giovedì 28 aprile 2011

ANARCHICINI: ANARCHICI SPAGNOLI (2) : JUAN MONTSENY ( 1864-1942) e TERESA MANE’ (1865-1939) , ANTONIA MAYMON (1881-1959), ELEUTERIO QUINTANILLA ( 1886- 1966) ,JOAN PUIG ELIAS (1898-1972), JOSEP ALOMA’ SANABRAS ( 1909-1993), FELIX CARRASQUER (1905-1993) E MATILDE ESCUDER VICENTE (1913- 2006 ) .


Un ruolo importante , da molti punti vista e in particolare da quelo culturale nella Spagna dei primi decenni del XX secolo fu svolto da JUAN MONTSENY ( FEDERICO URALES)  E  TERESA MANE ( GUSTAVO SOLEDAD) tramite la loro" REVISTA BLANCA  e su quello più propriamente pedagogico si ebbero  sulla scia di Francisco Ferrer ,  importanti realizzazioni e innovazioni sul piano dell’educazione libertaria e popolare. Tra i tanti pedagoghi ed educatori  libertari,di questo periodo, partiolarmente fecondo durante la rivoluzione sociale spagnola  (1936-1939, mi limito a ricordare ANTONIA MAYMON ( ELEUTERIO QUINTANILLA (1886-1966) JOAN PUIG ELIAS  (1898-1972), JOSEP MARIA ALOMA' SANABRAS ( 1909-1993),  FELIX CARRASQUER (1905-1993).   
 


 

JUAN MONTSENY  ( 1864-1942) e   TERESA  MANE’ (1865-1939) . Juan Montseny ( più noto sotto lo pseudonimo  Federico Urales )  figlio di un padre repubblicano e di una madre carlista  divenne maestro , collaborò a diverse riviste libertarie e sposò, nel 1891,  civilmente (il che rappresentava per quei tempi in  Spagna qualcosa di molto scandaloso) la maestra Teresa Mane’ ( nota più tardi con lo pseudonimo Gustavo Soledad).. Nel 1897 ricercati entrambi dalla polizia fuggirono in Inghilterra . Tornati in Spagna fondarono nel 1898 la Revista Blanca .Publicacion  quincenal de sociologia,ciencia y arte, una delle riviste  libertarie spagnole tra le più famose,in cui collaborarono , tra gli altri, Anselmo Lorenzo,  Ricardo Mella, Teresa Claramunt e tra i non anarchici il famoso scrittore, Miguel de Unamuno. In questa prima fase della rivista (1898-1905) si seguì un indirizzo di pensiero anarco-individualista. L’individualismo di Federico Urales e di Gustavo Soledad si distingueva però da quello di Max Stirner o di Friedrich Nietzsche considerati troppo egoisti ed  asociali, bensì un individualismo teso verso  nuova società fondata sull’armonia e la solidarietà. Il programma  della rivista   era  sintetizzato nel primo numero di questa rivista. (brano).  
Brano da commentare:  “ Explotar al público no es guiarlo, satisfacer sus pasiones o sancionar sus ideas, no es mejorarlas; y nosotros entendemos que se ha de enseñar con el periodico, con el libro, con el drama y con todas las obras que interesan al corazón del pueblo y a sus ideas…” La revista blanca 1 luglio 1898 p.1-2
 Teresa Mane’ si occupò soprattutto del problema della emancipazione della donna. (brano).  
Brano da commentare:  ” Muy debatido  es este tema por lo pensatores  modernos; pero muchos no dan el quid de la la cosa .  La cuestión no estriba en discutir si la mujer es más o menos inteligente que el hombre, si es apta para salvar los intricados laberintos de la cencia, ni si tiene cerebro para elevarse a las  regiones de la philosofía.  No ha de discutirse capacidad, sino derechos. […] la mujer sólo pide  que se  le conceda lo que  como ser humano y libre tiene derecho; esto es, que se la reconozca civilmente come el hombre, que se la liberte de la tutela que este ejerce sobre ella y que el código los trate por igual. ….”  (  Goustave Soledad in La revista blanca 30 luglio 1898 pp. 67-69)
 Bibliografia:  Ho trovato (non saprei come)  su Internet queste due citazioni  tratte dalla Revista Blanca in Patricia V:  Greene,  Prensa y praxis feminista en la Revista Blanca (1898-1905   



