IL CAVALLO DI TROIA
La complicità di Elena con i greci contro i troiani sembra poi essere contraddetta dal paragone attribuito, egualmente, a Simone del cavallo di Troia con “la diffusione dell’ignoranza (agnosis) tra le genti" (1). Comunque , nonostante la poca chiarezza e confusione, con cui queste allegorie , ci sono state riportate , è certo che per i simoniani esse dovevano avere un profondo significato misterico-religioso. Ed è ,inoltre, probabile,che i simoniani si servissero per tali allegorie delle consolidate “leggende di riabilitazione” diffuse nei circoli pitagorici sulla figura di Elena di Troia, che certamente dovevano suscitare una particolare devozione nei confronti dell' Elena simoniana, , tra i gentili, convertiti alla loro dottrina (2) . E' comunque da escludere che queste allegorie fossero, come pensavano gli eresiologhi un semplice stratagemma da parte di Simone, per nobilitare il più possibile le origini assai oscure e disonorevoli della sua compagna . (3)
1)Epifanio, Panarion 21, 3, 3 op. cit. p. 241
2) M. Detienne, La légende pythagoricienne d’Héléne in RHR 152, 1957, p. 130-151
3) Ippolito, Elenchos (Confutazione) , 6, 19, 5 ed. Wendland p. 146
3) Ippolito, Elenchos (Confutazione) , 6, 19, 5 ed. Wendland p. 146
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