LA MAGIA DI ELENA SULLA TORRE
Il ruolo di Elena comunque non doveva limitarsi soltanto a fare da partner e da assistente a Simone durante le sue operazioni magico-religiose, bensì anche di farne essa stessa nel ruolo di principale e unica protagonista. Si racconta, infatti, che Elena/Luna rinchiusa in una torre si affacciava, sporgendosi di fronte a una numerosa folla, simultaneamente da tutte le finestre. (114) Questo prodigio che, secondo quanto si dice, , tanta meraviglia e ammirazione suscitava tra gli spettatori ,poteva probabilmente, avere lo scopo misterico –religioso, , e quindi non solo magico, di apparire lei , in prima persona, come la dispensatrice della luce della vera gnosi contemporaneamente e in ogni luogo . (1) Inoltre in questa operazione può leggersi anche un ulteriore sprone da parte di Elena ad essere identificata dai gentili nella divina Afrodite “ parakuptousa”, (cfr. post Mito di Elena n. 22), e dai samaritani e dagli ebrei nella "Sapienza che risiedeva in una casa di sette colonne" descritta in Proverbi 9, 1 (2).
1) Pseudoclemente, I ritrovamenti 2, 12 traduzione italiana in S. Cola, Città Nuova 1993 p. 122; 2) cfr. G. Quispel Simon en Helena in Nedelands Theologisch Tijdscrift (NThT) 5, 1951 p. 342.
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