Anni dopo, a partire dal 1923, iniziò una seconda fase della Revista Blanca che si concluse poi  nel 1936. In questa fase, in cui  si tentò di elaborare un anarchismo il più “puro” possibile, dal punto di vista culturale  morale, pedagogico, ecc.  I Montseny furono coadiuvati efficacemente anche dalla figlia Federica e  dai più grandi protagonisti dell’anarchismo internazionale come  Max Nettlau, Rudolf Rocker, Sebastien Faure, Luigi Fabbri ed altri.

A una funzione educativa, sempre collegata alla Revista  blanca  si dedicarono anche una lunga serie intitolata  La Novela  Ideal , a cui seguì poi un'altra serie   La Novela Libre, in cui sotto forma di romanzi popolari venivano affrontati temi come il libero amore, l’emancipazione della donna , l’antimilitarismo ecc.   scritte , per lo più , da Federico Urales e dalla figlia Federica Montseny, che  divenne poi, durante la  guerra civile spagnola, ministro della sanità nel governo Caballero (cfr. post:  "i ministri anarchici") .


Per dare un esempio del contenuto di queste “novelle”  che influenzarono diverse generazioni di spagnole e di spagnoli e che secondo il dittatore Franco avevano avvelenato la Spagna , mi soffermo brevemente su una delle più famose: La Victoria di Federica Montseny , a cui poi fece seguito El Hijo de Clara. Nella novella si parla di Clara, una maestra razionalista, che  ama riamata  il “leader”  anarchico  Roberto, ma si accorge più volte che, anche lui, non è esente dai pregiudizi sulle donne assai diffusi in quegli anni.
Brano da commentare: “ Ah, capisco, capisco finalmente! disse la giovane (Clara a Roberto) con amarezza: “E’ questa mia vita senza preoccupazioni, libera e personale, ciò che la spaventa. Lei vuole una donna che le appartenga e viva per Lei e non una che appartenga a se stessa e viva per se stessa (…) La cosa che non mi spiego è che Lei lotti per un ideale ugualitario che proclama l’emancipazione della donna e che sia proprio Lei che si spaventa davanti alla vita indipendente di una, emancipata da tutte le tutele e i pregiudizi (…) Ecco qua i rivoluzionari, gli emancipatori della donna (...) quelli che le consigliano di rompere le catene e di occupare al fianco dell’uomo il luogo che a loro appartiene, impauriti davanti a una donna che non fa altro che mettere in pratica (…) le idee che loro propongono! “ Emancipiamo la donna” gridano dappertutto, ad ogni ora, da tutti i punti di vista, “ Emancipiamola, ma in casa d’altri! Nella nostra una donna sottomessa, obbediente, debole  che possa essere dominata .”  (  da Federica Montseny, La Victoria, La revista blanca ( 1925
Bibliografia : In Michela Caiazzo, Parole ribelli di anarchiche spagnole in http://lenguamariposas.org/voci libere/articoli-e-saggi/31-parole-ribe…. p. 2
                                                                        
Le belle copertine di queste novelle mi hanno fatto venire la voglia di riprodurne in creta ,a modo mio, almeno una.                       



   
 
ANTONIA MAYMON

ANTONIA MAYMON  (1881-1959)  educatrice, femminista, naturista. Insegnò in molte scuole che seguivano il metodo della “Escuela Moderna” di Francisco Ferrer.  Scrissi numerosi articoli pedagogici libertari.’ alcuni quali fortemente critici verso l’educazione impartita nelle scuole statali (cfr. brano) 

Brano da commentare: “ Come un uccellino, che dopo tanti anni in gabbia non sa più volare o si mette a volare disperatamente scontrandosi contro il primo ostacolo che trova, così l’umanità all’uscire dalla prigione infantile, si trova disorientata , diventando alcuni dei pupazzi dei tiranni, ed altri tiranni dei propri simili e tutti boia di se stessi” ( Antonia Maymon ,  Helios , anno settimo, n. 77 , 1922)

Bibliografia: Valeria Giacomoni, Una bella figura di anarchica, maestra, naturista, femminista in  A Rivista anarchica n. 395 , febbraio 2015 pp 73-75. 

