V PARTE: CONCLUSIONI
Per quanto riguarda Simone Mago i giudizi espressi su di lui dagli eresiologhi cristiani pongono in evidenza le sue aberranti colpe: 1) la simonia, intesa come mercificazione delle cose sacre ; 2) l'uso di radicate superstizioni e di spettacolari riti magico-religiosi per abbindolare le persone più ingenue e credulone; 3) una sfrenata ambizione e sete di potere sia spirituale che materiale. (cfr. per es. il subdolo rapporto di Simone con l’imperatore Nerone). Se tali accuse sono vere non si può non notare, però, quanto tali detestabili fenomeni, attribuiti a Simone, si siano, poi, sovente, drammaticamente infiltrati, sebbene ufficialmente esecrati, nella storia della Chiesa post-costantiniana. Accanto a questi elementi decisamente negativi, attribuiti a Simone Mago, si deve comunque constatare che nella dottrina simoniana, o più precisamente nei frammenti di essa a noi pervenuti, affiorano, sebbene espresse in termini mitologici e allegorici alquanto oscuri, anche tematiche ontologiche-esistenziali , ancora oggi di grande interesse e che spero di avere, in qualche modo, contribuito ad evidenziare nel corso di questa cretastoria.
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