venerdì 29 aprile 2011

LA REPUBBLICA DEI CONSIGLI OPERAI DI BAVIERA (1918-1919)


                                                             
                             

FIG. 1                                                 FIG. 2
Questo post si è ispirato , in gran parte alla bella mostra, che io conosco solo attraverso google/internet , che si è svolta  a Monaco in occasione del centenario della Repubblica bavarese dei Consigli (1918-1919) con il titolo Dichtung ist Revolution  ( che ricorda il detto di  Goethe “ Wahrheit ist Revolution”) in cui particolare risalto era dato agli scrittori rivoluzionari: Gustave Landauer, Erich Müsham, Ernst Toller e altri. Come al solito prendendo ispirazione dalla bella locandina della mostra (FIG. 1) , curata da Laura Mokrohs e dalla disegnatrice di fumetti  Barbara Yelin,  ho fatto   due figurine di creta che rappresentano nelle mie intenzioni due operai che stanno leggendo un opuscolo o un manifestino (FIG.2).




                                RIVOLUZIONE 1918
FIG.1 QUADRO DI WOLFRAM KASTNER/TESTO DI LEONARD SCHAFER .                                           FIG. 2 TESTINE DI CRETA MIE


Bibliografia: Revolution 1918 quadro di Wolffram Kastner/ testo di Leonard  Schäfer in A Rivista anarchica  n. 395 febbraio 2015  pp. 111 ss.

Il processo rivoluzionario che determinò  la nascita della Repubblica bavarese dei consigli operai il 7 aprile 1919 ebbe inizio circa un anno prima  nel novembre del 1918. 
 
                                                 
                                
KURT EISNER


 Il 7 novembre 2018 , infatti,  scoppiò in Baviera una rivoluzione capeggiata da KURT EISNER ( 1867-1919,  che già durante la guerra in netta controtendenza rispetto alla maggioranza del partito social democratico tedesco aveva sostenuto istanze radicalmente antibelliciste.   Prevalendo  grazie all appoggio del movimento operaio, organizzato seguendo l’esempio della rivoluzione russa , ancora in atto,, in   Consigli    di operai, soldati e contadini, sul leader socialdemocratico  moderato  Erhard  Auer , Kurt Eisner ,  proclamò la fine del  regno di Ludwig  III von Wittelsbachfondò una republica, chiamata, “Stato libero popolare di Baviera (  Freier Volksstaat Bayern) “
  in cui , assumendo la carica  di Presidente del Consiglio, cercò faticosamente, senza riuscirvi,  di conciliare il metodo parlamentare borghese con quello dei  consigli operai .  
                      
