San Francisco fu tra le
fondatrici della scuola libertaria “ Walden center &School”., dove insegnò sino al
1971, manifestando tra l’altro, vari e
molteplici interessi e abilità :
giardinaggio, letteratura, lingue straniere , musica, arte , teatro, etc.
Brano da commentare: “ … E certamente
l’esperienza della Walden School and
Community, che ha fondato con David e altri alla metà degli anni Cinquanta, è
per lei un punto centrale della sua vita e della sua militanza. Non solo ci
insegna fino al 1971, ma le figlie, Nora e Diva, sono tra i primi studenti a
compiere l’intero ciclo educativo. Per Audrey questo esperimento educativo
autogestito capace di durare per decenni – la scuola è tuttora operante – è un
vivere l’anarchia che rispecchia bene il suo modo di agire, un modo nel quale
mi sono riconmosciuta. (Rosella Di Leo, Un ricordo molto
personale )
Bibliografia: Rossella Di Leo , Un ricordo molto personale, Bollettino dell’
Archivio Pinelli n. 41. 1/2013 .
Cfr. anche A Rivista Anarchica novembre 2014 n. 393 pp. 68-69
Nel 2000 su iniziativa
del Centro Studi Libertari di Milano fu
organizzato un convegno su “ Anarchici ed Ebrei. Storia di un incontro” e
Audrey Goodfriend fu invitata insieme ad altri compagni di origine ebraica, tra cui JUDITH MALINA,
ARTURO SCHWARZ, JEAN-MARC IZRINE ,
HANON REZNIKOV, a dare una
personale testimonianza sul
come viveva la sua
doppia identità (ebraica e anarchica) . (cfr. brano).
Brano da commentare: “… Provengo da un
background, non c’è dubbio, e amo la
cultura yddish, ma
non sono minimamente religiosa e non sostengo le idee sioniste, vale a dire che
non possiedo le due caratteristiche che, agli occhi del mondo, definiscono l’ebraicità. Per questo continuo a dire “non sono ebrea”. La cosa buffa è che
tutti dicono che sono quanto di più ebreo si possa immaginare, ma questa è
tutt’altra faccenda. Facendo un piccolo salto in avanti nel tempo… mi
sono impegnata in attività educative e, in particolare, sono stata tra i
promotori della Walden School di Berkeley (California9, fondata sui principi
libertari. Proprio agli inizi di quella attività, mentre portavo a scuola un
gruppo di ragazzini, attorno ai sei anni
di età, li sentitti discutere del loro ambiente familiare, delle loro origini.
Un ragazzino disse: “Sono ebreo”. Una ragazzina disse: bè, io
sono mezza ebrea e mezzo virginiana, perché mia madre è ebrea e mio padre viene dalla Virginia, perciò sono
metà e metà”. Mia figlia (figlia mia e di David Koven,
anche lui anarchico) disse: anch’io
sono mezza ebrea, perché mio
padre è ebreo e mia madre è una persona
normale”. Da allora è una specie di scherzo
familiare dire che io sono la parte normale della famiglia. […]
Mi sentivo molto vicina al
movimento anarchico italo-americano,di cui appresi alcune canzoni.
Ascoltando ieri sera, durante l’incontro conviviale, la canzone “ Nostra patria è il mondo intero, nostra legge è la
libertà” mi sono sentita riportare indietro a quei tempi, a New York. Giorni
bellissimi di pic-nic e feste organizzate per raccogliere fondi per la
resistenza antifascista. La cosa curiosa è che, se pure io non mi considerassi
un’anarchica ebrea nel movimento
italiano, ma semplicemente un’anrchica, i nostri
compagni parlavano di me proprio come
della “ragazza ebrea” …” ( La doppia identità :
testimonianze: 1- Audrey Goodfriend )
Bibliografia: L’ anarchico e
l’ebreo. Storia di un incontro, a cura di Amedeo Bertolo, Elèuthera, 2001 pp.