Antonia Maymon fu processata insieme a  TERESA CLARAMUNT  e ad altre compagne per avere energicamente protestato contro il colonialismo in Africa e avere fondato  il Comitato contro la guerra in Marocco . Dopo un breve periodo  in esilio in Francia per sfuggire alla repressione dello sciopero  del 1911 tornò in Spagna e partecipò attivamente, in sintonia con ISACCO PUENTE   (cfr. post CONFEDERACION NACIONAL DE TRABAJO)  e ALBA’ ROSELL ed altri,  ad alcuni importanti congressi naturisti, tra cui quello di Malaga del 1927 , dove sostenne, , sulla scia di Elisée Reclus e Leone Tolstoi,  che il   naturismo e l’ anarchismo  sono “ due porte distinte” ma convergenti verso il medesimo obiettivo . (cfr. brano) 

Brano da commentare : “ Il naturismo non può essere solo questione di stomaco, bensì di naturalizzazione di tutti gli atti umani, il che è impossibile senza una trasformazione sociale che permetta lo sviluppo integrale dell’individuo “ [...]  “ Per me  non vi è naturismo il quale non si preoccupi della vita integrale dell’individuo e come essa possa svilupparsi dentro una società eguaglitaria, senza leggi, né governi , senza sfruttatori né sfruttati, deduco da ciò la conseguenza che le idee naturismo e  anarchismo vanno intimamente unite, e  che non possono separarsi senza  che ognuna di esse abbia bisogno dell’altra per essere completa. 

Bibliografia : La prima parte del brano si trova in  Valeria Giacomoni, Una bella figura di anarchica, maestra, naturista, femminista, art. cit. p. 74   e la seconda su Internet  in http://rojoynegro.info/articulo/eje-violeta/antonia-maymon-mae....  . traduzione italiana mia da verificare possibilmente con l'originale.

Importante per la Maymon è anche il tema di una maternità cosciente, acquisita  attraverso un’ approfondita educazione delle future madri (maternologia) sorretta anche dai progressi dell’eugenetica , considerata sotto una prospettiva  neo-malthusiana anarchica.  (brani)

Brano da commentare: “”  Quelli che meglio conoscono questo argomento hanno dimostrato che l’anormalità deriva dalla nutrizione e dai vizi ed il male non troverà rimedio finché l’uomo non si allontanerà dalle cause che producono tale effetto. Il punto importantissimo della questione si radica nell’educazione della donna, insegnandole le attenzioni che necessita un figlio da prima del suo concepimento, facendole vedere l’orrore di concepire dei figli in condizioni inferiori a quelle che deve avere qualsiasi essere normale che aspiri ad essere una nota armonica nel concerto sociale […] Se non si può negare a nessuno il diritto all’amore o, per meglio dire alla soddisfazione sessuale, poiché quello che si chiama amore è sconosciuto alla maggior parte delle persone, per contro si dovrebbe avere il diritto di negare la procreazione a questa pleiade di viziosi che, corrotti dal vizio e dalla crapula, lanciano al mondo un essere disgraziato con la stessa tranquillità con la quale si giocano il caffè o si fumano un sigaro. Il miglioramento e selezione della razza esigono certe prevenzioni che il non tenerle in conto danno come risultato la sua degenerazione. Queste  e l’instaurazione dello studio di come si diventa una buona madre nelle scuole come materia  obbligatoria, sono di indispensabile necessità di fronte all’imperante degenerazione.. …” ( Antonia  Maymon ,  Qué piensa usted del EUGENISMO como proceder de selecciό sexual de la humanidad, in Generaciόn  Consciente anno V, numero 48, agosto 1927  pp. 299-300

Bibliografia : in  Mio Andrea,  Cultura Libertaria e Nuova Società. Le riviste spagnole di divulgazione alternativa (1923-1936) .  Università degli studi Trieste. Relatore: Prof. Claudio Venza,  Anno accademico 1996-1997 pp. 291-292

