ERICH MÜHSAM : Nacque a Berlino da una agiata
famiglia borghese ebraico-tedesca. Nel 1896 fu espulso da
scuola per avere scritto un articolo su un giornale socialdemocratico. Diventò
poeta e cabarettista e iniziò a frequentare gli ambienti anarchici e le
comunità vegetariane del Monte Verità, presso
Ascona.
ll primo da sinistra è
Erich Müsham, che fu , da giovane,
frequentatore assiduo di Monte Verità e dei monteveritiani più
famosi , tra cui HENRI OEDONKOVEN , IDA HOFMANN , E GUSTO GRASER . Criticò però
le “ turlupinature spiritiste, teosofiche, occultistiche o vegetariane
elevate all’ennesima potenza “ di alcuni ospiti di quella comunità. (cfr. brano)
L’uomo col cappello bianco è RAPHAEL FRIEDEBERG, ( 1863-1940) , medico anarchico, che,
affascinato da quei luoghi , si
stabilì , in una villetta , che chiamò Colombarium, e che divenne presto un importante centro
di accoglienza per molti libertari . Friedeberg era
il medico più stimato e amato di tutto il territorio. Suoi
pazienti furono oltre ai suoi amici più cari come , per esempio, l'anarchica MARGARETHE FAAS HARDEGGER ( cfr. post a suo nome) anche i
nemici Karl Kautsky ,
Otto Braun e l’ ex imperatore
Guglielmo II. Sarebbe interessante saperne di più sul suo “psichismo storico” ,
fondato sul “totale rifiuto dell’autoritaria concezione del mondo" , di cui io conosco solo una breve introduzione. (cfr. brano)
Brano da commentare: “ Fino a quando la vita umana coincide con la conservazione della esistenza materiale, fino a quando le forze produttive sono per natura tali da assorbire l’intera personalità per garantire la nuda esistenza, allora è quasi giusto ciò che dice Marx. Quanto più invece l’accumulazione di valori crescente di generazione in generazione, quanto più l’ulteriore sviluppo tecnico … portano a un maggiore tempo libero disponibile per attività non soltanto materiali , tanto più decisivi diventano allora i fattori psichici, che gradualmente si pongono come forze indipendenti contro quelli materiali. Lo psichismo storico svela che le relazioni psichiche esercitano la maggior energia sulle condizioni materiali “ ( Raphael Friedeberg, Historischer Materialismus und Klassenkampf in Polis, anno 1907 n. 5 p. 73)
Canzone da commentare: “Insalata noi mangiam, sì, insalata noi / mangiam / e verdura mattina e
sera / E i vegetariani voi li chiamate deficienti / così tiriamo una noce sulla
testa / Insalata noi mangiam, sì, insalata noi / mangiam / e verdura mattina e sera / Al sole esponiamo
il nostro corpo, sì al / Sole esponiamo il nostro corpo / questo è il nostro
unico passatempo/ Invero ci avvoltoliamo
qualche volta/anche nello stagno /il che rinvigorisce il corpo e lo lava /
nello stesso tempo / al sole esponiamo il nostro corpo e lo /bagnamo /questo è il nostro
unico passatempo / La carne noi odiam, sì, la carne noi/odiam / e il latte e le uova, e
amiamo castamente / Mangiar carogna è sciocco e rozzo, / e i maiali altrettanto
/ La carne noi odiam, sì, la carne noi/odiam / e il latte e le uova, e amiamo castamente . Spiriti non beviam, no, noi spiriti non beviam / perché ciò produce
perniciosi effetti sul carattere /
Verdura e frutti sono liquidi a sufficienza / perciò non beviamo niente e siamo
davvero molto saggi, / spiriti
non beviam / no, noi spiriti non beviam / perché ciò produce
perniciosi effetti sul carattere.
