sabato 30 aprile 2011

ANARCHICINI: VOLTAIRINE DE CLEYRE (1866-1912) ; DRYE DANIEL LUM (1839-1893) .



 VOLTAIRINE DE CLEYRE (1866-1912)  . Anarchica americana, figlia di un’emigrante francese e di una puritana americana . Nonostante il nome datole dal padre, in omaggio a Voltaire,  fu educata in un convento cattolico, ma divenne presto libera pensatrice e poi anarchica. (cfr. brano)
Brano da commentare: “…  Se si giudicasse dalle mie prime influenze e dalla mia educazione , io sarei dovuta essere una religiosa, glorificante l’autorità nella sua forma più estrema, come lo fanno in questo momento alcune delle mie antiche compagne di classe nell’ istituto dell’Ordine dei Santi Nomi di Gesù e Maria. Ma lo spirito ancestrale della ribellione si è affermato in me quando non avevo che quattordici anni ed ero una scolara del convento di Notre-Dame-du-Lac-Huron, a Sarnia, nell’Ontario. Quale commozione mi ispira ancora oggi questo ricordo; povera piccola anima che combatteva da sola l’oscurità della superstizione religiosa, incapace di credere, ma temendo tuttavia in ogni ora la dannazione infernale, selvaggia, ed eterna […]  Ne uscii infine e divenni una libera-pensatrice quando lasciai l’istituzione tre anni più tardi, non avendo tuttavia mai letto un libro o sentito una parola che mi aiutasse nella mia solitudine. Fu come la traversata della Valle della morte e delle cicatrici bianche marchiano ancora la mia anima, là dove l’ignoranza e la superstizione mi bruciarono del loro fuoco in quei giorni soffocanti. Sono io una blasfema?  E’ una loro espressione , non la mia. Dopo questa battaglia dei miei verdi anni , tutte le altre furono  facili, perché poco  importa ciò che  capitava all’esterno, la mia volontà regnava all’interno…Voltairine de Cleyre, La nascita di una anarchica 1903)
Bibliografia: in Femmes et anarchistes. Voltairine de Cleyre / Emma Goldman. Recueil de textes, Black Jack editions , 2014 pp. 72-73 (traduzione italiana mia). Cfr. anche  la recente traduzione italiana in Voltairine de Cleyre, Un'anarchica americana, a cura di Lorenzo Molfese. Introduzione di Normand Baillargen e Chantal Santerre,  Elèuthera, 2017, pp. 41-42 e il Dossier su Voltairine de Cleyre in A rivista anarchica n. 417, giugno 2017 pp. 94-102

Nel 1892  fondò , assieme  a Margaret   Perle McLeod, la " LadiesLiberal League", un’associazione  in cui si discuteva animatamente, di socialismo, anarchismo, sessualità, del controllo delle nascite  e  della discriminazione  della donna da parte della  società.  (cfr. brani)
Brani da commentare:  1) … Le donne sono, come lo sappiamo, creature del proprio ambiente proprio come gli uomini: reagiscono all’ambiente in misura delle loro capacità. Sappiamo anche che le donne non sono e non sono mai state, con poche eccezioni tribali, fisicamente forti quanto gli uomini. Ma perché mai il dolore debba essere  la loro sorte, mentre i mariti regnano su di loro, e perché debbano accettarlo senza lamentarsi, è per me uno dei più incomprensibili fenomeni della storia umana. Gli uomini, se fatti schiavi, hanno reagito con forza, tirando, per così dire, pugni e calci anche quando la loro protesta li avrebbe condannati a catene più pesanti; ma noi non abbiamo mai avuto, se non di recente, una rivolta delle donne. Si sono sempre inchinate, inginocchiate, e hanno sempre baciato la mano che le picchiava. Perché? Malgrado pretenda di venerare e glorificare le donne, l’ortodossia prevalente non ha mai offerto alle donne altro se non la più vile schiavitù, e mai offrirà loro  qualcosa di diverso. E se questa schiavitù è quella sordida, oscura, gravosa della quotidianità domestica, o quella dorata dei negozi più eleganti, o quella del duro lavoro di fabbrica, o ancora quella dei graziosi canarini dell’alta