giovedì 1 settembre 2011

RISORGIMENTALINE: MARGARET FULLER (1810-1850) , MARIANNA DE CRESCENZO (1817-1869) , ANTONIETTA DE PACE (1818-1893)

 


 MARGARETHE FULLER OSSOLI (1810-1850): Nacque in una cittadina vicino a Boston, insegnò nella scuola progressista  di Bronson Alcott, padre di Louise May, autrice di “Piccole donne”. Aderì al movimento trascendentalista americano, (  Emerson, Thoreau,  Hawthorne) di cui per un certo periodo diresse  il giornale  “The Diall. Scrisse contro il genocidio perpetrato dai coloni americani contro  i nativi e alcuni articoli a favore dell’emancipazione femminile. Attratta dalle idee di Mazzini iniziò a interessarsi della causa italiana e si stabilì a Roma . Durante gli eventi della Repubblica Romana svolse un importante ruolo nel Comitato di soccorso ai feriti presieduto da Cristina di Belgioioso. Si unì a un giovane patriota, appartenente all’aristocrazia papale romana,  Giovanni Ossoli, da cui ebbe un figlio, Angelino .  Dopo la caduta della Repubblica Romana, nel 1850, La Fuller, e il marito decisero di trasferirsi con il loro bambino in America. Durante il viaggio, la nave  affondò  e tutti e tre annegarono , nonostante  che la costa  fosse ormai vicina.

 

 

 


MARIANNA DE CRESCENZO (1817-1869): Tavernaia napoletana, detta “La Giovannarda” , dotata di grande carisma, fu lei a condurre il popolo napoletano contro i borboni mentre Garibaldi si apprestava ad entrare  a Napoli. Le venne assegnata per la sua  travolgente azione trascinatrice una pensione mensile e ricevette  elogi da parte dello stesso Garibaldi.

 

 


 

ANTONIETTA  DE PACE (1818-1893): Nata a Gallipoli, vicino a Lecce da Gregorio de Pace, banchiere e sindaco della città e dalla aristocratica Luisa Rocci , i cui fratelli avevano partecipato alla costituzione della Repubblica napoletane del 1799. Dopo la morte del padre andò a vivere dalla sorella Rosa e dal suo marito Epaminonda Valentino, un patriota napoletano, figlio di una rivoluzionaria del 1799, Cristina  Chiarizia. Tramite il cognato, Antonietta fu introdotta nel circolo mazziniano della “Giovane Italia”. Durante i  moti del 1848 a Napoli combatté sulle barricate assieme a Epaminonda e a Luigi Settembrini. Nel 1849  Epaminonda fu arrestato e morì  in carcere a Lecce. Antonietta fondò un “Circolo femminile” composto da mogli  dei detenuti politici, le quali riuscirono con sommo pericolo a far entrare nelle carceri viveri, lettere e messaggi politici. Nel 1855 fu arrestata e condannata a morte. Grazie alle proteste dell’opinione pubblica italiana e straniera , ottenne ,infine,  la libertà vigilata.  Nel 1858 sposò  Beniamino Marciano, anche lui mazziniano. La De Pace partecipò, in seguito,  attivamente alla preparazione della “ spedizione dei mille” ed entrò assieme a Garibaldi a Napoli, avvolta in una bandiera tricolore. Poi , dopo un periodo in cui insieme a  Jessie White Mario  si dedicò alla cura dei feriti , seguì Garibaldi sui campi di battaglia  di Caserta e di Maddaloni. Da qui il suo soprannome di “signora garibaldina”. Negli ultimi anni si dedicò ad opere assistenziali e si impegnò nella lotta all’analfabetismo e per l’emancipazione culturale e sociale delle donne.

 

 

 

 

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