Con la definizione " I
pionieri della libertà" Rudolph Rocker intese quei liberali e libertari
nati nell’ America del XIX secolo che dedicarono tutta la loro
esistenza alla lotta, per lo più non violenta, al potere dello
Stato in nome del principio della “sovranità individuale”, Qui mi soffermo solo
su tre di questi pionieri: Thoreau, Warren, Tucker.
HENRY DAVID THOREAU (1817- 1862), autore di due
famosi libri: 1) “ Sul dovere della disobbedienza civile” (1849) assai
apprezzato da Tolstoj e Gandhi ; 2) Walden.
Vita nei boschi;
J (1850) a cui si ispirarono i movimenti alternativi degli anni
sessanta e settanta del XX secolo.
Brano da
commentare: “E’ con vero entusiasmo che accetto il motto: “Il governo
migliore è quello che governa di meno” mi piacerebbe vederlo messo in pratica,
il più rapidamente possibile e sistematicamente oissibile. In effetti si riduce a questo, alla fine (e anche in ciò
io credo fermamente): “ Il migliore governo è quello che non governa affatto”
noi riusciremo ad ottenerlo quando saremo abbastanza maturi. Il governo è al
massimo un epediente, ma la maggior parte dei governi sono normalmente- e tutti
lo sono qualche volta, più dannosi che utili…” ( Thoreau,
La disobbedienza civile” )
Bibliografia : In Rudolph Rocker, I
pionieri della libertà, Edizioni Antistato, 1982, p. 48;
JOSIAH WARREN (1798-1874), fondatore nel
1833 del settimanale “ The Peaceful Revolutionist (Il rivoluzionario
pacifico) e promotore di molti esperimenti di vita in comune in America,
tra cui le colonie “Utopia” (1847) nei pressi di Cincinnati e
“Modern Times“ a Long Island vicino a
New York, che durò 12 anni. Fu anche uno dei principali iniziatori del "
Free Love Movement ", da cui poi
derivò anche il Movimento per il controllo delle nascite all'inizio del
XX secolo.
Brano da commentare: “ La
potenzialità educativa è in tutte le cose che ci circondano. Se vogliamo
un’educazione che qualifichi i bambini per la vita futura. L’educazione
deve allora abbracciare quelle pratiche e quei principi che verranno
richiesti nella vita futura. Se vogliamo che, nella vita adulta, pratichino
l’equità tra di loro, dobbiamo allora circondarli di pratiche eque e trattarli
in maniera equa. [….] Se vogliamo che siano capaci di autogovernarsi nell’età
adulta, devono praticare il diritto all’autogoverno già nell’infanzia. Se
vogliamo che imparino a gestirsi razionalmente, consci delle conseguenze delle
proprie azioni, deve essere loro consentito, nell’infanzia, di regolarsi in
base alle conseguenze dei propri atti. I bambini sono innanzitutto il frutto
dell’esempio. Se noi li bastoniamo, si bastoneranno tra di loro. Se
osservano in noi il tentativo di dominarci l’un l’altro, imiteranno la stessa
barbarie. Se invece abitualmente rispettiamo il diritto all’autosovranità per ognuno di noi e per loro,
diventeranno altrettanto rispettosi dei propri diritti e di quelli degli
altri”. ( Warren, Equitable Commerce 1846)
.
Bibliografia : In Rudolph Rocker, I
pionieri della libertà, Edizioni Antistato, 1982, p. 82;
BENJAMIN TUCKER
(1854- 1939) fondatore del periodico “Liberty”, intreprese su quel giornale
numerose e coraggiose battaglie per la libertà di pensiero (tra cui la
difesa degli scritti Walt Whitman). Oltre che come scrittore traduttore
ed editore (fu lui a introdurre in America le opere di Proudhon, Tolstoj.
Oscar Wilde, Max Stirner e tanti altri) fu anche
un noto e acclamato conferenziere.