società esentati da qualunque lavoro estenuante, le sfumature e le implicazioni sono le stesse “ Sii sottomessa, giacché è questo il volere del Signore”. Per conservare questa ideale relazione tra uomo e donna plasmata sul rapporto tra padrone e schiavo, sono stati concepiti per le donne un metodo educativo, un codice morale e una sfera d’azione diversi rispetto agli uomini, tutti basati sul loro genere e senza alcun riguardo per le capacità individuali. Se un cavallo è destinato a trainare i carri proprio perché è un cavallo, le donne sono destinate a specifici compiti, per lo più domestici, proprio perché sono donne. La maggior parte degli uomini abbraccia questa analogia senza neppure pensare che questo possa renderli tirannici o invadenti; al contrario, si ritengono giustificati a mettere in riga il cavallo se questo prova a uscire dal percorso tracciato per lui. … ( Voltairine de Cleyre,  Il caso della donna contro l’ortodossia. Conferenza tenuta nel 1896 );    2)“ Una parte degli anarchici nega che ci sia una “questione femminile”, ma questa affermazione è principalmente fatta da uomini e, si sa, gli uomini non sono certo le persone più adatte a comprendere la schiavitù della donna. Gli scienziati sostengono che le funzioni essenziali della società siano meglio espletate dagli uomini, mentre le funzioni riproduttive spettano alla donna, che deve anche procurarsi il cibo all’esterno della casa; se perciò la donna dovesse entrare nella cosiddetta arena industriale, perderebbe necessariamente i suoi tratti più distintivi. Eppure all’interno della classe operaia non è così: non solo le donne lavorano duramente per svolgere i lavori domestici, ma molto spesso prendono lavori di cucito da fare in casa oppure vanno fuori per fare il bucato di altre persone. Il lavoro domestico che la donna svolge è infatti il lavoro peggio retribuito al mondo. Il matrimonio non è certo fatto nell’interesse della donna. […] Gli uomini potrebbero non avere affatto intenzione di diventare dei tiranni una volta sposati, ma molto spesso lo diventano, e non basta certo sbarazzarsi  del prete o del funzionario statale di turno per far sì che ciò non avvenga. E’ lo spirito stesso del matrimonio che conduce la donna alla schiavitù. Ma ora le donne entrano sempre di più nel mondo industriale e questo significa che nuove porte si stanno aprendo, liberandole finalmente dalla sfera domestica.  Il che comporta che proprio come gli uomini hanno sviluppato una propria individualità una volta catapultati in ogno sorta di impiego e in ogni sorta di condizione, lo stesso succederà anche alle donne. […] L’assenza di quiete che si vive normalmente in una casa milita contro l’emergere di queste condizioni, e così fa “l’abominevole improduttività” in cui viene svolto il lavoro domestico, che è al contempo, ma in scala infinitesimale, una lavanderia, un forno, un alloggio, una trattoria, un asilo nido. Comunque, con l’avvento delle concezioni legate al lavoro femminile nel mondo industriale, l’attuale idea di casa dovrà sparire. Nel frattempo, consiglierei a ogni donna che contempla un’unione sessuale di qualunque sorta, di non vivere mai insieme all’uomo che ama, nel senso di affittare una casa o una stanza insieme … e così diventare la sua governante. […] il compito  della donna  dovrebbe essere prima di tutto, quello di approfondire il concetto di sessualità e di informarsi sul controllo delle nascite: mai avere un bambino a meno che non lo si voglia davvero e mai volerlo egoisticamente per il puro piacere di avere un  giocattolo carino con cui intrattenersi. Mai averlo, inoltre, se non si è in grado di mantenerselo da sola. ( Voltairine de Cleyre, La questione della donna,  Conferenza tenuta in Scozia nel 1897 ) ;  3)  “ Sì Padroni maschi! Il mondo