IL RITORNO IN SE STESSO (= AL PADRE)
Ed è ovvio che per i simoniani la morte di Simone non fu reale, ma solo apparente. Evidenti tracce di docetismo (da "dokein"= apparire, sembrare. Dottrina secondo cui ciò che si vede e si ode in realtà non esiste, essendo soltanto un'apparenza). Nerlla setta simoniana era, infatti, diffusa la credenza che Simone “ fra gli uomini è apparso come uomo, pur non essendo un uomo. E si è creduto che abbia patito in Giudea, mentre invece non ha patito”. (23) . Entro questa prospettiva, in cui Simone è identificato con Gesù Cristo, (24) assumono, probabilmente, un significato docetista anche le parole che Simone avrebbe pronunciato il giorno prima della sua morte: “ Domani vi abbandonerò ,uomini atei e empi, e volerò verso Dio del quale sono la forza, (= dunamis) sebbene sia diventato debole. Mentre voi siete caduti, io sto dritto (= io sono l’Estos) e ritorno verso mio padre e gli dirò “Hanno tentato di fare cadere anche me, tuo figlio che stavo dritto ma non mi sono lasciato travolgere da loro e sono ritornato in me stesso” (1) .
1) Atti di Pietro, 31,3. in L. Moraldi, Apocrifi del Nuovo Testamento, UTET 1975, vol. 2, op. cit. p. 1019 . Sull'espressione "sto dritto) (esthos) nella dottrina simoniana ci si è di già soffermati in un post precedente.
1) Atti di Pietro, 31,3. in L. Moraldi, Apocrifi del Nuovo Testamento, UTET 1975, vol. 2, op. cit. p. 1019 . Sull'espressione "sto dritto) (esthos) nella dottrina simoniana ci si è di già soffermati in un post precedente.
S. C. Haar, Simon Magus , the First Gnostic?, Walter de Gruyter Berlin 2003, pp.. 274 ss.
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