Come già a proposito  degli Humbert, anche in questo testo alcune espressioni  come , per esempio, il “miglioramento e la selezione della  razza” e la contrapposizione tra normale ed anormale, mi sconcertano. Comunque per quanto riguarda la Maymon spero che in lei sia sempre prevalsa, dopo  avere scritto questo articolo nel 1927 ,  la sua pregevole riflessione sulla libertà, scritta nel 1932.  (cfr. brano) 

Brano da commentare: “ La paura della libertà la possono avere solo i tiranni; la libertà degli altri non può in nessun caso nuocere alla nostra, a meno che non si voglia imporre con la forza; questo è il pericolo di tutti quelli che vogliono far valere la loro ragione su quella degli altri; dover ricorrere alla forza per imporla, cosa che deve generare la protesta e ribellione dell’oppresso e produce disarmonia nelle relazioni sociali, disarmonia che dev’essere sostenuta da leggi coercitive, eserciti, tribunali ecc. ovvero da tutto ciò che tanto critichiamonoi che propaghiamo la libertà integra dell’individuo come base della perfetta organizzazione sociale” (  Antonia Maymon : La Verdad, anno I n.9, 21 agosto 1932 p. 88 )

Bibliografia:  in Valeria Giacomoni, Una bella figura di anarchica, maestra, naturista, femminista , art. cit. in  A Rivista anarchica n. 395 , febbraio 2015 pp. 73-74


 

ELEUTERIO QUINTANILLA ( 1886-1966) nato nelle Asturie e discepolo di  RICARDO MELLA  frequentò l’Ateneo Libertario de Gijon.   Fondò e collaborò a diversi giornali e riviste anarchiche. Nel 1909 sposò  Consuelo Satura e  nel 1910 rappresentò nel  I congresso della CNT i minatori asturiani. Dopo un periodo di carcere fondò una scuola che si ispirava ai principi di Mella.  Allo scoppio della prima guerra mondiale  aderì, con Kropotkin, Grave e Mella al Manifesto dei sedici. Fu nel 1917 uno dei più acuti critici della  rivoluzione bolscevica impedendo un’adesione della CNT alla III Internazionale. Durante la dittatura di Primo de Rivera fu processato e condannato diverse volte. Durante la rivoluzione sociale spagnola gli fu affidata la custodia del Tesoro  Artistico delle Asturie e di Santander. Dopo la vittoria franchista si trasferì rifugiò in Francia Negli ultimi anni fu sempre più attratto dal misticismo umanitario a cui dedicò numerosi studi e poesie  ( cfr. brano) 

Brano da commentare: “  Hermano Francisco (de Asis) Hermano Juan (de la Cruz) Hermana Teresa (de Jesus) Yo quiero seguir vostra empresa… Grave empresa del hermano inflamado del amor humano de una mistica nueva que lo negue todo y todo lo renueva” 

Bibliografia: http://www.solidaridad. Net/noticia/7537/eleuterio-quintanilla

 

 
 
 


JOAN PUIG ELIAS (1898-1972), anarco-sindacalista e pedagogo libertario. Discepolo di Francisco FRANCISCO FERRER fondò nel 1918 l’ “Escola Natura” che durò sino  al 1939, nel mezzo del  barrio  barcellonese del Clot  . La sua compagna fu la maestra razionalista EMILIA ROCA. La sua apertura mentale ed esperienza era  tale che  quando nel 1936 la Repubblica spagnola istituì “El Consejo de la Escuela Nueva Unificada  con rappresentanti di tutte  le correnti politiche antifasciste,, fu proprio a lui che  venne assegnato un ruolo direttivo.  Non tutti gli anarchici approvarono questa eterogeneità di indirizzi, aggravata inoltre dalle tendenze egemoniche all’interno di quella istituzione degli stalinisti e opposero al CENU , il FRERC (Federacion de Escuelas  Racionalistas de Catalunya). , Comunque bisogna notare che almeno sino al maggio 1937, in Catalogna, fu merito di Puig Elias se all’interno del CENU permase un certo spirito libertario, conforme , per quanto possibile, al programma pedagogico stabilito nel Congresso di Saragozza del 1936 (cfr. post su “Confederacion Nacional de Trabajo”) . Dopo la guerra si trasferì in Francia dove tra il 1942 e il 1944 combatté nella Resistenza nel “Batallon Libertad” formato da esuli spagnoli. Nel 1952 si trasferì in Brasile  a Porto Alegre , dove morì nel 1972 
Brano da commentare: “  (la escuela) no quiere hacer del  ñino un elemento de combate contro nada ni nadie, co tendencias. El  ñino no es un medio, sino un principio y un fin. No aspira a dominarlo ni a utilizarlo al servicio de una idea, de un partido, de un hombre o deun regimen. El  ñino es como Dios, principio y fin. Su alma ha de ser respetada  íntegramente para que de a la vida la plenitud de su contenido, sin coaciones, sin deformaciones. […] Si cada uno de nosotros esta convencido de la bondad y superioridad de sus ideales, entonces no tenemos necesidad de deformkar el alma  del  ñino moldeandola a nuestro gusto y segn nuestro criterio particolar. Si tenemos confianza  en que eldesarollo integral de todas y cada una de las facultades del nino se ha de lograr como corolario al desenvolvimiento integral que es la meta, no podemos sentir la necesidad de dar al  ñino unas ideas hechas y  que sean para él  como una coraza que le impida abrir  nuevos horizontes…"
Bibliografia: http://es.wikipedia.org/wiki/ Consejo _de_la_Escuela_Nueva_Unificada .