 
   FIG. 1 ILLUSTRAZIONE DI BARBARA YELIN                          FIG. 2 ) MIA

Testimone attivamente partecipe di questi avvenimenti fu KRESZENTIA (detta  ZENZL)  ELFINGER ( 1884- 1962), moglie/compagna di Erich Müsham, ( cfr. posr ERICH MÜSHAM) che li descrisse  nel suo libro “ Il calvario di Erich Müsham “   (primo brano) e in modo più personale in una  lettera all’ amico  poeta danese Martin Andersen Nexö (secondo brano):  
 Brani da commentare : 1) ” La prima grande protesta popolare contro la guerra fu lo sciopero dei lavoratori delle fabbriche di munizioni che divampò nel gennaio del 1918 per tutta la Germania. I lavoratori delle officine Krupp di Monaco   irruppero una mattina assai presto nella nostra casa e strapparono dal letto Müsham invitandolo caldamente a parlare nelle fabbriche in favore dello sciopero. Erich seguì gioiosamente l’appello dei lavoratori , orgoglioso della fiducia dimostratagli. Ma dopo poco tempo lo sciopero fallì e Müsham fu arrestato e internato a Traunstein. […] Musham fu rilasciato il 5 novembre, dopo avere ottenuta una dichiarazione sulla illegalità del suo arresto. […] Müsham parlò lo stesso 5 novembre in una riunione popolare in cui il prof. Max Weber richiamava alla necessità della difesa nazionale. A  Müsham fu richiesto di parlare per primo ed egli con infiammate espressioni si scagliò contro la continuazione della guerra e contro l’ipocrisia della cosiddetta difesa nazionale tra l’indescrivibile entusiasmo dell’ uditorio. Dopo due giorni ( nota mia: 7 novembre)  si ebbe una violenta dimostrazione contro la guerra ; le masse popolari si raggrupparono intorno alle caserme, fraternizzarono con i lavoratori in divisa e Müsham parlò perfino di fronte alla caserma in cui alloggiava il Corpo di Guardia del re. I soldati entusiasti abbandonarono la caserma e marciarono con i rivoluzionari sin su Oberwiesenfeld ove Müsham parlò ancora contro la guerra e le stragi. Tutto avvenne senza alcun spargimento di sangue; la notte dell’8 novembre la  Rivoluzione aveva trionfato, il re abdicava e la Baviera si dichiarava  Repubblica “ (  Kreszentia Müsham, Il calvario di Erich Müsham, Samizdat, 1996, pp. 26 e 28; 2) “Siamo arrivati proprio in questo momento critico, sono saltata sul tetto dell'auto, ho preso la bandiera rossa e ho urlato ad alta voce a favore della pace e  della rivoluzione, i soldati sono tornati [ ... ] e poi abbiamo fatto salire Musham sopra [ nota mia: il tetto della macchina), che ha fatto  un discorso meraviglioso indirizzato ai soldati, allora i soldati  che si precipitarono fuori dalla caserma, fracassarono i loro fucili sul pavé  e quelli che riuscirono a uscire lasciarono la caserma gridando Hurra, infatti  tutti i soldati  erano rinchiusi nella caserma. [ ... ] Quella fu la notte che ci rese repubblicani. [ ... ] i nostri soldati diventarono esseri umani attraverso tutta l’ Umana  Miseria,  e il  militarismo fu ucciso  da noi stessi.
Bibliografia: Primo brano in  Kreszentia Müsham, Il calvario di Erich Müsham, Samizdat, 1996, pp. 26 e 28 ; Secondo brano  infra  "Es lebe die Revolution!“ Dichtung ist Revolution (1): Revolutionäre Schriftsteller für Demokratie und Menschlichkeit    in   https://www.literaturportal-bayern.de/ .  La traduzione italiana è quasi tutta mia e pertanto è bene per chi sa il tedesco che la si verifichi leggendo l'originale .  Sotto la didascalia dell'illustrazione di Barbara Yelin vi era la seguente citazione:  " Zenzl Mühsam in der Revolutionsnacht auf einem Auto vor der Türkenkaserne, kurz bevor Erich Mühsam die Soldaten zu Menschlichkeit aufruft. "

                                                                 
(PRIMA)  REPUBBLICA DEI CONSIGLI OPERAI DI BAVIERA ( 7-13 APRILE 1919) : ERICH  E , ZENZL  MUSHAM ,GUSTAVE LANDAUER,  ERNST TOLLER, RET MARUT,
 Il 21 febbraio del 1919 Kurt Eisner fu assassinato da  Anton Graf von Arco auf Valley, figlio di  un nobile tedesco  e di  Emily Freiin  appartenente alla  ricca  famigliav degli Oppenheim, di origine ebraica, che per quel delitto fu condannato ad appena cinque anni.   Dopo la morte di  Eisner, accantonato definitivamente il parlamentarismo borghese,  fu  instaurata  il  7 aprile 1919, la  (prima) Repubblica dei Consigli  della Baviera ( nota anche come   „Repubblica dei Letterati“ o  „ Repubblica degli ebrei forestieri  „o come la chiarmarono , poi ,i comunisti che subentrarono, il 13  aprile 1919, al governo  di questa repubblica   la Pseudo–Repubblica  dei Consigli“  : (brano da commentare):   
Brano da commentare:  “Le difficoltà  sorgono immediatamente a causa delle divergenze in seno al movimento rivoluzionario.  Da un lato, un gruppo di intellettuali, uomini di grande  onestà ma dotati di una insufficiente preparazione  ( maturité) politica : poeti espressionisti come  Erich Müsham,  Ernst Toller,  teorici universitari di storia della letteratura Gustave Landauer ai quali si aggiungono gli economisti Otto Neurath e Silvio Gesel  così come  l‘autore di  pamphlets anarchisanti  Ret Marut . Dall‘altro , i comunisti – è  una première nella storia della rivoluzione tedesca. O piuttosto un comunista: Eugen Leviné,  giovane uomo di una  indomabile energia che, a differenza di Liebknecht ou de Rosa Luxemburg, aveva senza dubbio le capacità organizzative di un Lenin o di un Trotsky. Leviné non è arrivato a Monaco che all’inizio di marzo, inviato da Berlino per riorganizzare il Partito Comunista che contava  sette membri. Cominciò con escluderne cinque e si accinse a fondare una organizzazione di lotta suscettibile di condurre alla dittatura del proletariato. Noto per i suoi interventi stroncanti e senza illusioni a proposito dei consigli, egli si oppose in un primo tempo alla Repubblica dei  consigli: ai suoi occhi , i consigli non erano ancora maturi per il compito che li attendeva. Ma, allora perché, una settimana più tardi, il 13 aprile , i comunisti si impadronirono – colpo di Stato nel colpo di Stato – del governo di quella stessa repubblica? Il motivo è che nel frattempo si era scatenata la guerra civile …. “ ( Jean Paul Musigny,  La revolution mise a mort  par ses celebrateurs même. Le mouvement des conseils en  Allemagne 1918-1920, Nautilus 2001 pp. 52 e 57).  
Bibliografia :  Jean Paul Musigny,  La revolution mise a mort  par ses celebrateurs même. Le mouvement des conseils en  Allemagne 1918-1920, Nautilus 2001 pp. 52 e 57
  