Brano da commentare: “ Questo
giornale sarà pubblicato per soddisfare il suo redattore e non i
lettori. Egli augura che quanto gli va bene vada bene anche a loro, ma,
se così non fosse, non farà alcuna differenza. […] “Liberty” si schiera
per la Sovranità dell’individuo e per una giusta ricompensa del lavoro, per
l’abolizione dello stato e dell’usura, per la fine del dominio dell’uomo
sull’uomo e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, per l’anarchia e
l’eguaglianza. Il grido di battaglia di “Liberty” è “Abbasso l’Autorità”, e la
sua battaglia principale è contro lo stato: lo stato che corrompe i bambini, lo
stato che ingabbia la legge; lo stato che soffoca il pensiero, lo stato che
monopolizza la terra, lo stato che limita il credito e lo scambio, lo stato che
dà al capitale ozioso il potere di espandersi, e che attraverso l’interesse, la
rendita e il profitto e le tasse deruba il lavoro industrioso dei suoi
prodotti” ( Primo numero del giornale “Liberty” dell’agosto 1881)
Bibliografia : In Rudolph Rocker, I
pionieri della libertà, Edizioni Antistato, 1982, p. 130
LYSANDER SPOONER
(1808-1887) fu uno degli più esponenti più noti, insieme a Thoreau, Warren e a Tucker dell’anarcoindividualismo americano. Nato a
d Athol nel Massachussets . Dopo avere esercitato
il mestiere di insegnante studiò diritto ed economia e pubblicò diversi
saggi su questi argomenti , assumendo, tra l’altro, una netta posizione contro
la schiavitù. Tentò, inoltre, nel 1844 di fondare una compagnia postale alternativa
a quella statale, che, tuttavia, fu immediatamente soppressa dal governo. Spooner morì a settantanove
anni a Boston.
Brano da commentare: “ Ogni uomo ha il
diritto naturale ad acquisire tutto ciò che onestamente può ed a
godere e disporre di tutto ciò che ha onestamente acquisito; e la difesa di
questi diritti è tutto ciò che si può chiedere al governo, è tutto ciò che si può avere , compatibilmente con
gli eguali diritti degli altri. Se il governo dà ad un individuo qualcosa
in più, lo può fare solo , togliendolo agli altri. E così facendo, deruba
semplicemente qualcuno di una porzione dei suoi diritti naturali, giusti ed egualitari.
Questa è la vera essenza della tirannia . E se venga fatto da una maggioranza o
da una minoranza , con la spada, gli statuti o una sentenza giudiziaria, si
tratta ugualmente e semplicemente di usurpazione, dispotismo ed oppressione ( Lysander Spooner, Poverty: its Illegal Causes and Legal Cure (La povertà: sue cause illegali e sua cura legale) 1846. )
Bibliografia: in Rudolph Rocker, Pionieri
della libertà,
Edizioni Antistato 1982 p. 105. Sul pensiero di Lysander Spooner, cfr. anche la “
Lettera al senatore Bayard in Alberto Mingardi/ Guglielmo Piombini,
Anarchici senza bombe , Stampa alternativa, 2001 pp. 47-63 e alcuni
frammenti tratti dal libro di Spooner, I vizi non sono crimini (1875) su
http://ienaridenspexus.blogspot.it/2010/07/lysander-spooner-citazioni.
MOSES
HARMAN (1830-1910). Anarchico americano, onsiderato oggi come uno dei precursori dei diritti delle donne e
dell’eugenetica (ovviamente non razzista). Nel 1886 fu arrestato e imprigionato nel penitenziario di
Lansin nel Kansas per avere pubblicato nel suo giornale Lucifer, the Lightbearer (= portatore di luce )
consigli a favore del controllo delle nascite . Nel 1906 la sua
rivista assunse il nome di The American Journal of Eugenics. Dopo la sua
morte la sua opera fu continuata da LILIAN HARMAN ( 1869-1950) e dal suo
compagno EDWIN C. WALKER. La propaganda di Moses Ha- rman sul controllo delle
nascite fu particolarmente apprezzata da Voltairine de Cleyre, (cfr. post VOLTAIRINE DE CLEYRE ), che tenne una
conferenza nel 1890 all’ Unity Congregation, a Filadelfia in
difesa di Moses Harman durante la
sua detenzione nel carcere di Lansing. (cfr. brano)
Brano da commentare: “ E’ notte , in una