 
  _Nueva_Unificada . 
           

JOSEP ALOMA’  SANABRAS (1909-19939, anarco-sindacalista e seguace del  metodo pedagogico razionalista. Nel 1936 fu consigliere  alla cultura della CNT-FAI a Taragona e direttore del giornale confederale “  Diari de Tarragona”. Aderì al Consejo de Escuela Nueva Unificada (CENU) e contribuì attivamente alla scolarizzazione  infantile e alla conservazione del patrimonio culturale e artistico della provincia di Taragona. Nel 1937 si  arruolò nell’armata del Sud e svolse il ruolo di comissario politico e di addetto alla propaganda. Nel marzo 1939 si oppose, al pari  di  Cipriano Mera , degli ex- miliziani della “Columna de Hierro” e di molti altri libertari al colpo di mano stalinista.  Alla fine  della guerra civile fu fatto prigioniero dai fascisti e condannato a morte e solo per l’intervento di  numerosi uomini di destra e di ecclesiastici , a cui durante la rivoluzione sociale, aveva salvato la vita, la pena gli fu commutata  a  30 anni di prigione. Liberato dopo parecchi anni di prigione partecipò ad attività clandestine contro la dittatura di  Franco. Dopo la fine del franchismo  gli venne conferita dalla città di Taragona una medaglia d’oro, che egli però rifiutò.
Brano da commentare: “ El pueblo lucha por su libertad moral Y economica. Quiere acabar y acabarà con todo lo que  había de odioso en el pasado. El fanatismo religioso, el capitalismo explotador y las fuerzas armadas al servicio de la tiranía se han acabado para siempre jamas. […] Nosotros luchamos para acabar con las desigualdades, privilegios y las injusticias sociales. Per no luchamos a favor de unas deteterminadas clases ni por un determinado partido. Esto es una cosa que hace fata tener en consideración si no quiere ir al fracaso  (Josep Alomà (1936) 
Bibliografia: http://the creativedesstruction.wordpress.com/2012/02/27/la-retaguard….
 
                   
 
 FELIX CARRASQUER (1905-1993) E  MATILDE ESCUDER VICENTE (1913- 2006 ) .  FELIX CARRASQUER , anarco-sindacalista e  pedagogo, fu il maggiore  di 4  fratelli,  anch’ essi  noti militanti anarchici : JOSE’ FRANCISCO, e la sorella  PRESEN.  Lavorò sin da giovane come fornaio e impegnandosi, al tempo stesso, in attività culturali, quali per es. la fondazione di una biblioteca, una scuola serale , una compagnia teatrale , che recitava  sue opere teatrali ecc.  Nel 1932, afflitto sin da bambino da problemi di vista, divenne completamente cieco. Partecipò egualmente alla sollevazione anarchica del 1933 e dovette fuggire a Lerida, dove conobbe HERMINIO ALMENDROS,che introdusse in Spagna il metodo pedagogico di  CELESTIN FREINET. Nel 1935 con i suoi fratelli , tra cui anche la sorella PRESEN  CARRASQUER fondò a Barcellona nel quartiere di Clot  la scuola “ Elisée Reclus” razionalista autogestita, in cui a differenza di altre tendenze pedagogiche libertarie non esitava a promuovere  tra i bambini una loro cosciente politicizzazione. ( cfr. brano).

