giovedì 28 aprile 2011

ANARCHICINI: * ANARCHICI AMERICANI 1: I "PIONIERI DELLA LIBERTA' " : HENRY DAVID THOREAU (1817- 1862); JOSIAH WARREN (1798-1874); BENJAMIN TUCKER (1854- 1939); LYSANDER SPOONER (1808-1887); MOSES HARMAN (1830-1910) ; KATE COOPER AUSTIN ( 1864-1902) ; ROSS WINN (1871-1912); JO LABADIE (1850-1933)


 Con la   definizione " I pionieri della libertà" Rudolph Rocker intese quei liberali e libertari nati nell’ America del XIX secolo che  dedicarono tutta la loro esistenza  alla lotta, per lo più non violenta, al potere  dello Stato in nome del principio della “sovranità individuale”, Qui mi soffermo solo su tre di questi pionieri: Thoreau, Warren, Tucker
                                                               
HENRY DAVID THOREAU (1817- 1862),  autore  di due famosi libri: 1) “ Sul dovere della disobbedienza civile” (1849) assai apprezzato da Tolstoj e  Gandhi ;  2) Walden. Vita nei boschi; J  (1850) a cui si ispirarono  i movimenti alternativi degli anni sessanta e settanta del XX secolo. 
Brano da commentare:  “E’ con vero entusiasmo che accetto il motto: “Il governo migliore è quello che governa di meno” mi piacerebbe vederlo messo in pratica, il più rapidamente possibile e sistematicamente  oissibile. In effetti si riduce a questo, alla fine (e anche  in ciò io credo fermamente): “ Il migliore governo è quello che non governa affatto” noi riusciremo ad ottenerlo quando saremo abbastanza maturi. Il governo è al massimo un epediente, ma la maggior parte dei governi sono normalmente- e tutti lo  sono qualche volta, più dannosi che utili…” ( Thoreau,  La disobbedienza civile” )
Bibliografia : In Rudolph Rocker, I pionieri della libertà, Edizioni Antistato, 1982, p. 48; 
                                                                            

  JOSIAH WARREN  (1798-1874),  fondatore nel 1833 del settimanale “ The  Peaceful Revolutionist (Il rivoluzionario pacifico) e promotore di molti esperimenti  di vita in comune in America, tra cui  le colonie “Utopia” (1847)  nei pressi di Cincinnati e  “Modern Times“ a Long Island vicino a New York, che durò 12 anni. Fu anche uno dei principali iniziatori del " Free Love Movement ", da cui poi derivò anche il  Movimento per il controllo delle nascite all'inizio del XX secolo.
 Brano da commentare: “ La potenzialità educativa è in tutte le cose che ci circondano.  Se vogliamo un’educazione che qualifichi i bambini per la vita futura. L’educazione deve  allora abbracciare quelle pratiche e quei principi che verranno richiesti nella vita futura. Se vogliamo che, nella vita adulta, pratichino l’equità tra di loro, dobbiamo allora circondarli di pratiche eque e trattarli in maniera equa. [….] Se vogliamo che siano capaci di autogovernarsi nell’età adulta, devono praticare il diritto all’autogoverno già nell’infanzia. Se vogliamo che imparino a gestirsi razionalmente, consci delle conseguenze delle proprie azioni, deve essere loro consentito, nell’infanzia, di regolarsi in base alle conseguenze dei propri atti. I bambini sono innanzitutto il frutto dell’esempio. Se noi li bastoniamo, si bastoneranno tra di loro.  Se osservano in noi il tentativo di dominarci l’un l’altro, imiteranno la stessa barbarie.  Se invece abitualmente rispettiamo il diritto all’autosovranità per ognuno di noi e per loro, diventeranno altrettanto rispettosi dei propri diritti e di quelli degli altri”. ( Warren, Equitable Commerce   1846) .
Bibliografia : In Rudolph Rocker, I pionieri della libertà, Edizioni Antistato, 1982,   p. 82; 
                                                                                       