/ Tabacco non fumiam, no, noi tabacco / non fumiam / come fa solo l’orrenda
marmaglia impura / Ci sediamo invece sul didietro / e viviam sani e secondo natura
/ Tabacco non fumiam, no, noi tabacco / non fumiam / come fa solo l’orrenda
marmaglia impura
/ Insalata
noi mangiam, sì, insalata noi / mangiam / e verdura mattina e
sera / E
i vegetariani voi li chiamate deficienti / così tiriamo una noce sulla testa / Insalata noi mangiam, sì, insalata noi / mangiam / e verdura mattina e sera “ . (
Erich Musham , La
canzone del vegetariano . Canto conviviale analcolico- sulla melodia di “Sempre
molto adagio” (
1905)
Bibliografia: Erich Müsham, Ascona
Monte Verità e Schegge , edizioni
L’AFFRANCHI, 1989 p. 35
Ad una visione di Ascona spiritual-naturalistica e alquanto elitaria di Ascona Müsham ne contrapose un' altra , in cui esprimeva il suo sogno di un" Ascona rifugio di ribelli e di perseguitati dalla giustizia borghese. (cfr. brano)
Brano
da commentare : “ Perciò ( tutte le
bigotte strabuzzeranno gli occhi in pudico raccapriccio ) auspico dal più
profondo dell’anima che un giorno Ascona diventi un rifugio per detenuti
rilasciati od evasi, per senzapatria
perseguitati, per tutti quelli che a causa delle attuali condizioni sono
cacciati martoriati, spinti alla deriva e che non hanno ancora perduto il
desiderio di vivere in modo degno di esseri umani tra gli uomini che rispettano
come simili [...] Forse Ascona contribuirà un po’ a realizzare questo sogno;
forse la madre terra qui concederà un po’ di spazio anche a loro, agli uomini
che si sono ribellati contro la schiavitù e la violenza spinti da fiera
collera. Qui non mi si potrà tenere per sempre . Il mio sangue mi respinge per
il mondo. Ma se dopo anni verrò un’ altra volta ad Ascona e la troverò abitata da uomini che,
trascinati per penitenziari, sfruttati dalle angherie dei potenti e dai loro
organi esecutivi (lo Stato, la polizia e la giustizia) alla fine hanno davvero
trovato qui una patria ed un sentore di felicità, allora il mio cuore si riempià di gioia. (Erich Musham, Ascona
Monte Verità e Schegge , 1905)
Bibliografia: ErichMüsham, Ascona
Monte Verità e Schegge , edizioni
L’AFFRANCHI, 1989 p. 66
Brano da commentare: “ Fino a quando la vita umana coincide con la conservazione della esistenza materiale, fino a quando le forze produttive sono per natura tali da assorbire l’intera personalità per garantire la nuda esistenza, allora è quasi giusto ciò che dice Marx. Quanto più invece l’accumulazione di valori crescente di generazione in generazione, quanto più l’ulteriore sviluppo tecnico … portano a un maggiore tempo libero disponibile per attività non soltanto materiali , tanto più decisivi diventano allora i fattori psichici, che gradualmente si pongono come forze indipendenti contro quelli materiali. Lo psichismo storico svela che le relazioni psichiche esercitano la maggior energia sulle condizioni materiali “ ( Raphael Friedeberg, Historischer Materialismus und Klassenkampf in Polis, anno 1907 n. 5 p. 73)
Bibliografia: in
Hans Manfred Bock – Florian Tennstedt, Raphael Friedeberg:
medico ed anarchico ad Ascona in Monte
Verità. Antropologia locale come contributo alla riscoperta di una topografia
sacrale moderna. Le mammelle della verità, Electa Editrice p. 41
Erich Müsham DURANTE LA REPUBBLICA DEI CONSIGLI |
Dal 1909 al 1919 abitò a Monaco di Baviera. In questi anni, in
cui diresse la rivista “Kain”, fu più volte
arrestato. Durante la guerra si impegnò
sempre di più contro di essa. Partecipò attivamente, al fianco di Gustav Landauer,
alla Repubblica bavarese dei Consigli Operai e in seguito a un attacco improvviso, alle 4 del mattino del 13 aprile, di soldati , che agivano per conto del regime fantoccio di Bamberg , guidato dal socialdemocratico Johannes Hoffmann, venne rapito, insieme ad altri rappresentanti del Comitato Centrale e portato nella Baviera del Nord, e
condannato a 15 anni. (cfr.post "LA REPUBBLICA DEI CONSIGLI .... ). Lo stato d’animo, , penosamente oscillante
tra angoscia e speranza, di
Erich Müsham , rinchiuso
nella fortezza di Ebrach , quando ancora la Repubblica bavarese dei
Consigli operai era in corso. trova
un preciso riscontro nelle pagine del
suo diario, da cui traggo un breve brano.
