giovedì 28 aprile 2011

ANARCHICINI: I CINQUE MARTIRI DI CHICAGO (1886): ALBERT PARSONS ( 1848 - 1887), AUGUST SPIES (1855- 1887), ADOLPH FISHER (1847-1887), GEORGE ENGELl ( 1836-1887), LOUIS LINGG (1866-1887) ,JOHAN MOST (1846-1906); LIZZIE HOLMES (1850-1926) LUCY PARSONS ; MAMMA JONES


                                                           

 JOE LINGG IN PRIGIONE E PARSONS ,SPIES, FISCHER, ENGEL CHE VANNO AL PATIBOLO


Nel maggio 1886, a Chicago, durante un comizio di protesta in Haymarket Square , per l’uccisione da parte della polizia di alcuni operai, che lottavano per le otto ore di  lavoro, fu lanciata una bomba tra le file dei poliziotti che stavano  caricando. Dopo un processo , in cui i giudici e la Corte agirono con   assoluta mancanza di scrupoli e senso di giustizia,  si giunse, nonostante che nessuno degli imoputati fosse accusato di avere gettato la bomba,  alla condanna a morte per impiccagione dei cinque anarchici, promotori della manifestazione: LOUIS LINGG (tedesco di 21 anni), ALBERT PARSONS (americano nato nel 1848), AUGUST SPIES (tedesco nato nel 1855),  ADOLPH FISHER (tedesco quarantenne), GEORGE ENGELl (tedesco nato nel 1836), . La sentenza fu eseguita l’11 novembre 1887 ad eccezione che per Lingg, che si uccise o fu ucciso in carcere, prima dell’esecuzione.Bisogna inoltre ricordare che già nel 1893 il governatore dell’Illinois riconobbe l’ innocenza dei condannati e che furono liberati  altri tre compagni ( Oscar Neebe,   (americano di origine tedesca), Samuel Fielden (inglese), e  Michael Schwab ( tedesco))  condannati,  per quel fatto, a lunghi anni di prigionia.  
Brani da commentare : 1)“Non riconosco la vostra legge, messa su in qualche modo da sconosciuti dei secoli passati, e non riconosco la decisione di questa corte. Vi dirò sinceramente che sono a favore della forza. Ho già detto al capitano Schaack “ se usano i cannoni contro di noi, noi useremo la dinamite contro di loro […] Disprezzo il vostro sistema, le vostre leggi, la vostra  autorità basata sulla forza. “ ( discorso di Louis Lingg durante la fase finale  del processo) ; 2)  “Fischer: “Questo è il momento più bello della mia vita!” Engel: “Viva l’  Anarchia!”.  Spies:”Verrà un giorno in cui il nostro silenzio varrà più delle voci che voi oggi  strozzate” Uomini d’America, lasciatemi patrlare! Mi lasci parlare, sceriffo Matson! Lasciate che la voce del popolo sia ascoltata. Oh…”.  (Ultime parole che i quattro dissero dal patibolo, poco prima di essere impiccati)
 Bibliografia:  Primo brano in Louis AdamicDynamite. Storia della violenza di classe in America ,  Bepress edizioni in movimento 2010 p. 61. Secondo brano in Claudia Baldoli, Il nostro maggio, Edizioni Spartaco p.137  
                                                                           
     
Pensando alle feste musicali, che da parecchi anni si svolgono il giorno del  I maggio , in cui non si fa mai menzione dei tragici fatti di Haymarket,  mi è venuta voglia di fare la seguente scenetta :
Canzone da  commentare:  “Vieni, o Maggio, t’aspettan le genti, ti salutano  i liberi cuori, dolce pasqua dei lavoratori  vieni e  splendi alla gloria del sol….Disertate o falangi di schiavi, dai cantieri, dall’arse officine, via dai campi, su dalle marine, tregua, tregua all’eterno sudor… Date fiori ai ribelli caduti collo sguardo rivolto all’aurora, al gagliardo che lotta e lavora, al veggente poeta che muor” (da una canzone di  Pietro Gori : (“Vieni Maggio”) 
 Discografia: in  Antologia della canzone anarchica italiana “Addio Lugano bella” 
 