BENJAMIN TUCKER  (1854- 1939)  fondatore  del periodico “Liberty”, intreprese su quel giornale numerose e coraggiose  battaglie per la libertà di pensiero (tra cui la difesa degli scritti Walt Whitman). Oltre che come scrittore  traduttore ed editore (fu lui a introdurre in America le opere di Proudhon,  Tolstoj.  Oscar Wilde, Max Stirner e tanti altri) fu anche un noto e acclamato conferenziere. 
Brano da commentare:  “ Questo giornale sarà pubblicato per soddisfare il suo redattore  e non i lettori.  Egli augura che quanto gli va bene vada bene anche a loro, ma, se così non fosse, non farà alcuna differenza. […]  “Liberty” si schiera per la Sovranità dell’individuo e per una giusta ricompensa del lavoro, per l’abolizione dello stato e dell’usura, per la fine del dominio dell’uomo sull’uomo e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, per l’anarchia e l’eguaglianza. Il grido di battaglia di “Liberty” è “Abbasso l’Autorità”, e la sua battaglia principale è contro lo stato: lo stato che corrompe i bambini, lo stato che ingabbia la legge; lo stato che soffoca il pensiero, lo stato che monopolizza la terra, lo stato che limita il credito e lo scambio, lo stato che dà al capitale ozioso il potere di espandersi, e che attraverso l’interesse, la rendita e il profitto e le tasse deruba il lavoro industrioso dei suoi prodotti”  ( Primo numero del giornale “Liberty” dell’agosto 1881)  
Bibliografia : In Rudolph Rocker, I pionieri della libertà, Edizioni Antistato, 1982,   p. 130

 LYSANDER SPOONER  (1808-1887) fu uno degli più esponenti più noti, insieme a Thoreau,  Warren e a Tucker dell’anarcoindividualismo americano.  Nato a d Athol nel Massachussets . Dopo avere esercitato il mestiere di insegnante studiò diritto ed economia  e pubblicò diversi saggi su questi argomenti , assumendo, tra l’altro, una netta posizione contro la schiavitù. Tentò, inoltre, nel 1844 di fondare una compagnia postale alternativa a quella statale, che, tuttavia, fu immediatamente soppressa dal governo. Spooner morì a settantanove anni a Boston.
Brano da commentare: “ Ogni uomo ha il diritto naturale  ad  acquisire tutto ciò che onestamente può ed a godere e disporre di tutto ciò che ha onestamente acquisito; e la difesa di questi diritti è tutto ciò che si può chiedere al governo, è tutto ciò che si può avere , compatibilmente con gli eguali diritti degli altri. Se il governo dà  ad un individuo qualcosa in più, lo può fare solo , togliendolo agli altri. E così facendo, deruba semplicemente qualcuno di una porzione dei suoi diritti naturali, giusti ed egualitari. Questa è la vera essenza della tirannia . E se venga fatto da una maggioranza o da una minoranza , con la spada, gli statuti o una sentenza giudiziaria, si tratta ugualmente e semplicemente di usurpazione, dispotismo ed oppressione ( Lysander Spooner,  Poverty: its Illegal Causes and Legal Cure  (La povertà: sue cause illegali e sua cura legale) 1846. )
Bibliografia: in  Rudolph Rocker, Pionieri della libertà, Edizioni Antistato 1982 p. 105. Sul pensiero di Lysander Spooner, cfr. anche  la “ Lettera al senatore Bayard in Alberto Mingardi/ Guglielmo Piombini, Anarchici senza bombe , Stampa alternativa, 2001 pp. 47-63  e alcuni frammenti tratti dal libro di Spooner, I vizi non sono crimini  (1875) su http://ienaridenspexus.blogspot.it/2010/07/lysander-spooner-citazioni.
                                                             