è una prigione, il talamo nuziale è una cella, le donne sono delle prigioniere e voi siete i nostri carcerieri!! […] Così  adulterio e stupro possono essere perpetrati liberamente e comodamente in  ogni casa. Sì, perché è adulterio quando la donna si sottomette sessualmente a un  uomo, senza desiderio da parte sua, solo “per mantenerlo virtuoso”, per “tenerlo in casa”, come si giustifica la donna ( ebbene, se un uomo non mi amasse o non mi rispettasse abbastanza così da essere “virtuoso” senza che io mi debba prostituire, per quanto mi riguarda, potrebbe prendere la porta e sparire perché non ci sarebbe alcuna virtù da difendere ). Ed è stupro quando un uomo si impone sessualmente con la forza su una donna, che venga  autorizzato dalle leggi sul matrimonio o meno.  …” ( Voltairine de Cleyre,   Schiavitù sessuale, conferenza tenuta nel 1890) 
Bibliografia: Primo brano, secondo brano e terzo brano in   Voltairine de Cleyre, Un'anarchica americana, a cura di Lorenzo Molfese. Introduzione di Normand Baillargen e Chantal Santerre,  Elèuthera, 2017,  rispettivamente a pp. 168-169 ;  a pp. 145- 146 e a p. 152. Un altro brano tratto da Schiavitù sessuale, ove Voltairine de Cleyre prende le difese di Moses Hartman, allora detenuto nel penitenziario di Lasing nel Kansas per avere  propagandato la causa dei diritti delle donne e del controllo delle nascite si trova in questo blog  infra il post:  ANARCHICI  AMERICANI. 1 : )
 
 
 Particolarmente importanti, secondo me, sono, inoltre, le differenze esistenti tra l’anarco-femminismo rivoluzionario di Voltairine de Cleyre  con il femminismo  riformista-democratico  delle  cosiddette “ sufraggette”.  Oltre alla ovvia scarsa considerazione per il “diritto di voto” alle donne, Voltairine  contestava la medesima  strategia politica adottata dal movimento femminista americano ritenendola  antiquata e anacronistica rispetto  alla  nuova e potenzialmente combattiva  condizione   socio-economica delle donne operaie nella  società industriale della fine del  secolo dicianovesimo. (cfr. brano)
Brano da  commentare:  La lotta per l’uguaglianza politica dei sessi ha sempre affrontato tre ferventi oppositori: il prete,  politico,  l’o scientifico  (scientifique) . I primi due sono stati, almeno parzialmente, convinti o ridotti al silenzio. Quelli che ancora vociferano si ripiegano dietro gli argomenti dello scientifico e quest’ultimo, solo, continua a sorridere – il vecchio barbuto (barbon ) per l’ottima ragione che  le dirigenti del movimento per l’uguaglianza politica hanno fallito,  salvo  qualche eccezione,  al compito  che si prefiggeva di dare alle loro rivendicazioni una base scientifica moderna. Esse  indossano  la logora armatura del secolo scorso e vogliono combattere la dinamite, vestite solamente di una cotta di maglia. Noi siamo state riempite (gavées) di quelle  espressioni  “ diritti naturali”  “diritti inerenti” “diritti inalienabili” “tutti creati uguali” etc., tutte queste formule che testimoniano il pensiero metafisico che dominava nel secolo scorso, e che sono  facilmente confutabili dalla semplice prova dei fatti. Può essere rischioso ( aventureux) per l’autrice (auteure) di osare domandare se  è una questione di ignoranza o di strategia politica da parte delle dirigenti suffragette. La prima ipotesi è difficile da sostenere, ma potrebbe essere  ragionevole di optare per la seconda, tanto più che si sa che è estremamente audace di volere introdurre una riforma rovesciando gli idoli di una nazione – e l’elettore americano  è il  più stupidamente ed ostinatamente “ sposato  all’dolo” dei diritti naturali.  