ALBERT PARSONS (1848-1887)  Nato  in una agiata famiglia del Sud  Albert Parsons combatté, durante la guerra civile, tra le file sudiste senza, però, condividere  le idee schiaviste della maggior parte dei suoi compagni d’arme. Alla fine della guerra si sposò  con una giovane texana, Lucy Gonzales.  Perseguitati dal Ku Klux  Clan e dalla polizia locale   per avere difeso i diritti conseguiti dagli ex schiavi, si trasferirono a Chicago , dove , oltre a proseguire nella lotta contro il razzismo, si   impegnarono, anche,  a tempo pieno, per la difesa dei diritti della classe operaia. Dopo i fatti di Haymarket Square fu uno dei  leader  anarco-sindacalisti accusati, senza prove,  di strage.  Riuscì a sfuggire all’arresto, ma, alcuni giorni dopo, si consegnò volontariamente alla polizia per condividere  con i suoi compagni l’ingiusto  processo,  nel quale rischiavano la pena di morte. Dopo la lettura della condanna, Lucy Parsons andò al banco degli imputati, dove stava il marito e gli disse: ” Marito mio, ti consegno alla causa della libertà. Vado ora a prendere il tuo posto. Andrò tra gli americani ad annunciare al mondo l’omicidio che è stato ordinato qui oggi al comando del monopolio. Aspetterò anche io di salire al patibolo. Sarò pronta”.
Brano da commentare: “… Io sono socialista, e benché sia anch’io uno schiavo salariato sono tra quelli che considerano sbagliato, nei miei confronti e del prossimo, e ingiusto verso i miei compagni, che, io, schiavo salariato, riesca fuggire dalla mia condizione diventando a mia volta un padrone e un proprietario di schiavi. Non voglio farlo; non voglio essere né l’uno né l’altro. Se nella mia vita avessi scelto un’altra strada, oggi potrei  passeggiare nei viali della città di Chicago[..] Ma ho scelto la mia strada e oggi sto qui sul patibolo. Questo è il mio delitto. Sono stato infedele e traditore verso le infamie dell’odierna società capitalìsta. Se per voi questo è un delitto, confesso di essere colpevole.” ( dal discorso conclusivo di Albert Parsons)
 Bibliografia : in  Claudia Baldoli, Il nostro maggio, Spartaco 2005 p. 138 e per le parole di Lucy Parsons p.133                                                             
 JOHANN MOST (1846-1906) agitatore anarchico tedesco. . Rilegatore di libri aderì alla socialdemocrazia  tedesca e diventò un leader sindacale molto  amato dai lavoratori. In seguito a un suo comizio a Vienna  fu arrestato e condannato. Libero , riprese immediatamente la lotta e fu nuovamente arrestato. Infine   fu eletto, per il partito socialdemocratico, nel Parlamento tedesco , ma  essendo  divenne sempre più critico  nei confronti della socialdemocrazia e  dei suoi capi , tra  cui Engels e Liebknecht,  nel 1880 fu espulso dal partito . Aderì allora all’anarchismo  e  a Londra, dove si era trasferito, commentò entusiasticamente la notizia dell’ attentato mortale  contro lo zar Alessandro II di Russia, sul giornale da lui fondato e  diretto ai lavoratori tedeschi presenti in Inghilterra,  subendo perciò la condanna a  quasi due anni di carcere. Nel 1882 si trasferì definitivamente  negli Stati Uniti, dove fondò insieme  a  Albert Parsons e August Spies (   l’ “ International People’s Association “, collegata  alla Prima Internazionale e fu anche uno dei redattori principali del  Manifesto di  Pittsbourg del 1883. (brano) .
Brano da commentare: …..”  Quello che vorremmo realizzare è, dunque, chiaramente e semplicemente: Primo:- Distruzione del dominio di classe esistente con tutti i mezzi, cioè da un’implacabile , rivoluzionaria e internazionale azione. Secondo:- Istituzione di una società basata sulle cooperative organizzate sul lavoro. Terzo:- Il libero scambio di prodotti equivalenti da e tra le organizzazioni produttive, senza commercio e profitto borghese. Quarto:- Organizzazione di un’educazione scientifica, laica ed uguale per entrambi i sessi. Quinto:- Pari diritti per tutti senza distinzione di sesso o razza.  Sesto:- Regolazione di tutti gli affari pubblici tra individui liberi delle Comuni e associazioni indipendenti che poggiano su una base federalista. Chi concorda con questo ideale, tendetegli le mani fratelli ! Proletari di tutti i paesi, unitevi ! […] Tremate, oppressori del mondo ! Non lontano dalla vostra vista miope vi è l’alba e le luci scarlatte del GIORNO DEL GIUDIZIO ! ( dal “Manifesto di Pittsburg “ 1883) 
Bibliografia:  http://ienaridensnexus.blogspot.it/2011/03/il manifesto-di-pittsburg….

