LA “VERGINE DI LUCE”MANICHEA
Il tema della seduzione amorosa da parte di una divinità femminile, buona, sugli angeli malvagi (= arconti) creatori di questo mondo la si trova anche nel manicheismo. Particolarmente interessante è un racconto mitico manicheo in cui si dice che il Messaggero o Terzo Inviato (60), nel tentativo di riprendere la sostanza luminosa di cui si erano impossessate le forze delle tenebre, si manifesta “nella sua nudità radiosa e come Vergine di Luce (in medio iranico: Kanisgron e in greco: parthenos tou photos)" nel Sole, ora in forma femminile agli arconti maschi, ora in forma maschile agli arconti femmine, provocando il loro desiderio e facendo loro spargere, insieme al seme, la Luce da loro inghiottita” (1).
1) Una sintesi di questo racconto mitico manicheo riferito da Teodoro Bar Konai si trova in C.H. Puech, Gnosticismo e manicheismo in Storia delle religioni, Laterza, 1977, vol. 8 p. 202
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