Attualmente non vi è nulla di più chiaro :  come è generalmente il caso  quando la strategia politica si affida ( remet ) alla verità, noi faremo una triste figura davanti al tribunale dei saggi se noi continuiamo ad appoggiare le nostre rivendicazioni su ciò che in sé è senza fondamento. I Diritti naturali ? Essi non esistono. Tutti creati uguali? E’  un’assurdità.  […]  Con l’evoluzione della società, i diritti  della donna si sono  costantemente estesi, ed è giustamente  il compito di quelle che rivendicano l’uguaglianza politica  di dimostrare che si deve ora allargare il cerchio per includere  questo  “diritto” perché la  posizione attuale delle donne nella società gli conferisce i mezzi per fare rispettare questa rivendicazione.  […] ogni nuova definizione dei diritti, ogni  nuovo uguagliamento dei poteri è stato acquisito con il sangue delle più coraggiose e delle migliori, acquisite  con il sacrificio di coloro che hanno scalato il monte Pisgah senza mai entrare nella  Terra promessa.  […]  Essa rivendica altri  riguardi  che quelli della condizione di sposa, di madre, di sorella, di figlia; essa si  mantiene  (tien) , essa ha riconosciuto la sua forza e da questa forza si nutrono le sue rivendicazioni di uguaglianza. Essa lo ottiene con il sudore  del suo lavoro non pagato,  con la carne emaciata delle sue dita,  del sangue versato sulla scena delle sue lotte misconosciute , lungo tutto il suo percorso de suo spossante viaggio attraverso distese selvagge. Quando essa avrà abbastanza sudato, abbastanza digiunato, abbastanza  compiuto ogni sorta di sacrifici (saignée) anche lei potrà scalare il monte Pisgah. E quelle  che seguiranno erediteranno la vittoria. “ ( Voltairine de Cleyre,  L’uguaglianza politica delle donne .   pubblicato sul giornale The Conservator , Philadelphia, 1894)
Bibliografia: in Femmes et anarchistes. Voltairine de Cleyre / Emma Goldman. Recueil de textes,     
Black Jack editions , 2014 pp. 65, 66, 67, 68 (traduzione italiana mia).    
 
 Fece, poi, a più riprese, parecchi viaggi in Europa, dove venne in contatto con molti anarchici, tra cui Piotr Kropotkin, Jean Grave, Sebastien Faure e tanti altri. Nel 1902 Voltairine de Cleyre si offrì come  disponibile e facile  bersaglio a un certo senatore Joseph  Hawley , che, sull'onda della tensione  suscitata dall'assassinio del presidente Mac Kinley da parte di Leon Czolgos e dell' accanimento indiscriminato , alimentato dalla martellante campagna della stampa borghese contro l'anarchismo,  aveva promesso 1000 dollari per potere sparare su un anarchico”. Questa offerta della De Cleyre della sua stessa vita fu accompagnata da una sua lettera , che rese pubblica, tramite il giornale di sinistra " Free Society".  (cfr. brano)
Brano da commentare:  “ ... Se voi volete sparare su un anarchico, ciò non vi costerà 1000 dollari. Vi basterà pagare il vostro spostamento fino a casa mia per potermi sparare addosso (il mio indirizzo è indicato più basso) senza nient' altro da dovere sborsare. Io non offrirò alcuna resistenza. Io mi terrò in piedi davanti a voi, alla distanza che voi deciderete e, in presenza di testimoni, voi potrete sparare. Il vostro fiuto commerciale americano non sente che si tratta di un autentico affare? Se tuttavia il pagamento di 1000 dollari è una condizione non negoziabile, allora, dopo avervi permesso di tirare, io vorrei che questo denaro sia dato ad opere che militano ( militent) a favore dell'avvento di una società libera e nella quale non vi siano né assassini, né presidenti, né mendicanti, né senatori " ( Voltairine de Cleyre,  1902)
Bibliografia: in  Femmes et anarchistes. Voltairine de Cleyre / Emma Goldman, Black Jack editions , 2014 , "Elements chronologiques"  ( infra 1902) (traduzione italiana mia). Cfr. anche  in Voltairine de Cleyre, Un'anarchica americana, a cura di Lorenzo Molfese. Introduzione di Normand Baillargen e Chantal Santerre,  Elèuthera, 2017, p.25.