225-226. Cfr. Audrey
Goodfriend, La mia doppia identita. Negata in A Rivista Anarchica
novembre 2014 n. 393 pp. 68-69
DAVID
KOVEN (1918- ) Nato in un quartiere
ebraico del Bronx, lavorò come ferroviere nella
Jersey Central Railroad, poi come marinaio,
elettricista, pittore, fotografo. Da giovane
fu membro della Youn Comunist League sino a quando
, nel 1936, appassionato da quanto succedeva nella Spagna rivoluzionaria, aderì
all’anarchismo . Durante la seconda guerra mondiale conobbe Audrey Goodfriend e , mossi da intenti antimilitaristi e pacifisti, collaborarono attivamente alla rivista anarchica contro la guerra “ Why ?“
(vedi sopra) Trasferitisi a San Francisco , con le due figlie, Diva e Nora
, e poi a Berkeley , Koven e la Goodfriend fondarono, insieme ad altre tre coppie libertarie , nel 1958, la scuola
libertaria “Walden Center & School), autogestita da
studenti e insegnanti , che ancora esiste
e in cui opera
la figlia Nora, che con la
sorella , fu una delle prime studentesse della scuola. (cfr. brano)
Brano da commentare: “ Fu quello l’inizio
del Walden
Center e della Walden School. Ci
volle un anno intero di discussioni e di preparazione, prima che
riuscissimo a fare della scuola una realtà. Il gruppo che aveva dato vita alla
scuola era composto da quattro copie:, tutte di idee pacifiste: Denny e Ida Wilcher, Lee e Alan McRae, Stan e Marylou
Gould, Audrey Goodfriend e io. Più avanti si aggiunse una nostra
amica, Barbera Moskowitz. Oltre a condividere la stessa visione
filosofica, noi avevamo tutti figli
piccoli, in età scolastica e non volevamo mandarli in una public school . Pensavamo, anzi eravamo convinti che il tipo di scuola che avevamo in mente
potesse dare molto di più e meglio di quello che offrivano le scuole pubbliche.
La struttura didattica che alla fine
uscì dalle nostre discussioni, era quella
di una scuola senza autorità centrale.
Prefigurammo una scuola che fosse una cooperativa di studenti e insegnanti.
Inoltre ritenemmo che mettere al centro del programma curriculare
l’insegnamento artistico avrebbe offerto ai bambini gli strumenti per sviluppare
le energie, le conoscenze e le capacità necessarie a fare qualsiasi cosa
volessero al mondo. […] Sono passati quarantasette anni da quando
ci unimmo per darle vita, e la scuola funziona ancora alla grande, sempre con la struttura che le avevamo data. Mi ricordo che una volta un
amico mi ha chiesto “ Koven quale pensi sia stata la cosa migliore
che hai fatto nella vita? “ Io ho risposto: “ Due cose sopra le altre. Ho
tirato su due figlie bravissime, forti e
piene di talento, e sono stato uno dei fondatori della Walden School”. … “ ( David Koven, Vivere da anarchici )
Bibliografia: David Koven, Vivere
da anarchici, in A Rivista Anarchica estate 2006 n.
319, p.86
David Koven fu anche uno dei fondatori della “Pacific Radio Station “ e un attivo membro del “ Vietnam Day Commitee.”. Egli è anche un eccezionale testimone del movimento
anarchico italo-americano, tra cui aveva numerosi amici come DOMENICO SALITTO (cfr. A rivista anarchica n. 190 aprile 1992), JOHN VATTUONE (cfr. A rivista anarchica n. 209 maggio 1994) e altri.
Nota: Per quanto riguarda scuole anarchiche e libertarie del passato , cfr. infra i seguenti post :
Scuole Moderne in Europa tra la fine dell'800 e i primi decenni del '900
Scuole moderne negli USA e in America Latina tra la fine dell'800 e i primi decenni del '900
Scuole Moderne in Europa tra la fine dell'800 e i primi decenni del '900
Scuole moderne negli USA e in America Latina tra la fine dell'800 e i primi decenni del '900
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