Ulteriori notizie , che si discostano in alcuni punti dalle fonti sinora citate, su Simon Mago e sulla sua compagna Elena le si trovano nei romanzi pseudoclementini (Omelie e Ricognizioni). In questi due scritti tra loro indipendenti si narrano le vicende romanzate di Clemente Romano, terzo successore, dopo Pietro, della cattedra di Roma, a cui fanno da sfondo i vari viaggi missionari dell’apostolo Pietro e della sua lotta contro Simone Mago. Bisogna notare che, pur se composti entrambi da autori anonimi attorno al IV secolo d. C. nei romanzi pseudoclementini si riscontrano vari elementi ( e in particolare le notizie leggendarie attorno alle origini della setta simoniana ), attinti a fonti più antiche che risalgono , probabilmente tra la fine del secondo secolo e i primi decenni del terzo. (1) E’ interessante notare che questi due antichi romanzi cristiani ispirarono la “Storia del dottor Faust ben noto mago e negromante” stampato da Johann Spies nel 1587 e più tardi numerosi drammi tra cui i più famosi sono “La tragica storia del dottor Faust “ (1588-1592) di Marlowe e il “Faust” di Goethe. ( la prima parte composta nel 1808 e la seconda parte nel 1832).
1) Omelie pseudoclementine ed. Rehm B. GCS 42, Leipzig 1953 (traduzione italiana (parziale) a cura di Mario Erbetta, Gli Apocrifi del Nuovo Testamento vol. 2: Atti e Leggende, Torino 1966, p. 227-228 e Ricognizioni pseudoclementine ed. Rehm, GCS 51, Leipzig 1965 e traduzione italiana Pseudoclemente I Ritrovamenti a cura di Silvano Cola, Città Nuova 1993
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