OPERAI E SOLDATI DELL'ARMATA ROSSA BAVARESE
 Il 13 aprile 1919 il governo, instauratosi a Bamberg presieduto dal social democratico moderato Johannes Hoffmann  contro la Repubblica dei Consigli di Monaco, sferrò un  improvviso attacco armato. Gli attaccanti furono respinti grazie alla accanita resistenza spontanea di lavoratori e soldati presso la stazione e al Lupoldt Lyceum ( un ruolo importante fu svolto, in quel frangente, dal  drammaturgo ERNST TOLLER,  presidente del Consiglio Centrale ),  riuscendo però, comunque, a  fare prigionieri alcuni importanti rappresentanti del Consiglio deportati frettolosamente con un treno speciale , nella Baviera settentrionale  ( tra di essi vi era Erich Müsham, che venne condannato a 15 anni di carcere). Un resoconto di questo evento si trova nell’autobiografia di Ernst Toller “ Una giovinezza in Germania” . La vittoria del movimento operaio sulle truppe inviate dal governo di Bamberg  e la forzata assenza di gran parte dei membri del  vecchio comitato centrale presi prigionieri dai nazionalisti, fornì quindi l’ occasione per i comunisti per impossessarsi del potere senza spartirlo con altri, , rinnegando platealmente le obbiezioni, che avevano sino allora sostenuto, contro la formazione in Baviera di una  Repubblica dei Consigli operai   a causa della immaturità delle masse operaie. (cfr. brano da commentare)

Brano da commentare : “” Il governo Hoffmann, a quanto ci racconta l’ufficiale, con l’appoggio di alcuni socialdemocratici di Monaco si è assicurata la fedeltà della guardia armata repubblicana, promettendo trecento marchi di premio per ogni soldato. Nella notte le truppe hanno occupato la stazione e gli edifici governativi, e sono padrone della città. La  repubblica sovietica è ingloriosamente finita. Ma gli operai, se non hanno avuto l’energia di condurre una rivoluzione costruttiva, non vogliono abbandonare la città ai bianchi senza lotta. Si raccolgono nella Theresienwiese, le truppe rivoluzionarie si uniscono a loro, incominciano i combattimenti. […]  Intanto operai e soldati hanno conquistato d’assalto la stazione e le truppe bianche hanno preso la fuga sui treni già pronti. Solo nel ginnasio Luitpold restano ancora una compagnia della guardia armata repubblicana passata al governo Hoffmann: do l’assalto all’edificio insieme ai compagni. Le truppe si arrendono. Durante le ore in cui io prendevo parte ai combattimenti, si erano riuniti i consigli d’officina. Nella certezza che tutti i componenti del vecchio comitato centrale fossero stati arrestati, avevano eletto un nuovo comitato, in cui predominavano i comunisti. Mi reco al comando di presidio , dove il nuovo comitato è riunito in seduta e prima di,  potere dire una sola parola, vengo arrestato.- Finalmente, ce l’abbiamo il re dell’Alta Baviera! – grida Levien. Anche ora che le masse lavoratrici sono unite, i capipartito devono continuare a farsi la guerra. Temono che, nella mia qualità di presidente del vecchio comitato, io possa svolgere attività contro il nuovo; e ci vuole del bello e del buono per deciderli a lasciarmi andare …” La “repubblica sovietica da burla” , come la chiamavano i comunisti, è crollata, , ora la “vera” repubblica sovietica incomincia il suo lavoro . …. (Ernst Toller, “ Una giovinezza in Germania, 1933)

