venerdì 14 ottobre 2011

SIMONIANINI 39 MITO DI ELENA


                  LA MAGIA DI ELENA SULLA TORRE

Il ruolo di  Elena  comunque non doveva limitarsi soltanto a fare  da partner e da assistente a Simone durante le sue  operazioni magico-religiose, bensì anche di farne essa stessa nel ruolo di principale e unica protagonista. Si racconta, infatti,  che Elena/Luna   rinchiusa  in una torre si affacciava, sporgendosi di fronte  a una numerosa folla,  simultaneamente da tutte le finestre. (114) Questo prodigio che, secondo quanto si dice, , tanta meraviglia e ammirazione suscitava  tra gli spettatori ,poteva probabilmente,   avere lo scopo misterico –religioso, , e quindi non solo magico,  di apparire lei , in prima persona, come la dispensatrice  della luce della vera gnosi contemporaneamente e in ogni luogo . (1)  Inoltre in questa operazione può leggersi anche un ulteriore sprone da parte di Elena  ad essere identificata dai gentili nella divina Afrodite “ parakuptousa”, (cfr. post Mito di Elena n. 22), e dai samaritani e dagli ebrei   nella "Sapienza  che risiedeva in una casa di sette colonne" descritta  in Proverbi 9, 1 (2).
 1) Pseudoclemente, I ritrovamenti 2, 12 traduzione  italiana in  S. Cola, Città Nuova 1993 p. 122;
2) cfr. G. Quispel Simon  en Helena in Nedelands Theologisch Tijdscrift (NThT) 5, 1951 p. 342.

Nessun commento:

Posta un commento