lunedì 17 ottobre 2011

SIMONIANINI 7 SIMONE MAGO


                            IL QUADRO MAGICO

Interrogato su quali basi poggiasse la sua magia sembra che Simone Mago rispondesse:  “ Con formule  che non vi posso dire ho evocato e reso presente a  me l’anima di un fanciullo puro ucciso con violenza, ed è attraverso di lui che avviene tutto ciò che comando”. (1) E tali parole venivano commentate, in un altro testo , nel modo seguente:“ Egli (Simone Mago)  ha pure cominciato a macchiarsi di omicidi. Ha separato dal corpo con orrendi scongiuri l’anima di un fanciullo al fine presente di far apparire ciò che gli pare opportuno; e dopo avere dipinto il fanciullo in un quadro, conserva l’immagine appesa nella camera interiore dove dorme”(2) .   Oltre  che a rinviare  al frequente  significato  magico  dei ritratti  nell’antichità (3),  l’ idea del ritratto come suprema fonte di energia “diabolica", quale appare in questa notizia cristiana su Simone Mago, mi sembra presentare, tra l’altro,  una qualche affinità con quella raccontata da Oscar Wilde nel “Ritratto di Dorian Gray” (1891)

1) Pseudo  Clemente, I ritrovamenti  II, 13, a cura di Silvano Cola, Città Nuovas1993. p.123
2) Omelie pseudo clementine II, 26, in M. Erbetta, Apocrifi del Nuovo… vol. 2 op. cit. p. 227
3) Ranuccio Bianchi Bandinelli , L’arte dell’antichità classica vol. I UTET 1976

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