giovedì 1 settembre 2011

RISORGIMENTALINE: ENRICHETTA DI LORENZO ( 1820- 1871 ), ANITA GARIBALDI (1821-1849) , ROSE MONT-MASSON CRISPI (1823-1904)


ENRICHETTA DI LORENZO ( 1820-  1871 ?) : A 18 anni , nel 1838, Enrichetta, discendente di un’antica e nobile famiglia,  sposò, contro la sua volontà,  Dioniso  Lazzari, , da cui ebbe tre  figli. Carlo Pisacane, cugino del marito,  la conosceva già dal 1830 e già da allora era rimasto molto colpito da lei. Nel 1846 , Carlo ed Enrichetta  finalmente si dichiararono reciprocamente il loro amore, pur se fermamente decisi di rinunciare ad esso. Ma dopo una violenta aggressione , i cui motivi restarono sempre alquanto oscuri,  subita una notte da Carlo Pisacane, che si salvò a stento, decisero di fuggire insieme. In questa occasione Carlo scrisse una lettera alla sua famiglia, dove, oltre a descrivere dettagliatamente il forte legame affettivo che lo univa ad Enrichetta, denunciò  l’ipocrisia e  le meschinità dell’istituzione matrimoniale borghese. Iniziarono per loro  avventurosi viaggi all’estero, sotto falsi nomi,  caratterizzati da precarie condizioni economiche  e dalle continue persecuzioni da parte delle autorità borboniche,  che pretendevano la loro estradizione per i reati  di adulterio e di uso di passaporti falsi. Su Carlo Pisacane, tenente dell’esercito borbonico, pendeva, inoltre, anche  l’accusa di diserzione. Nei loro spostamenti vennero spesso a contatto con gli ambienti degli esuli italiani e acquisirono ben presto una coscienza politica ispirata agli ideali di libertà e di indipendenza nazionale.  Allo scoppio della prima guerra d‘ indipendenza , Carlo Pisacane raggiunse la  Lombardia e ottenuto il grado di capitano fu inviato al fronte dove venne ferito gravemente a un braccio presso Salò. Enrichetta lo raggiunse immediatamente  per curarlo.  Quando venne proclamata la Repubblica romana si trasferirono entrambi a Roma  dove svolsero  un ruolo assai importante: lui come capo di stato maggiore  del generale Rosselli e lei come  collaboratrice di Cristina di Belgioioso, assieme a Margaret Fuller e ad altre donne, per l’organizzazione pubblica della sanità   e delle ambulanze.  Dopo la caduta della Repubblica, Enrichetta riuscì ad ottenere la liberazione di Carlo, detenuto dai francesi.  Nel 1852, dopo un  breve periodo di crisi della coppia presto risolto, nacque la loro figlia Silvia. Anche dopo la morte di Carlo Pisacane  nell’eroica impresa di Sapri, il clima di persecuzione  da parte dell’ opinione pubblica conservatrice e “benpensante”  contro Enrichetta non cessò. Comunque il suo impegno politico per la causa italiana continuò e nel 1862 partecipò  attivamente al Comitato  di donne per Roma Capitale, fondato da Antonietta De Pace.

 


 

ANITA GARIBALDI (1821.1849): Anna Maria Ribeiro de Silva, nota con il nome di Anita, nacque a Morhinos, in Brasile. Sposata giovanissima a con  Manuel Duarte de Aguiar, Anita conobbe Garibaldi , quando  aveva appena 18 anni e lui 32. Si innamorarono immediatamente e  ne divenne la compagna coraggiosa  che lo seguì in tutte le sue battaglie sudamericane , dandogli, tra l’altro, dal 1840 al 1847,  quattro figli: figli: Menotti, Ricciotti,  Teresita e Rosita, morta ben presto di scarlattina.  Raggiunta l’Italia , nel 1848, Anita Garibau, come amava farsi chiamare, partecipò eroicamente, al fianco  del marito (l’aveva sposato nel 1842 dopo la notizia della morte  di Manuel Duarte, )  alla difesa della Repubblica Romana, sebbene incinta del quinto figlio. Dopo la caduta della Repubblica sulla strada  per Venezia, accanitamente braccati dagli austriaci, Anita , al seguito di Garibaldi e di alcuni suoi fedelissimi,  morì, colta da una  mortifera febbre. 

 

 


ROSE MONTMASSON CRISPI (1823-1904)

Nata a  Saint-Jorioz, in Savoia,  nel 1823,  lavorava come stiratrice e lavandaia presso il carcere di Palazzo Madama a Torino, dove conobbe,   il patriota siciliano, Francesco Crispi, che era lì detenuto per attività sovversive. Si innamorarono  e quando ,Crispi , uscito di prigione,  fu espulso da Torino, Rosa lo seguì a Malta , dove si sposarono.  Dopo un periodo passato a Parigi e Londra,  tornarono , allo scoppio della seconda guerra d’indipendenza, in Italia, e da quel momento  Crispi, coadiuvato da Rosa,  si impegnò alla preparazione  dell’impresa dei mille  guidata da Garibaldi.    Imbarcatasi , all’insaputa, sembra, del marito,   sulla nave “Piemonte”  Rosa, a cui fu dato dai siciliani  e dai garibaldini, il sopranome di Rosalia,  si distinse nella battaglia di Calatifimi e in quelle successive.  Dopo la proclamazione del Regno d’ Italia Crispi, da repubblicano che era, divenne sempre più  un devoto e autoritario sostenitore della monarchia.  Nel 1878 fece annullare il matrimonio celebrato a Malta  con Rosalia e sposò  la giovane Lina Barbagallo. Rosalia, inconsolabile per il tradimento dell’uomo che amava,  morì povera e dimenticata  nel 1904.

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