cella della prigione. […] perché Moses Harman è seduto là nella sua
cella? […] egli ha visto le donne sposate tali quali sono realmente; ognuna è
una schiava dipendente che riceve il nome dal suo padrone, il pane dal suo
padrone, gli ordini del suo padrone, che serve la passione del suo
padrone; che passa attraverso il supplizio della gravidanza e i dolori del
parto sotto la sua autorità – e non secondo i suoi desideri – che non può avere
il controllo di alcuna proprietà, neanche del suo proprio corpo, senza il
consenso di lui, di cui possono essere battuti secondo il suo buon
piacere, o anche rifiutati quando non sono ancora nati. Si dice che la
lingua inglese ha una parola più dolce di qualunque altra “home”. Ma Moses Harman a
guardato oltre la semplice parola e ha visto la realtà: una prigione orribile
di cui i i
corridoi percorrono tutta la terra e che ha un tal numero di celle che è
impossibile contarle. Sì , la Terra è una prigione, il letto coniugale una
cella, le donne sono le prigioniere e voi , signori, ne siete i guardiani
[…] egli ha visto anche come nessuna donna riesca a liberarsi dalle sue
catene, come nessuna schiava osi emettere un grido, come tutti gli
omicidi sono commessi, silenziosamente, nell’ombra protettrice della casa – il
tutto santificato dalla benedizione angelica di un pezzo di carta, e protetto
dalla condanna al silenzio del certificato di matrimonio. L’ adulterio e lo
stupro si diffondono liberamente". ( Voltairine de Cleyre, L'esclavage sexuelle)
Bibliografia, Voltairine de Cleyre , L’esclavage
sexuelle, in Femmes et anarchistes, : Voltairine de Cleyre /
Emma Goldman,
Blackjack editions, 2014 pp. 23 ss. (traduzione italiana mia )
KATE COOPER AUSTIN
( 1864-1902) anarchica , nata negli Stati Uniti, giornalista e attivista
femminista. Passò dalla Chiesa Universalista e spiritualista
all’anarchismo,grazie all’opera di propaganda di MOSES HARMAN e del suo
giornale “Lucifer. The Light-Bearer” (cfr. vedi sopra) e
per l’indignazione nei confronti dell’ ingiusta esecuzione dei cinque martiri
di Chicago nel 1886. Collaborò con articoli su parecchi giornali e
riviste e nel 1900 partecipò al Congresso Internazionale di Parigi
sul proletariato rivoluzionario e presentò una relazione sulla questione
sessuale e sulla storia del libero amore negli Stati Uniti.. La sua relazione,
come ben ricorda Emma Goldman
(cfr. post EMMA GOLDMAN), anche ella presente a quel congresso suscitò un notevole scandalo tra i congressisti che
decisero che non fosse letta in pubblico e davanti ai rappresentanti della
stampa, ma solo in sessioni private con la motivazione che non si desse adito
a una falsa “ immagine dell’anarchismo “ ( cfr. Emma Goldman,
Vivendo la mia vita, La Salamandra, 2 volume, 1981 p. 39) . Sempre su
questo argomento la Goldman riferisce, sempre nelle sue memorie,
anche di un vivace dialogo sull’amore tra lei e l’Austin, durante
una visita di alcuni giorni , a Carpinger, dove gli Austin vivevano e dove avevano organizzato un
tour di conferenze per la Goldman. (cfr. brano)
Brano da commentare: “ Trascorremmo
molte ore da sole insieme e poté raccontarmi molte cose di sé e della gente del
luogo. Le maggiori perplessità che alcuni dei suoi compaesani esprimevano
riguardavano il suo atteggiamento nei confronti del sesso. “ Che cosa faresti
se tuo marito si innamorasse di un’altra donna ?” le aveva chiesto una volta la
moglie di un contadino. “ Lo lasceresti?” “ No, se lui mi amasse ancora” aveva
risposto prontamente Kate. “ E non la odieresti quella donna? “ No, se fosse
una brava donna e volesse veramente bene a Sam”: La vicina aveva concluso
dicendo che, se non avesse conosciuto Kate, così bene, l’avrebbe giudicata
immorale, o pazza; in ogni caso era certa che Kate non amasse veramente il
marito, altrimenti non avrebbe mai potuto accettare di dividerlo con un’altra.