MOSES HARMAN (1830-1910). Anarchico  americano, onsiderato oggi come uno dei precursori dei diritti delle donne e dell’eugenetica (ovviamente non razzista). Nel 1886 fu arrestato e imprigionato nel penitenziario di Lansin nel Kansas per avere pubblicato nel suo giornale Lucifer, the Lightbearer (= portatore di luce ) consigli a favore del controllo delle nascite .  Nel 1906 la sua rivista   assunse il nome di  The American Journal of Eugenics. Dopo la sua morte  la sua opera fu continuata da LILIAN HARMAN ( 1869-1950) e dal suo compagno  EDWIN C. WALKER. La propaganda  di Moses Ha- rman sul controllo delle nascite fu particolarmente apprezzata da Voltairine  de Cleyre,  (cfr. post VOLTAIRINE DE CLEYRE ), che tenne una conferenza nel 1890 all’ Unity Congregation, a Filadelfia in  difesa di Moses Harman  durante  la sua detenzione nel carcere di Lansing. (cfr. brano)
Brano da commentare: “ E’ notte , in una cella della prigione. […]  perché Moses Harman è seduto là nella sua cella? […] egli ha visto le donne sposate tali quali sono realmente; ognuna è una schiava dipendente che riceve il nome dal suo padrone, il pane dal suo padrone,   gli ordini del suo padrone, che serve la passione del suo padrone; che passa attraverso il supplizio della gravidanza e i dolori del parto sotto la sua autorità – e non secondo i suoi desideri – che non può avere il controllo di alcuna proprietà, neanche del suo proprio corpo, senza il consenso di lui, di cui possono essere battuti secondo il suo  buon piacere, o anche  rifiutati quando non sono ancora nati. Si dice che la lingua inglese ha una parola più dolce di qualunque altra “home”. Ma Moses Harman a guardato oltre la semplice parola e ha visto la realtà: una prigione orribile di cui i i corridoi percorrono tutta la terra e che ha un tal numero di celle che è impossibile contarle. Sì , la Terra è una prigione, il letto coniugale una cella, le donne sono le prigioniere e voi , signori,  ne siete i guardiani […] egli ha visto anche come  nessuna donna riesca a liberarsi dalle sue catene, come nessuna schiava osi emettere un grido, come tutti gli  omicidi sono commessi, silenziosamente, nell’ombra protettrice della casa – il tutto santificato dalla benedizione angelica di un pezzo di carta, e protetto dalla condanna al silenzio del certificato di matrimonio. L’ adulterio e lo stupro si diffondono liberamente". ( Voltairine de Cleyre, L'esclavage sexuelle)

Bibliografia, Voltairine de Cleyre , L’esclavage sexuelle, in Femmes et anarchistes,  : Voltairine de Cleyre / Emma Goldman, Blackjack editions, 2014 pp. 23 ss. (traduzione italiana mia )
 