Nel 1886  Most  fu arrestato e condannato per i fatti  di Haymarket, senza però che si riuscisse a coinvolgerlo nel grande processo di Chicago. Appena libero fu uno dei principali organizzatori delle agitazioni a favore  degli anarchici  di Chicago.     Negli anni che seguirono si dedicò a una intensa attività propagandistica come conferenziere,  giornalista e  autore di testi  teatrali ,  per lo più recitati dal gruppo teatrale “ Free Stage”.  Una grande risonanza suscitò il suo opuscolo  “ La peste religiosa”
Brano da commentare : “ .. Non è pertanto da farsene meraviglia se i ricchi e i potenti , che si possono procurare il paradiso in terra, gridano ridendo, col poeta Heine: “ Noi lasciamo il paradiso agli angeli ed ai passeri “ . E nondimeno sono appunto i ricchi ed i potenti che mantengono “la religione”. Senza dubbio ciò fa parte del loro mestiere. E’ pure una questione di vita per la classe sfruttatrice, la borghesia, che il popolo venga abbrutito mediante la religione; la sua potenza sale o scende con la pazzia religiosa. Più l’uomo ci tiene alla religione e più vi crede; più vi crede, meno sa; meno sa, più bestia è; più esso è bestia e più facilmente si lascia governare. Questa logica fu conosciuta dai tiranni di ogni tempo, ed è perciò che essi si allearono sempre con i preti. Se qualche disputa scoppiava tra questi due nemici dell’uomo, non era, per così dire, che un futile diverbio di famiglia per sapere chi la farebbe da padrone. Ogni prete sa benissimo che la sua parte è finita quando non sia più sostenuta dai milioni. I ricchi e i potenti non ignorano del pari che l’uomo non si lascia governare e sfruttare che quando i corvi, appartengono essi a questa o quella chiesa, siano riusciti a convincere le masse che questa terra è una valle di lacrime, a infiltrare loro questa sentenza: rispettate l’autorità, e ad allettarli colla promessa di una vita più felice nell’altro mondo “ ( Johann Most, La peste religiosa )
Bibliografia :  Johann Most, La peste religiosa ,  Edizioni La fiaccola, collana Anteo, 1997 p. 12
                                                                                  