Brano da commentare. “ … Infine la prematura dichiarazione della
Repubblica dei Consigli con l’improvviso cambiamento di tutti i sentimenti:
prima l’entusiasmo, poi preoccupazione, poi delusione, poi disperazione, e ancora
speranza, fiducia. E poi l’attacco violento e l’allontanamento da ogni
possibilità d’agire, la totale rescissione fra
me e Zenzl, la lunga incertezza sul destino degli amici e adesso il
tormento fra paura e speranza, la totale incertezza su come la lotta finirà,
cosa ne sarà dell’opera iniziata, cosa ne sarà di me, dei miei, del mio lavoro,
di tutto quello che ho, del futuro stesso? Chiuso fra le mura strette e nude di una
cella, condannato ad una vita di totale privazione, piena di sporcizia e di
squallore, sento venire dalle celle vicine un gioioso fischiettare e
canticchiare. Al di là delle spesse mura di questa segreta si apre il mondo
alla cui bellezza, libertà, felicità anche a me verrà data le possibilità di
contribuire. Credo alla felicità dell’Uomo tramite la Rivoluzione. Ma il nome
della felicità umana è Socialismo.
Finché questo non sarà raggiunto la rivoluzione non dovrà subire arresti. Per
quanto mi riguarda sono deciso a servirla fino alla vittoria oppure fino alla
morte “ ( Diario di Erich Müsham, Penitenziario di Elbrach, domenica 27
aprile 1919 )
Bibliografia: in Erich Müsham, Dal cabaret alle barricate a cura
di A. Fambrini
e N. Muzzi,
Eléuthera
1999 pp. 167-168
In seguito ad una amnistia fu rilasciato nel 1924.
Si stabilì definitivamente a Berlino , fondò la rivista “Fanal e nel 1929 scrisse
un dramma “Staatrason” su Sacco e Vanzetti .
Brano
da commentare: “ Dio e lo Stato sono i due poli del
potere, fondato sulla negazione
dell’eguaglianza dei diritti, della reciprocità e della responsabilità
personale. Dio e Stato, sono con tutti i loro
mezzi di espressione: Chiesa, governo, giustizia, esercito, polizia, burocrazia, sultani, vizir, fachiri e bonzi, le più
perfette incarnazioni dell’autorità centralizzata. Non può esserci nella
società federalista anarchica una solo elemento integrante che non sia
direttamente opposto a queste due forme
fondamentali del potere. Questa
costruzione deve avere nelle fondamenta stesse un altro volto e crescere altrimenti che tutte le
organizzazioni fondate sull’autorità. Ho
detto dalle fondamenta: e, la
radice dello Stato, la cellula di base
dell’autorità , è la famiglia . La
famiglia ufficialmente istituita, con i suoi principi organizzativi uniformi, è
il modello e il simbolo della centralizzazione, l’incarnazione perfetta
dell’idea del potere e, nel suo piccolo,
un modello di Chiesa e di Stato […] La
famiglia patriarcale è fondata
sull’istituzione del matrimonio ,celebrato da preti o funzionari , tra due
persone che hanno deciso di vivere in comune e procreare dei bambini. Che sia
religioso o civile, il matrimonio rappresenta dunque l’intervento di
un’autorità pubblica nella decisione privata di due esseri umani di avere tra
loro dei rapporti sessuali […] I preti e dunque la Chiesa, lo Stato e una
qualsiasi autorità poterono stabilire il loro potere in un campo dove per
ogni spirito sano
l’idea stessa di potere non
dovrebbe sussistere.”
Bibliografia: Non ricordo più se questo brano
l’ho trovato da qualche parte in italiano o l’ho tradotto io dal
francese prendendolo da Erich Mühsam “ Vers una société liberée de l’Etat, Editions Spartacus , 1999 pp. 120-121.