 Il 19 dicembre 1902 un  suo ex allievo, Herman  Helcher le sparò, ferendola gravemente. Durante il processo  lei testimoniò a favore di quel giovane sul giornale " North Americanal fine di non farlo condannare. (cfr. brano)
Brano da commentare: " ... il ragazzo che si presume mi abbia sparato è disturbato. Ed è stato reso tale dalla carenza di cibo e dal non potere esercitare un lavoro salubre. Bisognerebbe ricoverarlo in una casa dicura, mentre sarebbe una disgrazia per la civiltà se dovesse finire in prigione per un gesto che gli è stato dettato da un cervello malato. Qualche tempo prima di spararmi, quel giovane mi aveva inviato una lettera triste, non aveva da mangiare, non sapeva dove dormire, non avera lavoro. Da due  anni non avevo sue notizie. [...] Non nutro alcun risentimento nei suoi confronti. Se la società fosse organizzata in modo che ogni donna, uomo e bambino potesse vivere una vita normale, non ci sarebbe questa violenza. Il pensiero di tutti gli atti brutali compiuti dal governo mi riempie di orrore. A ognuno di essi fa eco un altro gesto violento. Il manganello della polizia genera l'atto criminale. Contrariamente all'opinione comune, "anarchismo" significa 2pace sulla terra per tutti gli uomini di buona volontà". Coloro che compiono gesti violenti e si proclamano anarchici hanno dimenticato di essere portatori di una filosofia, esempi per il popolo, e questo perché le loro sofferenze morali e fisiche li hanno condotti alla disperazione" ( Testimonianza di  Voltairine de Cleyre a favore del giovane attentatore sul " North American" )
Bibliografia: Voltairine de Cleyre, Un'anarchica americana, a cura di Lorenzo Molfese. Introduzione di Normand Baillargen e Chantal Santerre,  Elèuthera, 2017, p.25.

 Anche Louise Michel  ed Errico Malatesta si erano comportati in tal modo nei confronti dei loro rispettivi attentatori.
                                                              
VOLTAIRINE DE CLEYRE
Nell' aprile del 1907 Voltairine de Cleyre rispose  alla conferenza tenuta a Filadelfia,  nei locali della "Radical Liberal League" dalla  Dottoressa Henrietta P. Westbrook , " Il matrimonio è una buona azione" con una conferenza completamente opposta, " Il matrimonio è una malvagia azione". (cfr. brano)

Brano da commentare: “  … Tra i 15 e i 18 anni,  io non ero ancora uscita da un tempo abbastanza lungo  dal convento per avere dimenticato i suoi insegnamenti. Io non avevo ancora abbastanza vissuto per elaborare ( fabriquer) mie personali definizioni. Per me, il matrimonio era “un sacramento della Chiesa” oppure “una cerimonia civile patrocinata dallo Stato” che permetteva a un uomo e a una donna di unirsi per la vita, a meno che domandassero a un tribunale di proclamare la loro separazione. Con tutta l’energia di una libera-pensatrice neofita, io criticavo il matrimonio religioso perché un prete non ha assolutamente alcun diritto di intervenire nella vita privata degli individui; io condannavo l’espressione “ fino a che la morte non vi separi”, perché questa promessa immorale rende una persona schiava dei suoi sentimenti attuali e determina tutto il suo avvenire; io denunciavo la miserabile volgarità delle cerimonie religiose e civili, che pongono le relazioni intime tra due individui al centro dell’attenzione pubblica, dei commenti e degli scherzi. Io difendo sempre questi argomenti (positions).  […] Ma oggi non è al matrimonio religioso, che io mi riferisco, quando affermo:  Il matrimonio è un’azione malvagia” . La cerimonia  , di per sé, non è che una forma, un fantasma, una conchiglia  (coquille) vuota. Per matrimonio , io intendo il suo contenuto reale, la relazione permanente tra un uomo e una donna, relazione sessuale ed economica che permette di mantenere la vita di coppia e la vita familiare attuale. Io me ne infischio ( me moque) di sapere se si tratta di poligamia,  poliandria, o monogamia, poco importa che sia celebrato da un prete, un magistrato, in pubblico o in privato, o che non esisti il minimo contratto tra gli sposi. No, ciò che io affermo è che una relazione di dipendenza permanente nuoce allo sviluppo della personalità, ed è ciò che io combatto. Ora i miei oppositori conoscono su quale terreno io mi situo. …. ( Voltairine de Cleyre, Le mariage est une mauvaise action .  Conferenza tenuta  il 28 aprile 1907)
Bibliografia : Voltairine de Cleyre, Le mariage est une mauvaise action . Collection LES INCREVABLES Editions du  sextan , 2009 PP. 37-39
 
   Nel 1909 Voltairine de Cleyre pubblicò, su Mother Earth  Anarchismo e le tradizioni  americane” dove poneva in evidenza le affinità tra i principi rivoluzionari   della guerra d’indipendenza  americana (enunciati in particolare da Tom Paine e Thomas Jefferson) e quelli anarchici.  (cfr. brano )
Brano da commentare:  “ Per quanto concerne la tradizione americana di non-interferenza, l’anarchismo chiede che essa sia applicata anche a livello individuale. Non vuole che s’innalzino barriere di geloso isolamento, perché sa che questo isolamento non è desiderabile, né possibile: ma insegna che se tutti gli uomini si faranno i fatti loro, ne nascerà una società fluida, che si adatterà liberamente ai bisogni reciproci e nella quale tutto il mondo apparterrà a tutti gli uomini, nella misura in cui ne avranno bisogno o lo desidereranno. E quando la rivoluzione moderna avrà conquistato il cuore del mondo intero – se mai così sarà, come spero – allora potremo sperare di vedere risorgere quello spirito orgoglioso dei nostri padri che poneva la semplice dignità dell’ Uomo al di sopra delle barriere di classe o ricchezza e che riteneva meglio essere americani che  essere re: Ma quando verrà questo giorno, sulla faccia della terra non vi saranno più né re né americani, ma uomini soltanto UOMINI.   ( da “Anarchismo e  le tradizioni americane in Mother Earth       tra la fine del 1908 e l'inizio del 1909 )
Bibliografia:  Voltairine de Cleyre, Un'anarchica americana, a cura di Lorenzo Molfese. Introduzione di Normand Baillargen e Chantal Santerre,  Elèuthera, 2017, pp. 122-1234 e cfr. anche   Rudolph Rocker, I pionieri della libertà,  Edizioni Antistato  1982 p. 161 

Assieme a tanti altri anarchici  che vivevano negli USA, tra cui  Emma Goldman e Sasha Berkman , Voltairine  fu assai colpita  dal pensiero pedagogico  di Ferrer e contribuì a divulgarlo e a metterlo in pratica . (cfr. brano)