Bibliografia: Ernst Toller  Una giovinezza in Germania, Einaudi, 1972, pp. 147-149


  
ERNST TOLLER

  Il 16 aprile 1919 Ernst Toller, nonostante la sua forzata mozione dagli apparati del nuovo governo, non rinunciò ad agire in difesa della Repubblica dei Consigli operai e  al comando di un gruppo di operai e soldati , pochi rispetto alle truppe nemiche e malarmati, conseguì la più prestigiosa vittoria, ottenuta durante la “vera” (cioè quella comunista) Repubblica  dei Consigli Operai di Baviera,  sulle truppe reazionarie del governo di Bamberg, liberando  Dachau, zona di rilevante importanza strategica, caduta nelle mani del governo  di Bamberg. ( brano da commentare)
Brano da commentare:  … “ Nella trattoria di Karlsfeld sono adunati gli uomini di fiducia delle maestranze di Monaco. – Toller deve prender eil comando! Grida qualcuno- - Di che? Di un cannone?- rispondo, ricordando di essere stato in guerra, sottoufficiale di artiglieria. – No! Dell’esercito – grida un vecchio coi capelli bianchi, operaio della Krupp. Io protesto, cerco di spiegare che per un comandante d’esercito, occorrono ben altre capacità delle mie – Bisogna pur che ci si metta qualcuno, altrimenti diventa tutto un casino; e se non sai qualcosa adesso, la imparerai. L’importante è che noi, te, ti conosciamo. Non so che ribattere. Quali argomenti riuscirebbero a scuotere la forsennata eppure commovente fiducia di questi uomini, freschi di una vittoria contro truppe regolari e comandate militarmente? Così divento comandante in capo. […]  Il fuoco avversario si rafforza. Il mio gruppo è preso dall’irresolutezza, vuole l’appoggio dell’artiglieria. Rifiuto di trasmettere l’ordine: con pochi volontari balzo avanti, gli altri ci seguono, raggiungiamo la nostra fanteria e conquistiamo Dachau d’assalto […]  La sconfitta militare ha costituito un grave colpo morale per il governo di Bamberg. Non dobbiamo lasciar tempo ai bianchi di riorganizzarsi: ora siamo forti abbastanza da ricacciarli oltre il Danubio. I rifornimenti alimentari di Monaco ristagnano: è necessario avanzare fino all’occupazione della Hollerdau: importante zona agricola dove i contadini simpatizzano per noi. L’avanzata viene sospesa per ordine del comando supremo di Monaco. I comandanti del fronte di Dachau sono dei socialisti indipendenti e i comunisti non se ne fidano.  …” ( Ernst Toller, Giovinezza in Germania pp. 156-157 e pp. 159-160)
Bibliografia: Ernst Toller  Una giovinezza in Germania, Einaudi, 1972, pp. e 156-157    pp. 159-160
                                      
                                 

Zenzl Mühsam bei der Essensausgabe an die Soldaten der Roten Armee in Dachau im April 1919
FIG. 1 ILLUSTRAZIONE DI BARBARA YELIN       FIG. 2:   MIA