Nella notte dell’incendio del Reichstag (27-28 febbraio1933) Erich Mühsam venne arrestato dalle SA. Torturato a lungo fu ucciso il 10 luglio 1934.
Tra le tante belle poesie scritte da Erich Müsham ne metto qui due: Il prigioniero e Il mio Testamento :
Dopo la morte di Stalin Zenzl Elfinger ottenne il permesso di trasferirsi a Berlino Est, dove morì nel 1962. A Zensl , Erich Müsham dedicò dei versi, illustrati con dei suoi bei disegni, sia durante la detenzione, nel 1920, nella fortezza di Niederschönenfeld e sia durante la prigionia , nel 1933, nel carcere di Ploetzensee, dove fu detenuto dall'8 settembre al 2 febbraio 1934 sino al suo trasferimento nel durissimo campo di concentramento di Orianenburg , dove fu ucciso.
Tra le tante belle poesie scritte da Erich Müsham ne metto qui due: Il prigioniero e Il mio Testamento :
Poesie da commentare: 1) II PRIGIONIERO:
Non
ho imparato per tutta la mia vita a piegarmi ad una costrizione
estranea. Adesso mi hanno incarcerato allontanato da moglie e opera. Ma
anche se mi ammazzano: Piegarsi vuol dire mentire!
Io
dovrei? Io devo – ma non voglio seguire i piaceri di quei signori. Non
faccio ciò che dice un castaldo. Ribelli conoscono un dovere migliore
che piegarsi sotto il gioco. Piegarsi vuol dire mentire!
Lo
Stato, che mi tolse la bandiera che continua a fregarmi nel carcere e
senza pudore. Dovrei piegarmi ai codici anche in catene. Piegarsi vuol dire mentire!
Allora mettete l’empio al muro! Così siete contenti. Perché prima si secchi la mia mano che io mi pieghi alla frusta nell’ignoranza di uno schiavo. Piegarsi vuol dire mentire! Ma
se un giorno la catena si spezzerà posso a pieni polmoni respirare il
sole-tirannia! Lo griderò in mezzo al popolo: Sii libero! Disimpara a
piegarti! Piegarsi vuol dire mentire!
2) IL MIO TESTAMENTO : “
E se un giorno ho terminato - Sotterrate questo Musham - Donate ancora una lacrima -Mandate un saluto nella tomba- E sopra una pietra- Dolcemente marciscano le mie ossa! […] Dovete informarmi e queste sono le mie ultime volontà. -Alzate i bicchieri- fate un brindisi al mio cadavere ! -Passata tutta la miseria- Evviva Mühsam! Evviva la morte!
Bibliografia: Erich Müsham, Il poeta anarchico, a cura di Leonard Shäfer, Zero in condotta , 2007 p. 52 e p. 5
Bibliografia: Erich Müsham, Il poeta anarchico, a cura di Leonard Shäfer, Zero in condotta , 2007 p. 52 e p. 5
KRESZENTIA (più nota col nome di ZENZL ) ELFINGER (1884-1962 ) compagna/moglie di Erich Müsham partecipò attivamente anche leial processo rivoluzionario , iniziato tra il sette e l'otto novembre 1918,che portò alla caduta della monarchia bavarese e alla nascita della Repubblica libera della Baviera con Kurt Eisner, come presidente dal
Consiglio dei ministri. Dopo l'assassinio di Kurt Eisner, il 21 febbraio 1919, venne fondata il 7 aprile la Repubblica Bavarese dei Consigli Operaie. Dopo l' arresto di Müsham, il 13 aprile 1919, che concluse la prima fase della Repubblica dei Consigli , tendenzialmente più libertaria, Zenzl, rimasta sola, si unì agli operai e ai soldati, che sotto la guida di Ernst Toller liberarono dalle guardie bianche la città di Dachau. (cfr. post LA REPUBBLICA DEI CONSIGLI OPERAI DELLA BAVIERA), Dopo la fine di quell’esperienza rivoluzionaria e la vittoria della controrivoluzione nazionalista e capitalista Zenzl
fu rinchiusa per un certo periodo in
carcere. Appena liberata si impegnò attivamente
per la liberazione di Erich Müsham e di
