domenica 16 ottobre 2011

SIMONIANINI 1 MITO DI ELENA


                     III PARTE: MITO DI ELENA

Riguardo alla divinità femminile venerata  dai simoniani,   secondo  la Grande Rivelazione   , attribuita da Ippolito a Simon Mago, si   affermava  che nella  realtà ultramondana del Pleroma,     c' era  il Nous (Pensiero pensante o Intelletto attivo) strettamente unito  a un’ altra entità eonica ad esso  affine,  chiamata Epinoia (=Pensiero pensato o Pensiero passivo) (1)   . Nous ed Epinoia, uniti,  formavano dunque   una suprema divinita’  androgina (maschio-femmina), in cui la componente maschile era “il  padre, che governava tutto” e quella femminile era “la madre di tutte le cose” (=pammetora)  .    Entrambi i membri di questa sigizia  (= coppia)  , dunque, erano da considerarsi,   quali principi fondamentali originariamente uniti nella  suprema realtà  spirituale ( pleroma) (2) .

(1)Sulle entità eoniche, intese, secondo le dottrine gnostiche, come “ momenti auto sussistenti nell’espandersi dinamico della realtà divina”   nel divino Pleroma, cfr. Giovanni Filoramo, L’attesa della fine. Storia della gnosi,  Laterza (1983)  p. 94 e nota 32 per ulteriore bibliografia sull’argomento e sul concetto di “pleroma” inteso come  “mondo della pienezza e della perfezione divina,  cfr. Filoramo, L’ Attesa della fine… op. cit. p. 90 e nota 22.
(2)  Cfr. Ippolito, Confutazione, 18, 3-6. Sull’attribuzione della Megale  Apophasis a Simon mago e sulla sua data di composizione  cfr.  Giovanni Filoramo, L’attesa della fine... op. cit. p. 234 n. 39.

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