lunedì 25 aprile 2011

ANARCHICINI: * ROBERT OWEN (1771-1858) , CHARLES FOURIER (1772-1837) , FLORA TRISTAN (1803-1844)

                                                       

                                                                           

                                             
 
        Pur non potendosi   considerare dei precursori dell’anarchismo, vi sono comunque alcuni aspetti nel  pensiero di ROBERT OWEN (1771-1858)  e CHARLES FOURIER (1772-1837), che hanno certamente influenzato, come scrive MARIA LUISA BERNERI,nel suo libro Viaggio attraverso Utopia, , oltre  il movimento socialista in generale,  anche quello, in particolare, libertario e anarchico (cfr. brano) 
Brano da commentare: “  L’influenza  dei “padri del socialismo” sulle utopie del XIX secolo fu, naturalmente, notevole. Owen, Fourier e Saint-Simon non solo influenzarono le utopie attraverso i loro scritti teorici, ma i loro piani concreti di riforma sociale e di “villaggi di cooperazione”, parallelogrammi o falansteri , hanno ispirato molti caratteri delle ultime utopie. Per certi versi, comunque, Owen e Fourier differiscono dall’orientamento principale del pensiero socialista del XIX secolo, perché non auspicano un governo centralizzato e  un’intensiva industrializzazione delle campagne ma credono, al contrario, nelle piccole comunità agricole autonome. [...] Owen attribuisce l’iniziativa della costituzione di queste piccole comuni agricole, che non comprendono più di tremila abitanti, a qualche governo illuminato, ma esse si devono sostenere e reggere per mezzo di amministrazioni autonome. […] Tutti i membri della comune sono eguali e ricevono uguale porzione di beni prodotti; i consigli generali governano secondo le leggi della natura umana. Quando l’intero mondo sarà pieno di federazioni di comunità agricole, i governi diverranno superflui e scompariranno del tutto.  Le idee di  Owen sull’educazione sono quelle che forse ebbero maggiore influenza sugli  scrittori utopistici.  Ripetutamente affermò nei suoi scritti che “il carattere dell’uomo è, senza eccezione alcuna, sempre concepito per lui; che esso può essere ed è, principalmente , creato dai suoi predecessori; che essi gli danno , o possono dargli, le sue idee ed abitudini, che sono i poteri che governano e dirigono il suo comportamento” Pertanto, era compito dell’educazione addestrare gli uomini a vivere senza pigrizia, senza povertà, senza colpa e senza punizione”. I tentativi fatti da Owen per mettere in  pratica le sue idee, dapprima a New Lamark e poi nelle comunità che fondò in America, ispirarono esperienze similari [……] Il nome di Fourier è spesso collegato a quello di Owen a causa di certe somiglianze superficiali tra i due pensatori e nonostante che Fourier si sia sempre riferito a Owen nei termini più denigratori [...] La bizzaria di Fourier gli impedì di esercitare una diffusa influenza, ma i suoi scritti contengono una ricchezza di idee tale da renderle una fonte ineusabile di ispirazione per i riformatori sociali e persino i suoi più aspri oppositori furono da lui influenzati. La sua anticipazione delle città giardino, che avrebbero sostuito l’agglomerato di grandi città, la sua difesa dei mercati di prodotti agricoli dell’orto che dovevano sostituire l’agricoltura estensiva, il suo studio dei mezzi attraverso i quali il lavoro possa essere reso attraente, i suoi insegnamenti sull’educazione e i problemi sessuali attirarono la diretta attenzione solo di una piccola minoranza, è vero, ma attraverso tale mezzo  essi sono noti a molti che non hanno mai letto gli scritti di  Fourier..”
Bibliografia: Maria Luisa Berneri, Viaggio attraverso Utopia, Edizioni a cura del movimento anarchico, 1981 pp. 245-246 e p. 247.
                                                        