 Dopo l’ arresto di Erich Müsham, Zenzl , rimasta sola ,si unì all’ armata rossa, guidata da Ernst Toller,  che andava a  liberare la città di Dachau, caduta in mano delle guardie bianche, insieme ad altre donne,  che per lo più svolsero il ruolo di infermiere e di vivandiere  , ma che nel caso sapevano anche combattere (cfr.  brano da commentare)
Brano da commentare : Cessata la battaglia, gli operai e le operaie delle officine di munizioni di Dachau si scagliano sui soldati bianchi. Le più accese sono le donne. Disarmano le truppe , le spingono innanzi a sé e a pugni e a calci le scacciano dal paese. Il comandante dei bianchi si mette in salvo scappando su una locomotiva. I nostri parlamentari, per i quali era già stato emesso l’ordine di fucilazione, si salvano nel trambusto causato dalla fuga.  Cinque ufficiali e trentasei soldati bianchi vengono fatti prigionieri. I nostri occupano la città …  (  Ernst  Toller, Giovinezza in Germania ....)
Bibliografia: Ernst Toller  Una giovinezza in Germania, Einaudi, 1972, p. 160 .  Illustrazione  di Barbara Yelin in Kein Mensch war mehr sicher in Dichtung ist Revolution (9): Die Niederschlagung der Räterepublik in München, 2. Mai 1919    in  https://www.literaturportal-bayern.de/

Pur vantandosi della conquista di Dachau  i dirigenti del partito comunista non mutarono il loro atteggiamento  di rancoroso disprezzo nei confronti di Toller, sempre più considerato come il loro peggiore avversario , così come risulta dall’opuscolo “  La repubblica bavarese dei consigli operai di  P. Werner/ Paul Frhölich, (brano da commentare)
Brano da commentare: “ Il 15 aprile l’Esercito rosso scacciò la guardia bianca da Allach, Karlsfeld e Dachau: in quest’ultima località furono presi 150 prigionieri, tra cui quattro ufficiali, e conquistati quattro cannoni, tre mitragliatrici pesanti e varii milioni di munizioni . Nel combattimento di Dachau l’Esercito rosso ebbe 8 morti e un certo numero di feriti […]  Toller quindi andò nell’esercito e assunse un comando al fronte di Dachau. Come capo di truppe egli portava seco il suo temperamento passionale, ma gli mancava la dote più importante, quella cioè di saper giudicare freddamente la situazione. Inebriato dalla vittoria di Dachau, volle aggiungere allori ad allori e disegnò una grande avanzata delle sue truppe verso Nord. Questo piano era affatto temerario; e se anche a bella prima fosse riuscito, avrebbe indubbiamente condotto a un completo disastro, giacché i più abili condottieri dei Bianchi avrebbero chiuso in mezzo le truppe spintesi avanti e le avrebbero spacciate. Invano si fece notare ciò a Toller nel Quartier generale e nel  Comitato d’Azione …”  e in altre pagine del libro l’autore  esprimeva, tra l’altro,  il seguente giudizio su Toller   … I suoi occhi oscuri s’incapricciavano di tutte le ragazze, la sua anima di tutte le verginità della politica . Coi  capelli un po' lunghi e uno spadino al fianco, egli sarebbe stato una vivente figura da romanzo dei bei tempi del romanticismo. ….” ( P. Werner/Paul Frhölich, La Repubblica bavarese dei consigli operai  )

Bibliografia: P. Werner/Paul Frhölich, La Repubblica bavarese dei consigli operai,  La Nuova Sinistra Samonà §Savelli 1970 p. 73 , p. 84 e p. 34

L’ insulto, di “Repubblica sovietica da burla “ (o “pseudo-repubblica dei consigli” ) fu, come si è già accennato,  ossessivamente  usato dai comunisti autoritari per stigmatizzare la prima Repubblica dei consigli  ( 7 aprile-12 aprile 1919), di cui fecero parte, con diversi ruoli, gli anarchici Gustave Landauer, Erich Müsham, Ret Marut e lo scrittore espressionista libertario, Ernst Toller. Il disprezzo nei confronti di questo esperimento socialista libertario ha raggiunto il suo culmine nel libro  di Paul Frhölich (alias P. Werner)  ( brano da  commentare)
Brano da commentare: “ La repubblica bavarese dei Consigli cominciò con una farsa, terminò con una tragedia. […] La repubblica bavarese dei Consigli non fu fondata dai comunisti, dai più decisi fautori dell’idea dei Consigli. Essa fu il risultato delle mistificazioni e degli intrighi dei socialisti governativi, del donchisciottismo anarchico, e della politica opportunista del Partito indipendente. Sorse non in un paese, dove un alto sviluppo delle forze produttive e dei contrasti di classe avessero acuito all’estremo la lotta di classe, ma in un paese a produzione prevalentemente agraria nelle mani di un contadiname benestante. […] Su questo terreno piccolo borghese, e grazie alla tradizione di bohême del numerosissimo ceto dei letterati e degli artisti, poté farsi strada  specialmente a Monaco l’anarchismo, cioè un radicalismo di carattere piccolo-borghese, scaturito dall’inclinazione rivoluzionaria dell’intellettualismo sopraffatto dal capitale, spoglio di qualsiasi capacità di penetrazione politica, e quindi incline ad ogni politica avventura, ma senza consiglio alla prima difficoltà. Per costoro i grandi gesti e le frasi sonore dovevano compensare la mancanza di serietà e di avvedutezza . Non deve tenersi in poco conto la loro influenza sulla classe operaia di Monaco, influenza che diventò pericolosa specialmente per aver abiutato i lavoratori alla frase. Che si rivolgeva alla loro passione anziché alla loro intelligenza ……” ( Paul Fhrölich, La repubblica bavarese dei consigli operai, La Nuova Sinistra § Samonà e Savelli 1922 , p. 11 e p. 15
Bibliografia: P. Werner/Paul Frhölich, La Repubblica bavarese dei consigli operai,  La Nuova Sinistra Samonà §Savelli 1970 p. 73 , p. 11 e p. 15