altri compagni e partecipò al primo Congresso del
“Rote Hilfe” ( Soccorso Rosso) a Berlino. Nel 1924 Müsham fu
liberato con la condizionale e si stabilirono tutte e due definitivamente
a Berlino. Dopo l’arresto nel 1933 di Müsham
e il suo invio nel campo di
concentramento di Orianenburg, Zenzl
lottò disperatamente e invano per ottenere migliori condizioni di vita per il suo compagno. Contro poi la menzogna
dei dirigenti del campo tesa a far passare
per suicidio la morte di Müsham, Zenzl reagì gridando la verità in faccia ai mentitori (cfr. brano)
Brano
da commentare: “ Giunta a Oranienburg, quando chiesi dove si trovasse la salma, né il comandante
né il suo aiutante dichiararono di saperlo. Passai allora nella trattoria che
si trovava di fronte al campo, piena di S.A. ubriache, e l’ex comandante mi si
avvicinò : Vostro marito ha perduto il controllo e si è impiccato, il suo
cadavere si trova nella cappella mortuaria del cimitero del villaggio” “ Non si
è impiccato, lo avetge assassinato voi “ urlai
esasperata “ Signora – mi rispose testualmente Stanlkopf – non addossate alle S.A. la
responsabilità per ciò che hanno compiuto le S.S. “ poi estrasse dalla tasca
una fotografia di mio marito senza barba e con i capelli rasati, che recava la
scritta “ L’assassino degli ostaggi”. “ Lo avete percosso e torturato, mi avete
vietato di fargli visita “ gli scagliai sul volto queste accuse, ed egli si
allontanò come una bestia piena di viltà “ ( Kreszentia Musham Il
calvario di Erich Musham)
Bibliografia, Kreszentia Müsham Il calvario di Erich Musham, Samizdat 1996 p. 78
Dopo la morte di Erich Müsham, Zenzl , dietro ripetuti inviti da parte delle autorità sovietiche , si rifugiò , per salvarsi dai nazisti, in Russia , dove venne , poi, per il suo persistente rifiuto di permettere la manipolazione del pensiero e degli scritti di Erich, duramente perseguitata e più volte rinchiusa nei campi di concentramento stalinisti . (cfr. brano)
Brano
da commentare: “ Zensl Müsham è oggi un simbolo
dell’umanità infamata. Il triste destino di questa semplice donna s’incarna in
quello di centinaia di poveri esseri umani , che stanno morendo nelle prigioni
e nei campi di lavoro del NKVD e le cui grida di aiuto si perdono senza eco in
un mondo divenuto sordo. Il crimine, che non ha appellativi, compiuto dagli
aguzzini del terzo Reich contro Erich Müsham fu uno spaventosi atto di bestialità e
brutalità. Ancor più irritante è
l’infamia perpetrata contro Zensl in Russia da 13 anni ; Infamia occultata
da ipocrisie e menzogne per depistare metodicamente l’opinione pubblica. Nello
stesso momento in cui in Germania sotto il controllo russo si erigono monumenti
a Erich Müsham e piazze e strade
prendono il suo nome, in Russia la vedova dello scrittore è torturata e
condannata a una lenta morte da 13 anni. “ (Rudolph Rocker agosto 1949)
Bibliografia: Rudolph Rocker, Zensl Elfinger Müsham. Una libertaria in lotta contro i
totalitarismi., La Fiaccola 2002 p. 70
Dopo la morte di Stalin Zenzl Elfinger ottenne il permesso di trasferirsi a Berlino Est, dove morì nel 1962. A Zensl , Erich Müsham dedicò dei versi, illustrati con dei suoi bei disegni, sia durante la detenzione, nel 1920, nella fortezza di Niederschönenfeld e sia durante la prigionia , nel 1933, nel carcere di Ploetzensee, dove fu detenuto dall'8 settembre al 2 febbraio 1934 sino al suo trasferimento nel durissimo campo di concentramento di Orianenburg , dove fu ucciso.