Brano da commentare: …”  se la politica è una questione del popolo, sarebbe assurdo escludere i bambini da questa dinamica fondamentale […] Se la pedagogia può avere un qualche valore, dovrebbe consistere nell’aiutare i giovani, a uscire da un quadro  tradizionale di oppressione e di giustizia [….] Se la storia dell’uomo è una catena di lotte cruente tra dominatori e dominati, i bambini non possono ignorarlo né essere neutrali in questo eterno scontro. ( Felix Carrasquer  1935)
Bibliografia:  Valeria Giacomoni,  Spagna, ma c’è stato anche Felix Carrasquer  in A rivista anarchica  n. 385 dicembre 2013 p. 138. Su Francisco  Carrasquer (1915-2012) cfr. l’ articolo di Javier  Barreiro in  A rivista anarchica n. 382 estate 2013 pp. 151- 154
Durante la rivoluzione sociale per un breve periodo fu il direttore  dell’ ospedale della Maternità a Barcellona e poi nel 1937 si trasferì  nell’Aragona dove fondò a Monzon una famosa Scuola per militanti e per gestori di collettività, che fu poi chiusa dagli stalinisti. Dopo la vittoria di Franco per un breve periodo fu in Francia e poi tornò clandestinamente in Spagna,  dove a Barcellona conobbe MATILDE ESCUDER VICENTE, (detta Mati) che divenne al tempo stesso la sua compagna e anche “ i suoi occhi ”. Furono più volte arrestati sino a che  Carrasquer  fu condannato a 25 anni, di cui ne fece  ben 12. Alla sua liberazione Felix e Mati si trasferirono in Francia, dove formarono un centro di formazione per militanti. Nel 1971 tornarono a Barcellona dove la loro casa divenne un luogo di incontro per giovani simpatizzanti. Mati Escuder, maestra elementare, era stata prima di conoscere Felix Carrasquer  volontaria nella Colonna Durruti e compagna dell’anarchico Enrique Ferrero, ucciso dai franchisti, da cui ebbe una figlia , Etna.  
Brani da commentare: 1)  “… Obligados como estamos a ser muy breves, para  dar una idea global de la magnitud de ste movimiento en toda España diremos que, con los altibajos que impusieron los avatares políticos y la represión sobre todo, los sindicatos de la CNT y las Escuelas racionalistas fueron clausados centenares de veces; pero como el ave Fénix, renacieron aquí  álla volviendo a funcionar sus escuelas en Cataluña, Valencia, Aragón, Asturias y Galicia. […] Per o no se redujo la labor cultural de la CNT a las Escuelas Racionalistas ; ya que los Ateneos, que venián funcionando desde comienzos de siglo, sobrepasaron el millar en la época de la República. En los Ateneos, además de una cultura básica, se impartían cursillos sobre temas cientifícos, sobre la historia dl movimiento obrero y otros aspectos de interés y, muy singularmente, sobre cómo podría sustituirse la sociedad injusta que padecemos por otra libre y solidaria…”( Felix Carrasquer,  Las  realizaciones educativas de la CNT en el periodo revolucionario 1936-1939); 2) “ El periodo más duro que vivimos fue en Valencia, donde fui detenida: lassacasllamaban a los actos de sar cada tres dias a detenidos con camiones; los llevaban a ejecutar contra la tapia del cementerio ; a las familias que podían pagar 100 pesetas de entonces (lo que suponía mucho dinero ) les debajan asistir a la ejecución y recuperar el cuerpo para darle una sepultura digna. Los demás iban  a para en fosas comunes …” (ricordi di Matilde  Escuder Vicente )
 Bibliografia : Primo brano in  Felix Carrasquer,  Las  realizaciones educativas de la CNT en el periodo revolucionario 1936-1939 in http://revistapolemica.wordpress.com/2013/08/17/las-realizaciones....  Secondo brano in http://periodicocenit.blogspot.it/2006/06/cenit-n983-matilde-escude...
                                                                     

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