Erich Müsham

Durante la prigionia, prima nel carcere di Ansbach e poi nella fortezza di Niederschönenfeld, che fu estremamente dura,   Erich Müsham riuscì  a scrivere nel 1920 “un rapporto personale dei singoli eventi rivoluzionari a Monaco dal 7 Novembre  del 1918 al 13 Aprile 1919”. ( Lo dedicò a Gustav Landauer, “al valoroso combattente e martire della rivoluzione ed a tutti gli eroi del proletariato di Monaco e ne inviò una copia persino a Lenin”. Lo scopo consisteva nel confutare la versione degli avvenimenti data da Paul Frhölich,(brano da commentare)
Brano da commentare : “ Io non avrei probabilmente scritto questo “resoconto personale “ e in ogni caso , non sotto questa forma, se non fossi stato spinto dal violento moto di rifiuto dell’ opuscolo di P. Werner, Die bayerische Raterepublik. Tatsachen und  Kritik , che è apparso ai nostri occhi di prigionieri , senza distinzione di appartenenza, come una cattiva relazione tendenziosa e faziosa. […] Il distinguo tra la “pseudoonsigli del partito comunista, che si è fatta passare per la sola vera Repubblica dei Consigli, fu una manovra dei comunisti di partito nel momento in cui essi furono costretti a far mandar giù al proletariato il loro astensionismo . […] I lavoratori, associando al concetto familiare di “dittatura del proletariato” l’idea semplice che la classe oppressa aveva di liberarsi, durante il  processo (soulévement)  rivoluzionario, dalle catene del capitalismo e a regolare i propri affari tramite i i suoi consigli, non sapevano nulla e non volevano sapere nulla di quel distinguo tra la Repubblica dei Consigli proclamata il 7 aprile e quella che si realizzò il 13 aprile da un cambiamento nel personale dei quadri. Essi hanno combattuto per la Repubblica dei Consigli  tout court ed è ad essa che essi hanno sacrificato la loro vita e la loro libertà. Sono quegli stessi compagni che avevano dall’assassinio di Eisner -  e anche prima- lanciato il grido “ Tutto il potere  ai consigli” e reclamato dal Congresso dei Consigli la proclamazione della Repubblica dei Consigli; loro che non avevano tollerato l’installazione in Baviera di una dittatura borghese ordita dalla reazione nella Germania del  Nord; e che avevano  forzato gli eventi precipitati dal 4 al 6 aprile; loro che avevano espresso la loro fiducia nel Consiglio centrale di questa “pseudo-Repubblica dei Consigli “; loro che dettero dopo il putsch della domenica delle Palme l’ assalto alla stazione centrale di Monaco , e loro ancora che si trasformarono in seguito in guardie rosse per soccombere con il tenace coraggio del sacrificio, essere assassinati o perdere i loro migliori anni vittime della vendetta della giustizia nazionalista e social-democratica. … ( Erich Müsham,  D’ Eisner à Leniné. La naissance d la Repubblique des Conseils de Bavière, 1929)
Bibliografia: Erich Müsham,  La naissance d la Repubblique des Conseils de Bavière, La Digitale / Spartakus 2002 pp. 13-14
                                    