“ Il buffo della cosa” mi raccontò Kate, “ è che il marito di questa mia vicina
è un noto donnaiolo, che corre dietro a qualsiasi gonnella, ma la moglie non lo
sa” Non hai idea di come sia la vita sessuale di quella gente. Ma è tutta colpa
dell’esistenza faticosa e squallida che conducono “ si affrettò ad aggiungere .
“ Non hanno possibilità di sfogo, di distrazioni. E’ una vita priva di colore,
la loro. In città è diverso: anche il più povero operaio può andare a teatro, e
può partecipare dell’attività del sindacato. Il contadino, invece, non ha altro
che il duro lavoro in estate e lunghe giornate vuote in inverno. L’unico
divertimento è il sesso. Come vuoi che possa comprenderlo nella sua forma più pura
e nobile, quella dell’amore che non si vende e non accetta legami? E’ una
battaglia disperata, quella che abbiamo intrapreso, ma dobbiamo portarla
avanti” concluse”: (Emma Goldman, Vivendo la mia vita )
Bibliografia: Emma Goldman, Vivendo la mia vita, La salamandra, 1981 p.
11
Controcorrente rispetto alla morale del tempo fu anche un saggio della Austin , nel 1901, sulla condizione della donna ( cfr. brano )
Brano da commentare: “… Woman and man as well
even today are the victims of laws and customs that originated ages
ago in brute force among our savage ancestors that livind in caves and fought each other over the possession of a bone
or a woman , man the strongest physically bur not mentally enlaved the woman and by an exhibition of muscolar Power wielded in the shape of clubs over weaker men, enslaved
them also. The “law of the might” came and fastened its hold on the human race
and curses Humanity to the present day […] When the art of Printing was
discovered and it came into use, knowledge spread. Even the son of serf night
learn to read, and the daughter too sometimes. The spirit of
liberty grew, and men began to treat women with more consideration and began to
preach that is was the duty of a men to protect a woman. ( Had they
considered that woman was their mental equal they would not have done this).
They called woman a frail and lonely flower the angel of live, etc. There
were some rebels amon the woman they declared it did not
sweeten life any to be treated like a first class fool, and then have
heavenly names applied to their wounded self respect, and the they
demanded justice in preference to protection. But they were called masculine,
immodest and ostracized accordingly. But tho it is possible to smother revolt
you can never entirely extinguish it. And today the Rebels are
boldly proclaiming by acts as well as words that they are the equal of man and
that there is no sex in brain …”
Bibliografia: in
http:/leftcoastunitarian.blogspot.it/2005/2005/03kate-cooper-austin-from….. .
Su Internet si trova anche una traduzione italiana del testo da confrontare con l'originale.
La sua origine contadina
e la sua scelta di vivere lontana dalle grandi città, anche se ciò non le
impedì frequenti viaggi in occasione di congressi sia negli USA che in
Europa, sono ben messi in evidenza, oltre che nelle già citate memorie della Goldman,
anche dall’anarchico americano, WINN ROSS ( 1871-1912 , nel suo
commosso necrologio di Kate Austin (cfr. brano)
Brano da commentare: “ ……”Nata
e cresciuta in una fattoria, tra gente semplice,
la sua mente si è ampliata e la sua scansione mentale ha toccato mondi
lontani, e vide le glorie della vita intellettuale. Nel furgone dell’esercito
del progresso, ci sono poche anime belle e senza paura, che sono dotate di
spirito profetico – che vede e sente la gloria – dei prossimi risultati della
gara; e Austin Kate era una di questi. Questa donna, che visse una
tranquilla vita domestica, la moglie di un agricoltore, divenne nota a migliaia
di veri pensatori progressisti e i suoi contributi sulla stampa radicale,
tramite la sua penna, erano stati una potenza superiore a favore della libertà
umana ::::” ( Winn Ross, Necrologio per Kate Austin, 1902)
Bibliografia: Nexus Co.:
Necrologio a Kate Austin di Ross Winn
ROSS WINN (1871-1912) giornalista ed editore
anarchico. Fondò e diresse parecchi giornali e riviste anarchiche ( tra cui il
più famoso e duraturo fu “ Winn’s
Firebrand ) ” dedicandosi
particolarmente, prendendo come sua residenza base Mount Jouliet nel Tennesee, alla diffusione
dell’anarchia negli Stati del Sud, dove prevalevano partiti e idee
reazionarie e conservatrici ( si pensi per es. al Ku klux Klan). (cfr. brano)
Brano da commentare “ Si stabilisce che il
giornale (a Mount Juliet) , come una pubblicazione indipendente,
sia la bandiera del pensiero rivoluzionario; essa è piantata sul suolo
del Sud, e una residenza di una vita in questa sezione mi convince che
sarà un campo fecondo per le idee libertarie, se i metodi giusti sono
usati per il presente a loro”
Bibliografia: Nexus Co.:
Necrologio a Kate Austin di Ross Winn
Scrisse importanti
articoli anche per altri giornali ( per es. “ Mother Heart” di Emma Goldman, di cui
fu, per tutta la sua vita, grande amico ). Malato gravemente di
tubercolosi visse negli ultimi anni in grande povertà tanto che la moglie
, Gussie” scrisse all’insaputa
del marito, , nel 1911, a Emma Goldman chiedendo un aiuto
economico, che, tramite una coletta tra compagni, fu subito soddisfatto .