L’indiscussa , oggi, importanza di Fourier risiede , inoltre, nell’avere per primo, nell’ambito del socialismo, posto il problema della “questione femminile “ dando ad essa, come osserva Elena Bignami, “ i contorni di  questione di genere”.
Brano da commentare: “  Lo stato del costume amoroso di un popolo, dunque, ne definisce secondo Fourier il grado di progresso e al  suo  interno è la condizione femminile ad assumere la funzione di variabile determinante: “Si è visto che le nazioni migliori furono sempre quelle che accordarono alle donne maggiore libertà […] (mentre le nazioni più corrotte sono sempre state quelle che maggiormente asservivano le donne” . Si tratta di  un passaggio eccezionale perché il punto non è solo né tanto la denuncia e il superamento della condizione di sottomissione della donna nella società civile, bensì la libertà di un popolo intero, delle donne  quanto degli uomini […] Lo scopo ultimo della riflessione di Fourier, infatti non è la liberazione della donna, ma la costituzione della società armonica. La questione è che per arrivare a ciò occorre liberare  l’umanità e soprattutto la donna,  perché di essa è il soggetto più oppresso”
Bibliografia: Elena Bignami, Le schiave degli schiavi La questione femminile dal socialismo utopistico all’anarchismo italiano (1825-1917), CLUEB 2011 p.67 e p. 72 . Nota l’importanza di Fourier durante gli anni sessanta del XX secole è testimoniata  dalla ricollocazione a Place Clichy,, il 10 marzo 1969,  della statua di Fourier, che era stata demolita dai nazisti, durante l’occupazione di Parigi,   e che alla base della statua vi era scritto “ En hommage a Charles Fourier, les barricadiers de la rue Gay-Lussac”. , cfr. International Situationiste n. 12,  settembre 1969, p. 97. D’ altronde il pensiero di Fourier era già stato fortemente rivalutato dal movimento surrealista negli anni trenta , cfr. per esempio : André Breton, Antologia dello humour nero, Einaudi, 1970, pp. 54 ss.
                                                                               
FLORA TRISTAN (1803-1844) pioniera del socialismo e del femminismo e grande   ammiratrice  di Mary Wolstonecraft e di Fourier. Nata a Parigi e figlia di un generale Don Mariano de Tristan, appartenente a una grande famiglia di Lima ( Perù)  e dalla  francese, Anne-Pierre  Laisnay,  povera e romantica. Era  una figlia illegittima e alla morte del padre , la cui maggior parte dei suoi beni furono  sequestrati dallo Stato francese,   lei e la madre si ritrovarono in  grande  miseria. Per vivere Flora Tristan   lavorò , giovanissima,   in un laboratorio di incisioni e fotografie   di proprietà di André Chazal che la sposò  nel 1821. Ebbero tre figli , tra cui Aline, futura madre del pittore Gauguin   (cfr. brano)  
 Brano da commentare: “ Mia nonna  era un bel tipo di donna. Si chiamava  Flora Tristan. Proudhon diceva che era una donna gentile. Non ne so niente, mi affido alle sue parole. Dato che non ci capisco niente, mi fido di Proudhon. Socialista, combinò un sacco di psaticci e fral'altro un' Unione Operaia.  Tanto che quelli per riconoscenza, le dedicarono  un monumento nel cimitero di  Bordeaux”.  A lei e al padre Enfantin si attribuisce la fondazione  di una certa setta religiosa , dedita al culto di "Mapa" (il dio Ma sarebbe stato Enfantin , lei la dea Pa). Non so se sia verità o leggenda: vi do per la moneta per quel che vale. Fatto sta che alla sua morte (1844), molte delegazioni seguirono il suo feretro. Di una cosa sola sono certo, ed è che Flora Tristan dev'essere stata una donna molto bella e nobile.  Era in intima amicizia con Madame Desbordes- Valmore. E mi risulta anche che destinò tutta la sua fortuna alla causa dei lavoratori, che viaggiò assai e che  si mise direttamente a contatto, andando in Perù, con lo zio, il cittadino Don Pio Tristan de Moscoso (del ceppo dei  D'Aragona). ...." ( Paul Gauguin ,  Avant et aprè s)
Bibliografia: in Paul Gauguin ,Noa- Noa ed altri scritti (1891-1903)    Oscar Mondadori, 1972, pp. 135-136 
 Nel 1825 , dopo avere subito per l’ennesima volta  violenze e  maltrattamenti dal marito, che giunse  persino al punto , per far fronte ai suoi debiti,   di volerla avviare alla prostituzione,  abbandonò il  tetto coniugale, ponendosi così giuridicamente e socialmente fuori  dal consorzio  civile borghese , da cui venne  trattata alla stregua di una  “ reietta”, una paria.  Questa penosissima condizione, resa ancora più acuta dal fallimentare viaggio in Perù, dove andò a chiedere parte del patrimonio familiare dal fratello di suo padre e che gli fu rifiutata, salvo una piccola rendita, in quanto la sua nascita non era stata regolarizzatafu poi raccontata da Flora Tristan  in  Le peregrinazioni di una paria  (1837) . Oltretutto la  sua condizione di   "moglie"  la poneva , quando era a  Parigi, del tutto indifesa  dalla persecuzione del marito, che con l’avvallo delle leggi del tempo, era legittimato dall’usare ogni mezzo,   tra cui brutali percosse, furibonde scenate e tentativi di sottrarle i figli,  per ricondurla sotto la sua potestà.  Nel 1838,  Chazall, non accontentandosi più   di insultarla e picchiarla, le sparò addosso  provocandole  una grave lesione al polmone. 
                                                                              