GUSTAVE LANDAUER


Sotto il profilo teorico e culturale la differenza tra il programma di quella che si autodefiniva la “vera” Repubblica dei Consigli (13-26 aprile !919),  centrato  quasi esclusivamente sul rafforzamento, dal punto di vista del partito, dell’ apparato burocratico/amministrativo e militare, e  il programma,  almeno per quanto riguarda la sua componente anarchica,  della cosiddetta “ Repubblica sovietica da burla ( 7- 13 aprile 1919)  fu ben messa in evidenza da Gustave Landauer in una lettera, scritta il 16 aprile, al nuovo Comitato centrale . ( Brano da commentare)
Brano da commentare: “ Per la causa della liberazione, per una migliore esistenza umana, mi sono messo ancora a disposizione della repubblica sovietica….. Finora non avete preso in alcuna considerazione i miei servigi . Ma nel frattempo ho potuto osservarvi all’opera, ho conosciuto la vostra linea teorica, i vostri criteri di lotta. Ho visto qual è la vostra realtà, in contrapposto a ciò che chiamavate “repubblica sovietica da burla”. La mia concezione di una lotta intesa a creare condizioni tali da permettere ad ogni uomo di partecipare ai beni della terra e della cultura, è diversa dalla vostra. Il socialismo che si attua, rende immediatamente vive tutte le energie creatrici: la vostra opera invece mi rende manifesto – e sono dolente di doverlo constatare - che non avete la minima comprensione né sul piano economico, né su quello spirituale. Non penso neppure ad arrecare il minimo turbamento alla difficile opera della difesa , che ora vi impegna. Ma è per me  dolorosissimo constatare che l’opera che sento come mia, l’opera del calore e dello slancio, della cultura e della rinascita, non ha quasi nulla da fare con quella che attualmente viene perseguita. ( in Ernst Toller Una giovinezza in Germania p. 164 ) 
Bibliografia: Ernst Toller  Una giovinezza in Germania, Einaudi, 1972, pp. e 156-157    p. 164

Accenno anche alla terza fase della Repubblica dei Consigli (1926- 30 aprile 1919) in cui i contrasti all’ interno della Repubblica dei Consigli si acuirono sempre di più tanto da portare a un conflitto aperto tra il partito comunista , sempre meno egemone, e gli altri.  E sebbene non sia stata questo il fattore determinante  della caduta della Repubblica dei Consigli operai, quanto piuttosto  la stragrande prepoderanza militare ed economica dello schieramento nemico, tali antagonismi, almeno in parte, contribuirono al disastro finale. Ciò comunque non impedì che, al di là delle divergenze ideologiche , il primo maggio 1919, di fronte alla violentissima invasione delle truppe nemiche dentro Monaco venne opposta sino all' ultimo,  da parte di tutti  i " consigliaristi"  una solidale ed  eroica resistenza, che durò sino al pomeriggio del giorno dopo, e anche la settimana seguente, quando imperversò il " terrore bianco" non mancarono episodi di mutuo appoggio per sfuggire alla cattura  o per aiutare a fuggire altri, in cui vennero messe da parte le precedenti controversie.  ( brani da commentare)
Brani da commentare:   1)“ Allora subentra un “terrore bianco” tale che nessuna città tedesca aveva ancora conosciuto. La “caccia agli spartakisti si prolunga una settimana intera. E’ tutta la classe operaia   che  si ritrova fuori legge. Il sadismo delle truppe si scatena, durante il massacro, nel cortile della prigione di Stadelheim, del brillante ministro dell’Educazione, Gustave Landauer, come durante le atroci scene di cui sono vittime numerose donne trattate da “femmine (femelles) spartachiste”. I tribunali militari e speciali prendono il cambio: le condanne a morte cadano come grandine. Enghofer sarà fucilato, Mühsam condannato a 15 anni di prigione  , Toller a cinque anni, l’editore Heinrich Bachmair ( che aveva lanciato  Revolution nel 1913)a 18 mesi, lo scrittore Oskar Marie Graf è arrestato , e poi, rilasciato e il domicilio di Rilke stesso fu  perquisito due volte. Leviné mise a profitto i dibattiti processuali per fare una sortita rimarchevole: “ Noi altri comunisti, siamo tutti dei morti in rinvio.  Voi non dovete che decidere se il mio permesso di soggiorno deve essere prorogato o se devo traslocare presso Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg “ . Egli è fucilato due giorni più tardi e cadde gridando “ Viva la rivoluzione mondiale!” (  Jean Paul  Musigny, La revolution mise a mort ….) ; 2) “ E così il primo maggio 1919 la rivoluzione bavarese viene soffocata dalle truppe del governo socialdemocratico centrale e dai Corpi Franchi ( Freikorps) paramilitari di estrema destra, finanziati dal capitale e da aristocratici). Vengono ammazzati Landauer e Leviné; migliaia di proletari e rivoluzionari vengono massacrati. Müsham scrive:  Monaco annega nel sangue”. Oggi a Monaco sono dedicate piazze e strade a questi grandi rivoluzionari .” ( Revolution 1918 .  in A rivista anarchica , febbraio  2015 n. 395 )