Brano da commentare “… Quando un bambino dice: “Non vedo perché io dovrei imparare questo, in ogni modo non me ne potrò ricordare” egli enuncia una molto ragionevole protesta. Certamente, esistono degli esempi  di mancanze ostinate per le quali un piccolo sforzo permetterebbe di superare gli andirivieni ( lasser-aller) della memoria. Tuttavia, ogni insegnante abbastanza onesto verso se stesso sa che egli non può fornire una ragione valida che gli permetta di comprendere perché delle cose che non hanno nulla a che vedere con la vita del bambino devono essergli insegnate , delle cose che saranno dimenticate l’indomani dell’esame, delle cose di cui lui stesso non potrebbe ricordarsi se non le ripetesse anni dopo anni, se esse non fossero l’oggetto del suo commecio. E ogni insegnante che ha realmente pensato alla natura essenziale dei  ragazzi, di cui si occupa sa che lasciare giovani corpi seduti, a scrivere, più di sei ore – senza che i piedi possano muoversi , senza neanche potere gettare  una pallina di carta o bisbigliare – è una  detestabile violazione delle leggi proprie alle giovani esistenze … (Voltairine de Cleyre, La reforme de l’education moderne, pubblicato postumo nel 1914 )
Bibliografia: in Femmes et anarchistes. Voltairine de Cleyre / Emma Goldman, Black Jack editions , 2014 pp. 72-73 (traduzione italiana mia)
 Durante la rivoluzione messicana, pur essendo già gravemente malata, Voltairine de Cleyre, sostenne con ardore il partito liberale messicano fondato da  RICARDO FLORES MAGON e organizzò diverse conferenze per  la propaganda a favore degli  insorti. Morì a Chicago nel 1912 e dopo  un funerale , a cui parteciparono migliaia dipersone, fu sepolta accanto ai martiri di Haymarket. Durante la sua esistenza ebbe una vita sentimentale alquanto intensa e tra gli uomini che  l’amarono e che lei amò, bisogna ricordare: T. HAMILTON GARSIDE, JAMES ELLIOT, da cui avrà un figlio, l'anarchico DIEZ D. LUM e infine A. GORDON, che secondo quanto scrive EMMA GOLDMAN nelle sue memorie,   si comportò con lei, che attraversava momenti difficili,   in modo molto egoistico .                                                                     


Inoltre Voltairine de Cleyre   si  è distinta anche come poetessa  , e, a titolo d’esempio, cito , tra tante poesie, ,Written –in- red, che recentemente  è stata musicata e cantata dalla musicista e cantante di San Francisco,   Unwoman.
Poesia da commentare: “ Written in red their protest stands/ For the gods of the World to see; / On the dooming wall their bodiless hands / have blazonedUpharsin” and flaring brands / Illumine the message: “Seize the lands! /Open the prisons and make men free! / Flame out the living words of the dead / Written –in -  red. Gods of the World! Their mouths are dumb! Your guns have spoken and they are  ddust! But the shrouded Living, whose hearts were numb, /  have felt the beat of a wakening drum / Within them sounding – the – Dead men’ s tongueCalling: “ Smite off the ancien rust!” Have beheldResurrexit”, theword of the  Dead, / Written- in – red. / Bear it aloft, O roaring, flame! Skyward aloft, where all may see. / Slaves of the  World! Our caose is mthe same; / One is the immemorial shame; / One is the struggle, and in One  nameManhoodwe battle to set men free. / “Uncurse us the Land ! Burn the words of the  Dead / Written – in- red. (  Voltairine de Cleyre’ s, Written -in-red,  last poem)
Bibliografia: Voltairine de Cleyre, Collected Poems / The  Anarchist Library  in  http://theanarchistlibrary.org/library/voltairine-de-cleyre-collected.....