KATE  COOPER AUSTIN ( 1864-1902) anarchica , nata  negli Stati Uniti, giornalista e attivista femminista. Passò dalla Chiesa Universalista e spiritualista  all’anarchismo,grazie all’opera di propaganda di MOSES HARMAN e del suo giornale  “Lucifer. The Light-Bearer” (cfr. vedi sopra) e per l’indignazione nei confronti dell’ ingiusta esecuzione dei cinque martiri di Chicago nel 1886.  Collaborò con articoli su parecchi giornali e riviste e  nel 1900 partecipò al Congresso Internazionale di Parigi  sul proletariato rivoluzionario e presentò una relazione sulla questione sessuale e sulla storia del libero amore negli Stati Uniti.. La sua relazione, come ben ricorda Emma Goldman (cfr. post EMMA GOLDMAN), anche ella presente a quel congresso suscitò un notevole scandalo tra i congressisti che decisero che non fosse letta in pubblico e davanti ai rappresentanti della stampa, ma solo in sessioni private con la motivazione che non si desse adito a   una  falsa “ immagine dell’anarchismo “ ( cfr. Emma Goldman, Vivendo la mia vita, La Salamandra,  2 volume, 1981 p. 39) . Sempre su questo argomento  la Goldman riferisce, sempre nelle sue memorie,  anche di un vivace  dialogo sull’amore  tra lei e l’Austin, durante una visita di alcuni giorni , a Carpinger, dove gli Austin vivevano e dove avevano organizzato un tour di conferenze per la Goldman.  (cfr. brano)
Brano da commentare: “  Trascorremmo molte ore da sole insieme e poté raccontarmi molte cose di sé e della gente del luogo. Le maggiori perplessità che alcuni dei suoi compaesani esprimevano riguardavano il suo atteggiamento nei confronti del sesso. “ Che cosa faresti se tuo marito si innamorasse di un’altra donna ?” le aveva chiesto una volta la moglie di un contadino. “ Lo lasceresti?” “ No, se lui mi amasse ancora” aveva risposto prontamente Kate. “ E non la odieresti quella donna? “ No, se fosse una brava donna e volesse veramente bene a Sam”: La vicina aveva concluso dicendo che, se non avesse conosciuto Kate, così bene, l’avrebbe giudicata immorale, o pazza; in ogni caso era certa che Kate non amasse veramente il marito, altrimenti non avrebbe mai potuto accettare di dividerlo con un’altra. “ Il buffo della cosa” mi raccontò Kate, “ è che il marito di questa mia vicina è un noto donnaiolo, che corre dietro a qualsiasi gonnella, ma la moglie non lo sa” Non hai idea di come sia la vita sessuale di quella gente. Ma è tutta colpa dell’esistenza faticosa e squallida che conducono “ si affrettò ad aggiungere . “ Non hanno possibilità di sfogo, di distrazioni. E’ una vita priva di colore, la loro. In città è diverso: anche il più povero operaio può andare a teatro, e può partecipare dell’attività del sindacato. Il contadino, invece, non ha altro che il duro lavoro in estate e lunghe giornate vuote in inverno. L’unico divertimento è il sesso. Come vuoi che possa comprenderlo nella sua forma più pura e nobile, quella dell’amore che non si vende e non accetta legami? E’ una battaglia disperata, quella che abbiamo intrapreso, ma dobbiamo portarla avanti” concluse”: (Emma Goldman, Vivendo la mia vita )
Bibliografia: Emma Goldman, Vivendo la mia vita, La salamandra, 1981 p. 11
 Controcorrente rispetto alla morale del tempo fu anche un saggio della Austin , nel 1901, sulla condizione della donna ( cfr. brano )
Brano da commentare:  “… Woman  and man as well even today are the victims of laws and customs that  originated ages  ago in brute force among our savage ancestors that livind in caves and fought each other over the possession of a bone or a woman , man the strongest physically bur not mentally enlaved the woman and by an exhibition of muscolar Power wielded in the shape of clubs over weaker men, enslaved them also. The “law of the might” came and fastened its hold on the human race and curses Humanity to the present day […] When the art of  Printing was discovered and it came into use, knowledge spread. Even the son of serf night learn to read, and the  daughter too sometimes. The spirit of  liberty grew, and men began to treat women with more consideration and began to preach that is was the duty of a men  to protect a woman.  ( Had they considered that woman was their mental equal they would not have done this). They called woman a frail and lonely flower the angel of live, etc. There  were some rebels amon the woman they declared it did not sweeten life any to be  treated like a first class fool, and then have heavenly names applied to their wounded  self respect, and the they demanded justice in preference to protection. But they were called masculine, immodest and ostracized accordingly. But tho it is possible to smother  revolt you can  never entirely extinguish it.  And today the Rebels are boldly proclaiming by acts as well as words that they are the equal of man and that there  is no sex in brain …” 
Bibliografia:  in http:/leftcoastunitarian.blogspot.it/2005/2005/03kate-cooper-austin-from….. . Su Internet si trova anche una traduzione italiana  del testo da confrontare con l'originale
La sua origine contadina e la sua scelta di vivere lontana dalle grandi città, anche se ciò non le impedì frequenti viaggi  in occasione di congressi sia negli USA che in Europa, sono ben messi in evidenza, oltre che nelle già citate memorie della Goldman, anche dall’anarchico americano,  WINN ROSS  ( 1871-1912 , nel suo commosso necrologio di  Kate  Austin (cfr. brano)
Brano da commentare: “ ……”Nata e cresciuta in una fattoria, tra  gente semplice, la sua mente si è ampliata e la sua scansione mentale ha toccato  mondi lontani, e vide le glorie della vita intellettuale. Nel furgone dell’esercito del progresso, ci sono poche anime belle e senza paura, che sono dotate di spirito profetico – che vede e sente la gloria – dei prossimi risultati della gara; e  Austin Kate era una di questi. Questa donna, che visse una tranquilla vita domestica, la moglie di un agricoltore, divenne nota a migliaia di veri pensatori progressisti e i suoi contributi  sulla stampa radicale, tramite la sua penna, erano stati una potenza superiore a favore della libertà umana ::::” ( Winn Ross, Necrologio per  Kate Austin, 1902)
Bibliografia: Nexus Co.: Necrologio a Kate Austin di Ross Winn