Bibliografia : Revolution 1918 .  quadro di Wolfram Kastner/testo di Leonhard Schäfer in A rivista anarchica , febbraio  2015 n. 395 pp. 111-115)
                                                                                 
RET MARUT


Infine è da notare che anche dopo la caduta della repubblica dei consigli, Ret Marut, che era riuscito , approfittando di un trambusto originato da altri prigionieri.  ad evadere , quando già era in presenza della corte marziale in procinto di condannarlo a morte, si dedicò clandestinamente a fare propaganda della teoria consigliare nelle campagne. (brano da commentare) , come risulta dall’articolo “ nello Stato più libero del mondo” apparso su “ Der Ziegelbrenner  18-19, 3 dicembre 1919, dove si parla di Marut (M) in terza persona
Brano da commentare. “ …” La  Repubblica dei consigli non è la parola finale della storia, ancor meno la forma compiuta che permette la convivenza umana. Nondimento , la Repubblica dei consigli è un requisito per la rifondazione della società ; rende possibile la liquidazione dello Stato. Il dovere del rivoluzionario di oggi e di operare per il sistema dei consigli così come per la Repubblica dei Consigli. E’ quindi facile comprendere che “M” dopo essersi salvato la vita e appena ha potuto godere della minima libertà d’azione, si è immediatamente incaricato di diffondere nella campagna bavarese l’idea della Repubblica dei consigli e la teoria consigliare. Ha preso la parola in una sessantina di borghi, villaggi e località della Baviera dinnanzi a  dei cittadini, a dei contadini e a degli operai. Ha scelto un’altra viarispetto a quella in uso ai giorni nostri, una via più efficace. Ha utilizzato la sola forma di agitazione suscettibile di portare dei frutti, che è estremamente vecchia e che già il Cristo utilizzava: si tratta della parola da uomo a uomo, di dialogo con piccoli gruppi. Arrivava di rado più di una dozzina di persone alla volta. Ma da quelle conversazioni intime, senza costrizione, che davano a ciascuno la possibilità di chiarire tutte le obiezioni e di informarsi a fondo, non un cittadino, non un operaio, non un contadino è uscito senza riconoscere la grande menzogna , chiamata democrazia ,per quel che è: una grande menzogna “  […]  Un  volta che gli operai, i contadini ( e i borghesi privi di cupidigia) conosceranno davvero il sistema dei consigli, il suo valore e la sua azione, ogni altra forma di vita in comune e di azione sociale umana, il tempo di passare ad una forma superiore,  gli sembrerà senza senso. ….“  ( in Nello Stato più libero del mondo in “ Der Ziegelbrenner”  18-19, 3 dicembre 1919)

Bibliografia :  B. Traven, Nello Stato più libero nel mondo,  Chersi libri pp. 48-49 e p. 50





 
NOTA:   Nel post   "GUSTAVE LANDAUER" ho inserito le figurine, singolarmente trattate con annesse notizie biografiche dei  seguenti protagonisti della Repubblica dei Consigli operai di Baviera: ERNST TOLLER (1893-1939), SONJA RABINOWITZ/RECH (1882-1918),    GERMAINE KRULL (1897-1985) .  Nel post  " ERICH MÜSHAM   ho invece inseiro"RED MARUT/ BRUNO TRAVEN ( 1882  - ?) e  KRESZENTIA (detta  ZENZL)  ELFINGER
MÜSHAM(1884-1962)
 

 

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