LIZZIE HOLMES (1850-1926) ( vero  nome ELIZABETH SWANK POI HOLMES  e  talvolta usò gli  pseudonimi  “May  Huntley” e  “  Zelm“) .   Dopo la morte del suo primo marito si trasferì  a Chicago , dove aderì al Socialist Labor Party e e  alla Working Women’s Union, dove conobbe  Lucy Parsons e ne  divenne amica .  Nel 1885, dopo essersi  sempre più avvicinata alle idee anarchiche  fu corredatrice del giornale dell’  “International Working People ‘ s  Association” ( IWPA),   The Alarm, fondato nel 1884 da Albert Parsons con cui  condivise strenue lotte, come lei stessa ricordò, più tardi ad Emma Goldman..  (cfr. brano)  
Brano da commentare:  “ … Denver era un notevole centro di attività rivoluzionaria e vi operavano numerosi, esponenti del movimento anarchico, sia individualisti, sia comunisti. Quasi tutti erano americani di nascita ed alcuni discendevano addirittura dai primi pionieri che colonizzarono il paese. Lizzie e William Holmes, amici e collaboratori  di Albert parsons , erano, insieme ai compagni del loro gruppo, persone intelligenti ed acute, dotate di buona cultura  e particolarmente ferrate negli aspetti economici della lotta sociale. Lizzie  e William avevano preso parte attiva alla lotta per le  otto ore di Chicago e collaboravano ad Allarm   e ad altre pubblicazioni del movimento. La morte  di Albert Parsons, al quale erano legati da lunga amicizia,  fu un colpo particolarmente duro per loro. Ora vivevano a Denver, dove guadagnavano appena per potere vivere, ma la loro dedizione alla causa non era minore di quando, in gioventù, erano stati animati da più fervide speranze. Trascorremmo molto tempo insieme, parlando del movimento e soprattutto ricordando i giorni del 1887 . … “ ( Emma Goldman, Vivendo la mia vita,  volume  primo: 1889-1899)
Bibliografia: in  Howard Zinn, Storia del popolo americano, Il Saggiatore  2005 p. 239
Il giorno precedente  il massacro di  Haymarket Square Lizzie Holmes organizzò e guidò la marcia di numerose operaie  per la rivendicazione delle 8 ore .  (cfr. brano)  
Brano da commentare: “…. The next morning Lizzie Swank led a delegation of hundreds of working women on their  own eight-hour march. She began in the garment district, where a number of women formed a procession and visited all the schops, calling on the women to come out. As the parade moved along, it left “ Garrison of women” on each corner  to “Buttonhole others and induce them to join the mouvement” according to the Chicago Tribune. The paper described the hated “Shouting Amazons “ with a touch of admiration: “The  Ranks were composed of women whose exterior denoted incessant toil, their in many instances worn  faces and thread are  clothing bearing evidence of a  struggle for an  uncomfortable  existence As the procession moved along the girls shouted and sang and laughed in a  whirlwind of exuberance that fid not lessen with the distance traveled”  (Meredith Tax,  The Rising of the  women . Feminist solidarity and class conflict (1880-1917)
Bibliografia : Meredith Tax,  The Rising of the  women . Feminist solidarity and class conflict (1880-1917) trovato su  books.google.it/books?isbn=0252070070
Dopo l’esecuzione di Albert  Parsons  e dei suoi compagni Lizzie Holmes fu arrestata, ma appena libera, riprese il  suo ruolo di  corredatrice di The Alarm insieme a Drye Lum (cfr. infra post  VOLTAIRINE DE CLEYRE ).  Nel 1888 partecipò alla fondazione del "Ladie’s Federal Labor Union"  e in quell’anno replicò in un famoso intescambio di pareri all’ articolo  intitolato The  Woman Question scritto dall’anarchico VICTOR YARROS (1865-  1956).  (nota mia: sia l’articolo che la replica sono facilmente rintracciabili  in inglese su  internet). Sul pensiero  di  Lizzie Holmes sulla condizione della donna in una società maschilista e capitalista si veda anche il libro “ Woman’s Future Position in the world  (1898) ( cfr. brano)
Brano da commentare: “ ..  What is it that woman wants? What is it  she hopes to attain? What is it she lacks that men are not willing to give? It is no wonderful thing; nothing preposterous or presumtous.  She simply wants to be a human being, not a slave, not a toy, not a queen. She wants the equal personal liberty that every man demands in order to become a fully developed, well-balanced, happy and useful being. Only this and nothing more. … ( Lizzie Holmes, Woman’s Future Position…. 1898)
Bibliografia:  tratto da   Lizzie Holmes  ,Woman’s Future Position in the world (1898) in  http://quotationsbywomen.com/authorq/1115/
                                                     
