LA NASCITA DI ELENA DALL’UOVO
Dopo un certo tempo fu trovato , in seguito all’unione di Zeus e Leda, un uovo, da cui uscì Elena. Si racconta che, per moltissimo tempo, il guscio di quell’uovo, simbolo antico di fertilità e di potenza sessuale, fosse conservato, appeso al soffitto e abbellito con nastri e fiocchi, nel tempio di Sparta , meta di frequenti pellegrinaggi (1). Inoltre bisogna tenere conto che secondo alcune versioni l’uovo da cui era uscita Elena era caduto dalla luna, e ciò portò alcuni commentatori, probabilmente pitagorici, a ritenere che anche Elena , come Pitagora, era un “demone” lunare , o ancor più, data l’assonanza in greco dei termini Elena /Selene che Elena era la stessa Luna in persona (2). E' quindi probabile che i simoniani si siano ispirate a queste versioni per associare, come vedremo meglio più avanti, l’ Elena, compagna di Simone, agli antichi miti e riti lunari (3).
1) Hugues Bettany, Elena di Troia, Dea, puttana , Il Saggiatore, Milano 2007 , pp. 54-57 che cita sulla esposizione di quell’uovo nel tempio di Sparta la testimonianza oculare di Pausania, vissuto attorno al 160 d. C.
1) Hugues Bettany, Elena di Troia, Dea, puttana , Il Saggiatore, Milano 2007 , pp. 54-57 che cita sulla esposizione di quell’uovo nel tempio di Sparta la testimonianza oculare di Pausania, vissuto attorno al 160 d. C.
(2) M. Detienne, La légende pythagoricienne d’Hèléne in Revue d’Histoire des Religions (RHR) 1957, 131ss.;
(3)L. Cerfaux, La gnose simonienne, in Recueil Lucien Cerfaux, Etudes d’exegese et d’histoire religieuses, t. 1 Gembloux 1954 p. 239
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