                
                                                                     


DRYE DANIEL  LUM  (1839-1893) scrittore,  poeta , giornalista e  attivista sindacale. Abolizionista si offrì volontario durante  la guerra di secessione  e raggiunse il graddo di capitano combattendo  nella battaglia del Red River.  Dopo la guerra iniziò come rilegatore e dopo avere  svolto diverse attività in difesa  dei lavoratori, degli indiani e  degli afro-americani.  Fu amico di Albert Parsons   e vicino alle posizioni dell’AIL. Dopo la morte di Parsons diresse “The Alarm ", settimanale  dell’AIL .     Il suo pensiero politico  era  una mescolanza di individualismo, sindacalismo, mutualismo  e anarco-comunismo.  La sua visione di un “anarchismo senza aggettivi  “, descritta nei suoi  libri  The Ecomics of Anarchy   e  Anarchism: Its Philosophy and Ascientific Basis “prevedeva,per la sua realizzazione la fusione tra lavoro e capitale (cfr. brano)
Brano da commentare: “ Secondo l’anarchia , il lavoro e il capitale sarebbero fusi in un’unica cosa: il capitale sarebbe senza prerogative e dipendente dal lavoro , e posseduto da quest’ultimo. L’operaio avrebbe scoperto che per produrre avrebbe goduto della sua  produzione e bandire di conseguenza l’incubo della miseria. L’artigiano avrebbe scoperto che la cooperazione era meglio dell’essere sfruttato. Il commerciante avrebbe scoperto che la produzione avrebbe offerto   maggior incentivo dello scambio, a meno che non accettasse una posizione di competenza e comodità nello scambio di lavoro, che avrebbe soppiantato i negozi isolati. L’impiegato, senza più il suo orizzonte limitato da un nastro contatore, avrebbe avuto lo scopo di mostrare il suo talento in ogni direzione.  L’agricoltore, soprattutto, libero da cure fastidiose per soddisfare gli interessi, escludendo la tassazione  forzata dello Stato, con la sua famiglia che cresce intorno a lui e resa “sicura” da un titolo comune e da reciproca interdipendenza o in cerca  di un ‘ assicurazione di indennità per depredazione, avrebbe trovato nell’anarchia una liberazione dalla fatica inutile e il suo lavoro  coronato da abbondanza e pace” ( tratto dal VI  capitolo diAnarchism: Its Philosophy and Scientific Basis
Tra il 1888 e il 1893 Lum  ebbe una relazione  molto intensa con Voltairine de Cleyre, di cui fu maestro ed amante. Nel 1892  un anno prima del suicidio di Lum , afflitto da una forte depressione,  Voltairine de Cleyre  dedicò a lui  la poesia ,  You and I
Poesia da commentare: “ You and I, in the sere, brown weather / When clouds hang thick in the frowning sky / When rain-teaars drip on the bloomless heather / Unheeding the storm-blasts will walk together / And look to each otherYou and I.  / You and I, when the  clouds are shriven / To show the cliff-broods of lightnings high; / When over the ramparts swift, thunder-driven, /  Rush the bolts of Hate from a Helt-lit Heaven – Will smile at each otherYou and I. / You and I, when  the bolts are falling / The hot  air torn whit the earth’s wild cries, / Will lean through the darkness where Death is calling, / Will search through the shadows where Night  is palling, / And find the light in each other ‘ s eyes / You and I, when black sheets of water / drench and tear us and drown our breath , / Below this laughter of Hell’s  own  daught er, / Above the smoke of the storm-girt slaughter, / Will hear each other and gleam at Death. / You and I, in the gray night dying,/ When over the east-land the dawn-beams fly, / Down in the groans, in the low, faint crying, / Down where the thick blood is blackly  lying, /  l Willreach out our our weak arms, You and I. /  You and I, in the cold, white weather, / When over our corpses the pale lights lie, / Will rest at last from the dread endeavor, / Pressed to each other , for parting-never! / Our dead lips together, You and I. / You and I, when the years in flowing / Have left us behind with all things that die, / With the rot of our bones shall give soil for blowing / By the dew of the kiss of a last good-bye! ( Voltairine de Cleyre, You and I  , Philadelphia , 1892 
Bibliografia : http://www.liberliber.it/libri/d/de_cleyre/index.php
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

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