RET MARUT |
RET MARUT (B. TRAVEN) (1882- ?) scrittore e attore. Assunse nella
sua vita, per quel non molto che si sa, varie identità Nelle vesti di Ret Marut,
le uniche su cui in questo blog intendo soffermarmi, si sa solamente che, apparso alquanto
misteriosamente a Berlino nel 1917, dette vita
a una rivista “ Der Ziegelbrenner “ ( Il fonditore di mattoni ) assai
diffusa negli ambienti anarchici. Nel dopoguerra partecipò alle manifestazioni
e al grande sciopero oraniuzzato da Kurt Eisner , che provocò tra l’altro il
crollo del regno di Baviera. Amico
di Erich Mühsam e di Gustav Landauer Marut
fece parte del comitato di propaganda della prima Repubblica dei Consigli
Operai di Baviera e svolse l’importante incarico di direttore del dipartimento
della stampa. Cito adesso alcuni brani
tratti dagli articoli scritti da Ret Marut : uno antecedente la
repubblica dei consigli e l’altro posteriore. (cfr. brani da commentare)
Brani da commentare : 1) “ Attualmente , la libertà di stampa
non esiste. I giornalisti sono canaglie, manipolatori dell’opinione, che
ingannano il popolo per paura di ritrovarsi
senza “reddito garantito”. Hanno paura di provare la fame, di andare in
malora. Essere o non in preda a questa paura è questione di carattere. Nessuno
ha la capacità di rimanere retto, onesto e saldo nelle sue convinzioni di
fronte all’eventualità di non mangiare a sazietà. Il giornalista, in ogni caso,
non ce l’ha. Io reclamo la sua indipendenza economica immediata nei riguardi del
suo datore di lavoro. Io esigo che gli venga data la possibilità di provare che
può essere un tipo coraggioso quando non è più minacciato di licenziamento e
quindi di fare la fame. La stampa deve essere opera di uomini liberi . ( Ret Marut,
rivendico la libertà di stampa, Der Ziegelbrenner n. 15, 15 gennaio 1919 ) ; 2)
“… Lo Stato più libero del mondo, davvero: profittatori e usurai, malavitosi,
assassini immondi e uccisori di ribelli vi conducono una vita di lussuria e di
deboscia, mentre i lavoratori e i rivoluzionari vi vengono massacrati e
torturati in fondo a prigioni e penitenziari. Che si sarebbe arrivati a questo
punto se la socialdemocrazia prendeva il potere, è quanto ho detto agli operai
socialdemocratici fin dal 1905. E che una volta al potere sarebbero stati cento
volte più brutali dei padri della legge sui socialisti [nota: riferimento a
Bismarck e alle leggi eccezionali del 1878], io l’ho detto nel 1907 agli
elettori socialdemocratici . Non gliel’ho sicuramente detto facendo appello
alla mia coscienza politica ( allora non ne sapevo niente e non ne so niente
neppure oggi, il che mi ha permesso di mantenere il senso degli esseri umani),
ma rifacendomi alla sensazione che la socialdemocrazia aspirava ad un
pontificato più nefando di quello della Chiesa cattolica […] Consegnando dei rivoluzionari alla sete di
vendetta e di sangue di una borghesia bestiale e depravata, questo partito ha
inoltre tradito la nozione di Stato, come nessun rivoluzionario avrebbe potuto
fare. E’ così che ha lasciato assassinare, assassinare legalmente, a Monaco ,
qualche ora dopo la sentenza , senza grazia né amnistia, sette rivoluzionari
(senza parlare di parecchi altri nobili cuori dei due sessi) mentre questa
grazia è stata concessa 4 giorni dopo, in quella stessa città, ad un omicida
che aveva ucciso una coppia di albergatori per derubarli; e mentre gente di una
barbara crudeltà, carnefici dei loro stessi figli, non scontavano che qualche
giorno di prigione. “ ( Marut, Der
Ziegelbrenner nn. 18/19, 3 dicembre 1919)
Bibliografi Bruno Traven, Nello Stato più libero del mondo, Chersi/libri 2000 . Primo brano a p. 21, sedondo brano a pp. 29-30 e p. 32
Caduta la Repubblica
bavarese dei Consigli Operai per mano dei controrivoluzionari , Ret Marut, dopo
un periodo in cui fu in carcere
attendendo di essere fucilato, riuscì ad evadere con l’aiuto dell’ organizzazione
clandestina Anarchister Freibund . Col tempo le notizie su di lui
scemarono sino a scomparire del tutto. Dopo il 1925 circa iniziò l’enigma
Bruno Traven , autore di noti romanzi , tra cui, I raccoglitori di
cotone, La nave morta , e Il
tesoro della Sierra madre , da cui fu poi tratto il famoso film di John
Huston con Humphrey Bogart . Secondo
Houston, l’ uomo che si presentò sul set del film con il nome di Berich Traven Torvan e che
diceva di essere l’ agente e il traduttore Bruno Traven era in realtà lo stesso
scrittore.