CHAZAL  SPARA  A FLORA TRISTAN MENTRE  LEI DIFENDE CON IL PROPRIO CORPO I SUOI BAMBINI

   Anche per la giustizia borghese e patricentrica  questo era effettivamente un po’ troppo e Chazal fu condannato a vent’ anni di prigione , che gli furono poi , in parte, condonati.  Scampata alla morte e  motivata dalle sue stesse drammatiche esperienze di vita sia familiare che sociale,  Flora Tristan ,   intraprese numerosi viaggi , da sola o come dama di compagnia,  con l’intento principale di rendersi personalmente conto delle  aberranti condizioni in cui viveva il proletariato e in  particolare la moglie del proletario definita da lei come "la proletaria del proletario stesso".  Durante un suo soggiorno a Londra, allora all’avanguardia del “progresso” industriale in Europa, , scrisse, dopo  avere visitato fabbriche, bordelli, prigioni e ghetti periferici  il libro Passeggiate a Londra ovvero l’ aristocrazia e i proletari inglesi,  pubblicato nel 1840, ed oggi considerato di interesse non minore , per la ricostruzione di quel contesto,  del più noto libro di  Engels sulla classe operaia inglese scritto nel 1844 (cfr. brano) .  
Brano da commentare:  “… Nessun visitatore penetra nella stretta e buia stradina di Bainbridge senza provare  una sensazione di paura . Non ha fatto dieci passi e già resta soffocato da un odore mefitico.  […] A destra, entrammo in un’altra viuzza non lastricata , fangosa e piena di pozzanghere dove ristagna l’acqua nauseabonda di sapone, risciacquatura di piatti e rifiuti anche più fetidi …. Allora fui costretta a superare  la mia ripugnanza e a riunire tutto il mio coraggio per osare continuare a camminare attraverso quella cloaca e tutto quel fango!  A Saint-Gilles, si resta asfissiati dalle esalazioni: manca l’aria per respirare, la luce per orientarsi .[…] Immaginatevi  uomini, donne, bambini a piedi nudi, che sguazzano nel fango infetto di quella cloaca ; alcuni appoggiati al muro, in mancanza di sedie su cui stare, altri accovacciati a terra; bimbi sdraiati in mezzo al fango, come maiali. No, se non la si è vista, è impossibile figurarsi una così spaventosa  povertà! Una degradazione più totale dell’essere umano ! […] L’esterno e l’interno delle vecchie catapecchie sono in armonia con gli stracci della popolazione che le abita.  Niente chiude la maggior parte delle porte e delle finestre di quelle abitazioni: molto raramente sono pavimentate. Dentro ci sono vecchi tavoli di quercia, fatti in modo rudimentale, uno sgabello, una panca di legno, qualche scodella di stagno ,  una sorta di canile dove giacciono ammucchiati padre, madre, ragazze e amici: ecco le comodità del quartiere irlandese!  E’ uno spettacolo spaventoso. Eppure questo è niente, paragonato all’espressione dei volti! Sono tutti di una magrezza spaventosa; deperiti, sofferenti, e pieni di malattie sulla faccia, sul collo e sulle mani ; con una pelle tanto sporca, coi capelli tanto  sudici e scarmigliati, che sembrano crespi come i negri ; gli occhi incavati esprimono un brutale torpore , ma se vi mettete a fissare coraggiosamente negli occhi quegli infelici, allora assumono un’ aria meschina da accattoni. Riconobbi  il tipo di visi, il genere di espressioni, che avevo osservato nelle prigioni. […] Come vive quella popolazione ? Di furto e prostituzione. A partire dall’età di otto o nove anni, i ragazzi vanno a rubare. A undici o dodici anni, le ragazze sono vendute a case di tolleranza.  Tutti, uomini e donne, fanno del furto una professione. I vecchi si danno alla mendicità. Se avessi visto il quartiere prima di visitare Newgate, non mi sarei meravigliata nel sapere che la prigione riceve da cinquanta a sessanta bambini al mese e altrettante giovani prostitute. Il furto è la logica conseguenza della miseria arrivata al limite estremo “ ( tratto da Flora Tristan, Passeggiate a Londra )
Bibliografia: Christian  G. De Vito,  Londra 1839. Un’inchiesta sociale di Flora Tristan in A rivista anarchica ottobre 2004 pp.  56-57 e Flora  Tristan, Scusate lo stile scucito. Lettere, scritti e diari (1835-1844)  a cura di Lina Zecchi, Edizioni Spartaco , 2004 p. 

