venerdì 14 ottobre 2011

SIMONIANINI 25 MITO DI ELENA


                                                   LA MADRE DI VITA QUIQITA
Infine alcune analogie con il mito della detenzione di Elena /Ennoia sulla terra e sulla sua finale redenzione si riscontrano  anche nel  racconto sulla Madre di Vita venerata dai Quqiti ( dal nome di Quq, presunto fondatore di questa setta gnostica, di cui si diceva che era stato espulso dalla Chiesa per avere avuto una relazione incestuosa con la moglie del padre) nella città di Edessa nel secondo secolo dopo Cristo.  In questo mito si diceva  che il Dio supremo  sedendo presso le acque del “mare risvegliato” (detto anche Terra della luce) vi vide la propria immagine e ne fece la sua sposa. E’ costei la Madre di Vita che assieme a Dio generò numerosi dei e dee. Nel corso però di una terribile lotta con le forze del male guidate da una malvagia statua vivente, la Madre di Vita venne contaminata e per purificarsi inviò, giorno dopo giorno,   le sue sette figlie vergini, tra le forze del male che le imprigionarono e abusarono di esse.  Infine però esse saranno salvate dai  loro sette fidanzati celesti.  La venuta di  uno di loro, Gesù,  in questo mondo non aveva avuto altro motivo, secondo questo mito, di liberare la propria fidanzata detenuta in Egitto. Le altre giovani  erano però ritenute ancora prigioniere e  ciò spiegherebbe l’ usanza  quqita di  favorire i rapporti sessuali tra i membri femminili della setta,  possibili incarnazioni delle vergini cadute,con gli stranieri quali probabili figli di dio venuti a salvare le proprie fidanzate . (1)  
 1) H. J.W. Drijvers, Quq and Quqites. An Unknow Sect in Edessa in the Second Century A.D. in Numen XIV 72, 1967, pp.122ss.

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