SENNA HOY
SENNA HOY (1882-1914) . Il suo vero nome era Johannes Holzman . Nacque in Germania a Tuchel da una famiglia
benestante di origine ebraica. Frequentò
a Berlino il circolo di Helene Blavatsky
e anche la facoltà di teologia all’università, che però presto abbandonò. Entrò
in contatto con gli ambienti bohemiennes
della città (divenendo, tra l’altro,
amico di Erich Musham) e cambiò
, sembra su suggerimento della poetessa,
Else Lasker-Schuler, il suo nome in Senna Hoy (ricavato
con qualche piccola forzatura dalla lettura all’ indietro di Johannes).
Tra il 1903 e il 1905 pubblico la rivista Kampf, che ebbe ampia diffusione e
ottenne la collaborazione oltre che di Musham e di Else Lascker -Schuler anche di Gustave Landauer e del noto poeta
Paul Scheerbart, inventore, tra l’altro, di “poesie sonore” . Sebbene non fosse
omosessuale Senna Hoy pubblicò un libro insieme
d Adolf Brand intitolato “ Il terzo genere” , dove contestava
con forza i pregiudizi e la persecuzione nei confronti dell’omosessualità da parte della morale borghese e religiosa. Nella rivista erano
affrontati anche problemi di ordine sociale ed economico denunciando il
sistematico sfruttamento degli operai e la politica riformista dei sindacati
social-democratici, a cui opponeva l’ azione diretta e l’ autogestione della classe lavoratrice. Nel 1905 inviò una lettera pubblica al capo della
polizia di Berlino minacciando di reagire con la violenza al continuo e
quotidiano pedinamento degli agenti a
cui veniva sottoposto. Condannato a quattro mesi di carcere si sottrasse alla
cattura e si trasferì in Svizzera. A
Zurigo collaborò con la rivista
anarchica Der Wckruft ( L’ Aurora) . Espulso dalla
Svizzera vi tornò clandestinamente sotto falso nome, ma scoperto , fu messo in
prigione, dove veniva ripetutamente
picchiato dai carcerieri e nutrito a
forza per impedirgli di continuare a scioperi della fame per protesta.
Finalmente libero ed espulso dalla Svizzera passò ,nel 1906, sempre adottando diverse identità, la
frontiera francese e poi nuovamente in Svizzera. Nel 1907, trasportando materiale di propaganda
e denaro, Senna Hoy partecipò a Varsavia alla conferenza clandestina tenuta
da gruppi anarchici illegalisti di Polonia e Lituania , tra
cui Chernoe Znamia e Beznachalie ( “Bandiera
nera” e Libertà) , che intendevano costituire una comune
Confederazione anarco-comunista. (cfr. post : LA RIVOLUZIONE RUSSA DEL
1905)- La repressione zarista si abbatté feroce su
questa neonata organizzazione e nel 1908
Senna Hoy insieme ad altri 24 compagni fu arrestato e imprigionato prima nel
carcere di Varsavia e poi, dopo infiniti maltrattamenti e torture, confinato
nella sezione criminale del manicomio di Mosca.