Ricevuto quel denaro non richiesto, Ross Winn ,
incurante delle sue condizioni precarie di vita, lo impiegò
fondando un nuovo giornale, che chiamò “ The advance” . Winn morì nel 1912
proprio mentre stava preparando un articolo per il giornale. confermando,
ancora una volta, in questo modo, come sottolineò Emma
Goldman nel suo necrologio, la sua grande passione per la stampa, da lui
considerata il più prezioso mezzo con cui riuscire a realizzare
i suoi sogni di libertà e di un mondo più umano. (cfr.
brano)
Brano da commentare: “ … He was
possessed by a passionate longing to learn the printing trade, and by that means to carry a message to mankind.
[…] Always his
supreme passion was a paper, to arouse, inspire,
and educate the people to a higher conception of human worth. Soin tense
was
that passion that we find him
preparing copy on the very last day before his death, for the August issue
of his paper .”
Bibliografia: Emma Goldman, Ross
Winn Obituary in
http://theanarchistlibrary.org/library/emma-goldman-ross-winn-s-obi.....
CHARLES JOSEPH
ANTOINE (detto “JO “ ) LABADIE(1850-1933). Noto come
“ l’ anarchico gentile ”, fu tipografo, editore, scrittore e
poeta. Il padre , discendente di una famiglia francese u gonotta
giunta in America, nel secolo XVII, era un cacciatore e pioniere,
che sposato a una una
lontana cugina , “nativa americana” di origini
franco-canadesi , intratteneva a Paw Paw nel Michigan
sud-orientale ottimi rapporti con la tribù dei Pottawatomi , e
sovente fungeva , da interprete e intermediario tra
costoro e i missionari gesuiti, residenti in quel territorio . L’infanzia
e parte dell’ adolescenza di Jo Labadie fu pertanto fortemente influenzata dallo
stile di vita tribale tipico delle società egualitarie e
senza stato degli “indiani d’ America “. A 17 anni Jo Labadie si dette ad una vita
itinerante finché, avendo imparato il mestiere di tipografo, si stabilì a
Detroit , dove presto svolse anche l’attività di giornalista ed
editore. Nel 1877 aderì al “Socialist Labor
Party” , poi ai “ Knights of Labor “ . Infine ,
sotto l’influenza di Warren e di Tucker, assunse posizioni anarco-individualiste”, sostenendo tuttavia anche la necessità di un
“associazionismo volontario “. Attivamente impegnato nei grandi
conflitti sociali del tempo, dopo i fatti di Haymarkets , difese vigorosamente i martiri di Chicago e più
tardi organizzò con successo le conferenze a Detroit di
Emma Goldman. Importante è stato il dono di Labadie della sua
biblioteca personale ( la cosiddetta “ Labadie Collection” ) all’ Università del
Michigan.
Brano da commentare: “ L’anarchismo è
una filosofia pratica e non mira all’impossibile. Ciò che vuole
l’anarchismo, è di rendere il principio dell’eguale libertà accessibile a ogni essere umano […] L’anarchismo afferma che la libertà
in tutte le sfere della vita è ancora il migliore mezzo di condurre la specie
umana a un livello di esistenza più felice”
Bibliografia: in
http://epheman.perso.neuf.fr/avril18.html
Nessun commento:
Posta un commento