LUCY PARSONS , nata nella contea di Johnson,   era di origine ispano-messicana ed era  assai fiera di avere  nelle sue vene anche sangue indiano (creek) e afro-americano. Coerente con quanto aveva detto a suo marito, Albert,  dopo la lettura della sentenza di condanna (cfr. post ALBERT PARSONS), si impegnò con tutte le sue forze a diffondere la verità sui fatti avvenuti ad Haymarket  Square e  a denunciare l’iniquità del  processo  che ne era seguito sino ad ottenere il riconoscimento ufficiale , nel 1893 , dell’innocenza dei 5 martiri di Chicago. Nel 1905 , assieme a MOTHER JONES (1830-1930) e ad altri, fondò l’INDUSTRIAL WORKERS OF THE WORLDS” (I.W.W.)  Lucy Parsons morì nel 1942 senza avere mai cessato di lottare  per l’anarchia e per il socialismo.  
Brano da commentare:   “ It was during the great railroad strike of 1877 that I first became inteested in what is knwn as the “ Labor Question. I then thoght as many thousands of earnest, sincer people think, that the aggregate power, operating in human society, known as goverment, could be made an istrument in the hands of the oppressed to alleviate thei sufferings. But a closer study of the origin, histiry and tendency of governement convinced me that this  was a mistake; I came to understand how organized governments used  their concentrated power to retard progress by their ever-ready means of silencing the voice of discontent if raised in vigorous protest against the machinations of the scheming few, who always did, always will and always must rule in the councils of nation where majority rule is recognized as the only means of adjusting the affairs of the people. I came to understand that such concentrated power can be always wielded in the interest of the few and at the expense of the many ……” (da Lucy Parsons , The principles of Anarchism). 
Bibliografia: Il brano tratto da Lucy Parsons , The principles of Anarchism  l’ho preso da Internet.  www. nndb. com/people/614/000132218/. Non mi sono fidato di tradurlo io in italiano, comunque mi sembra che sia complessivamente chiaro . 
                                                          
MAMMA JONES, il suo   nome da ragazza  era Mary Harris. Di origine irlandese  ( il nonno fu impiccato dagli inglesi) preferì ben presto il mestiere di cucitrice a quello di insegnante delle elementari ritenuto troppo autoritario nei confronti dei bambini piccoli. Sposò nel 1861  l’operaio sindacalista George Jones ed ebbero 4 figli.  Nel 1867  tutta la sua famiglia fu colpita  dalla febbre gialla  e, rimasta sola, si trasferì a Chicago, dove colpita dal contrasto tra la vita dei ricchi e quella  della classe operaia aderì   alla società dei “Cavalieri del lavoro (Knights of Labour”, una delle prime organizzazioni sindacali americane,  fondata nel 1869”. Nel 1903 organizzò una marcia di protesta di bambini, che lavoravano in miniera, dalla Pensylvania sino alla residenza del presidente Theodore Roosevelt, che però rifiutò di riceverli. Lo scalpore suscitato da questa marcia dei bambini fu comunque enorme.  Nel 1905 fu una delle fondatrici dell’ Industrial Workers of the World (IWW).    Fu nella sua vità più volte arrestata e rinchiusa in prigione e considerata dalla classe dominante come “la donna più pericolosa d’America”. Nel 1925 , a 95 anni, si difese a colpi di pistola contro due sicari che erano penetrati in casa sua. Morì nel 1830.  
Brano da commentare: 1)“ Nella primavera del 1903 mi recai a Kensigton, in Pennsylvania, dove scioperavano settantacinquelila operai tessili. Almeno diecimila erano bambini  [….]  Ogni giorno al quartiere generale del sindacato arrivavono bambini piccoli, chi con una mano mozzata, chi senza un pollice, alcuni con le dita tranciate alle nocche. Erano esserini curvi, con le spalle cadenti e il corpo magro […] Chiesi ad alcuni genitori se potevo tenere i loro bambini e bambine per una settimana o dieci giorni, promettendo di riportarli sani  e salvi  [….]  I bambini avevano zaini in spalla, coltello e forchetta, tazza e piatto di latta […]  Un fanciullo aveva un tamburo e un altro un piffero […] Portavamo striscioni che dicevano “Vogliamo il tempo per giocare” (dalle memorie di Mamma Jones ) citate in  Howard Zinn, Storia del popolo americano, )
Bibliografia: in  Howard Zinn, Storia del popolo americano, Il Saggiatore  2005 p. 239
 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
 













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