Nel 1913
ELSE LASKER SCHULER (1869-1945) , ( definita da Karl Krauss “ il più forte e impervio fenomeno lirico
della Germania moderna”), che di lui era
innamorata giunse a Mosca, insieme ad altri compagni, per liberarlo, ma prima
che vi potessero riuscire egli morì. In
ricordo del suo amato, Else Lasker Schuler dedicò una bella poesia, di cui oggi
esistono anche versioni musicate, facilmente rintracciabili on line:
Poesia di Else Lasker Schuiler da commentare : Senna Hoy -Seit du begraben liegst auf dem Hügel - Ist
die Erde süß. -Wo ich hingehe nun auf Zehen,-Wandele ich über reine Wege.-O,
deines Blutes Rosen- Durchtränken sanft den Tod. - Ich habe keine Furcht mehr
-Vor dem Sterben.- Auf deinem Hügel blühe ich schon -Mit den Blumen der
Schlingpflanzen. - Deine Lippen haben mich immer gerufen, - Nun weiß mein Name
nicht mehr zurück. - Jede Schaufel Erde, die dich barg, -Verschüttete auch
mich.- Darum ist immer Nacht an mir - Und Sterne schon in der Dämmerung.Und ich
bin unbegreiflich unseren Freundennd ganz fremd geworden. Aber du stehst am Tor
der stillsten Stadt Und wartest auf mich, du Großengel."
Senna Hoy ( trad. italiana) -
Dal
momento che sei sepolto sulla collina -La terra è dolce?- Dove vado ora sulle
dita dei piedi,- Cammino su sentieri puri. -Oh,
le tue rose di sangue - Annegare delicatamente
la morte. -Non ho più paura -Prima di morire -Sto già
fiorendo sulla tua collina -Con i fiori dei
rampicanti. -Le tue labbra mi hanno sempre
chiamato, - Ora il mio nome non si ricorda.
- Ogni scoop di terra che ti nascose, - Mi ha versato anche -Ecco
perché è sempre notte su di me - E le stelle già
al crepuscolo. E io sono incomprensibile per i
nostri amici - E completamente estranea. –
Ma tu sei al cancello della città più tranquilla
- E aspetta me, grande angelo.
Bibliografia: Senna Hoy -
Testo originale e Traduzione | Leichenwetter della poesia di Else Lasker-schultze in https://www.metalgermania.it
› traduzioni › leichenwetter ›
senna-hoy
Numerose notizie sulle attività rivoluzionarie di Senna Hoy si trovano nei ricordi di MAX NOMAD ( pseudonimo di Maximilian Nacht) (1881-1973,ma a mio parere) sono talmente impregnate di rancore e desiderio di ridicolizzare Senna Hoy, che non ne trovo una da volere inserire in questo contesto ad eccezione della seguente: (cfr. brano)
Brano da commentare: “ Ma aveva una qualità che ci aveva
conquistati facendoci dimenticare le molte
sue mancanze: era davvero molto coraggioso. […] Con la sua audacia e
fiducia in se stesso Senna avrebbe potuto, in un’altra epoca, giocare un ruolo
più importante, in tempi di fermento, di rivoluzione o guerra civile – come nel
1917 per esempio. Però a quei tempi era
già morto, vittima del suo stesso coraggio sfrenato” ( Max Nomad, Dreamers, dynamiters and demagogues
–Reminiscences, (1964)
Bibliografia: Max Nomad Dreamers,
dynamiters
and demagogues
–Reminiscences, (1964) in Anarchici di Bialystok 1003-1908, Edizioni Bandiera Nera pp. 166-167
Concludo con una poesia delle
stesso Senna Hoy, scritta, probabilmente, in manicomio non molto tempo prima della sua morte. (cfr.brano)
“Presto ci saranno più e il mondo - chissà -. durerà eoni -Ci sono fatti che
non ho fatto, i pensieri bruciano, che non sono ancora maturati. - Dolore,
fruste, che non hanno torturato, risate, che non ho riso.- Lì i miei cercatori di
tombe vanno a lavorare con i tubi, le battute. - L'ultimo pensiero ghiaccia più nel cervello, il passato vuole
urlare nel cuore. -Mi pento di ogni crimine
nella mia vita che non ho ancora commesso,- Ogni
desiderio che non ho realizzato nella mia vita. “
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