domenica 16 ottobre 2011

SIMONIANINI 3 MITO DI ELENA


                IL CULTO DI ELENA IN SAMARIA
Prima di esporre questo mito , particolarmente seducente, come vedremo, ,  per  i pagani che si convertivano al simonianesimo , bisogna  tener conto che alla sua diffusione, contribuì non poco, la presenza , a quel tempo, in Samaria e più precisamente a Sebaste, di un tempio pagano, sede di un importante centro di culto e di pellegrinaggio, dedicato alla dea  Elena.   Al suo interno vi era infatti , una statua dipinta raffigurante una fanciulla che  aveva in una mano una torcia, e nell’altra una spiga di grano e una melagrana. Tutti simboli caratteristici  di fecondità, sessualità e morte,  tradizionalmente, attribuiti, alla divina Elena. Alla base della statua vi era la scritta “Koré “ cioè “fanciulla” e a questo proposito bisogna osservare che Elena era generalmente  identificata in quell’età tardo ellenistica, con altre giovani dee quali   Selene ,  Koré e Atena,    (1).
 1)  L. H. Vincent Le culte d’ Hélène à Samarie, in Revue Biblique (RB) 45, 1936  pp. 223 ss. Sull’argomento anche Bettany Hugues, Elena di Troia. Dea, principessa, puttana , Il Saggiatore, Milano 2007  pp. 305-306

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