ROSS WINN (1871-1912)  giornalista ed editore anarchico. Fondò e diresse parecchi giornali e riviste anarchiche ( tra cui il più famoso e duraturo fu  “ Winn’s  Firebrand ) ”  dedicandosi particolarmente, prendendo come sua residenza base  Mount Jouliet nel Tennesee, alla diffusione  dell’anarchia negli Stati del Sud, dove prevalevano  partiti e idee reazionarie e conservatrici ( si pensi per es. al Ku klux Klan).  (cfr. brano)
Brano da commentare “ Si stabilisce che il giornale  (a Mount Juliet) , come una pubblicazione indipendente, sia  la bandiera del pensiero rivoluzionario; essa è piantata sul suolo del  Sud, e una residenza di una vita in questa sezione mi convince che sarà un campo fecondo  per le idee libertarie, se i metodi giusti sono usati per il presente a loro
Bibliografia: Nexus Co.: Necrologio a Kate Austin di Ross Winn
Scrisse importanti  articoli anche per altri giornali ( per es.  “ Mother Heart di Emma Goldman, di cui fu, per tutta la sua vita,  grande amico ). Malato gravemente di tubercolosi visse negli ultimi anni in grande povertà tanto che la moglie  , Gussie” scrisse all’insaputa del marito, , nel 1911,  a Emma Goldman  chiedendo un  aiuto economico, che, tramite una coletta tra compagni,  fu subito soddisfatto . Ricevuto quel denaro  non richiesto, Ross Winn , incurante  delle sue condizioni precarie di vita,  lo impiegò  fondando un nuovo giornale,  che chiamò  “ The advance” .  Winn  morì nel 1912 proprio mentre stava preparando un articolo per il giornale.  confermando, ancora una volta,  in questo modo,  come  sottolineò Emma Goldman nel suo necrologio, la sua grande passione  per la stampa, da lui considerata il più prezioso mezzo con cui riuscire  a  realizzare i  suoi sogni di libertà e di un mondo più umano.    (cfr. brano) 
Brano da commentare: “  … He was  possessed by a passionate longing to learn the printing trade, and by that means to carrymessage to mankind. […]  Always his supreme passion was a paper, to arouse, inspire, and educate  the people to a higher conception  of human worthSoin tense  was  that passion that we find him  preparing copy on the  very last day before his death, for the  August issue  of his paper .”
Bibliografia:  Emma Goldman,  Ross Winn Obituary in http://theanarchistlibrary.org/library/emma-goldman-ross-winn-s-obi.....
                                                                                   

 CHARLES JOSEPH ANTOINE   (detto “JO “ ) LABADIE(1850-1933). Noto  come  “  l’ anarchico gentile ”,  fu  tipografo, editore, scrittore e poeta.  Il padre , discendente di una famiglia francese  u gonotta giunta in America, nel secolo XVII,  era un cacciatore  e pioniere, che  sposato  a  una una lontana cugina ,  “nativa  americana”  di origini franco-canadesi  ,  intratteneva  a Paw Paw nel  Michigan sud-orientale  ottimi rapporti con la tribù  dei Pottawatomi  ,  e sovente  fungeva , da  interprete e intermediario tra  costoro  e i missionari gesuiti, residenti in quel territorio . L’infanzia e parte dell’ adolescenza di  Jo Labadie  fu  pertanto  fortemente influenzata dallo stile di vita tribale  tipico delle società  egualitarie  e senza stato degli  “indiani d’ America “. A 17 anni  Jo  Labadie si dette ad una vita itinerante  finché, avendo imparato il mestiere di tipografo, si stabilì a Detroit , dove presto svolse anche  l’attività di giornalista ed editore.   Nel 1877 aderì al  “Socialist  Labor Party” , poi  ai  “  Knights of Labor  “ . Infine , sotto l’influenza di Warren e di Tucker, assunse posizioni anarco-individualiste”,  sostenendo tuttavia  anche la necessità di un “associazionismo volontario “.  Attivamente impegnato  nei grandi conflitti sociali del tempo, dopo i fatti di Haymarkets , difese vigorosamente  i martiri di Chicago e più tardi organizzò con successo   le conferenze  a Detroit  di Emma Goldman.  Importante è stato  il dono di Labadie della sua  biblioteca personale   ( la cosiddetta  “ Labadie Collection” ) all’ Università del Michigan. 
Brano da commentare: “ L’anarchismo è una  filosofia pratica e non mira all’impossibile. Ciò che vuole l’anarchismo, è di rendere il principio dell’eguale libertà accessibile  a ogni essere umano […] L’anarchismo afferma che la libertà in tutte le sfere della vita è ancora il migliore mezzo di condurre la specie umana a un livello di esistenza più felice”
 Bibliografia:  in  http://epheman.perso.neuf.fr/avril18.html

 
 
 

                                                    
 

Nessun commento:

Posta un commento