Sempre più interessata alla questione sociale scrisse infine , nel 1843,, quindi   prima del Manifesto del partito comunista  (1848)  di Marx ed Engels un manuale intitolato, “L’Union ouvrièredestinato agli operai e alle operaie di tutto il mondo  incitandoli  a unirsi e ad essere solidali tra loro nella lotta contro  la  società capitalista.     (cfr.brano)
Brano da commentare: “  1) Costituire la classe operaia per mezzo di una  Unione compatta, solida e indissolubile. 2) Adoperarsi perché la classe operaia sia rappresentata  dinanzi la nazione da un Difensore scelto dall’ Unione dei  lavoratori e da essa pagato,  affinché possa sancirsi che questa classe ha un suo diritto di esistere e che le altre classi riconoscono tale diritto. 3)  Far riconoscere come legittima la proprietà delle braccia.  In Francia , venticinque milioni di lavoratori non possiedono altro che le loro braccia. 5) Far riconoscere come legittimo il diritto al lavoro per tutti, uomini e donne. 6) Studiare come sia possibile organizzare il lavoro nella società attuale. 7)  Costruire in ogni dipartimento Palazzi dell’Unione dei lavoratori, dove i figli della classe operaia ricevano educazione intellettuale e istruzione tecnica, e dove vengano accolti i lavoratori e le lavoratrici vittime d’infortuni sul lavoro, e quelli che sono malati e vecchi. 8) Riconoscere l’urgente necessità di dare alle donne del popolo una educazione , morale, intellettuale e tecnica, affinché esse possano esercitare  un’influenza moralizzatrice sugli uomini del popolo. 9)  Riconoscere, in linea di principio, l’uguaglianza di diritto fra uomini e donne quale unico mezzo per stabilire l’unità umana  Flora Tristan, Considerazioni finali  dell’  Union ouvriére )
Bibliografia : in G. D. H.  Cole, Storia del pensiero socialista (1789-1850)  I precursori  vol. I  editori laterza 1972 pp. 209-210
Inoltre nel suo libro   Union ouvriére Flora Tristan , al  fine di far riconoscere ai lavoratori maschi , almeno sul piano formale dei principi,  i  DIRITTI NATURALI  DELLE DONNE  Flora Tristan non esitò ad evocare  la Dichiarazione dei  DIRITTI DELL’ UOMO  del 1791  (cfr. primo brano);  mentre su un piano più concreto suggerì alcune misure specifiche,  assai innovatrici per quei tempi, per il miglioramento della condizione femminile.  (cfr. brano)
Brani da commentare: 1)  “ Lavoratori , nel 1791 i vostri padri proclamarono l’immortale Dichiarazione dei  DIRITTI DELL’UOMO, ed è grazie a quella solenne dichiarazione che oggi siete liberi e uguali davanti alla legge . Onore ai vostri padri per questa grande conquista! Ma, a voi, proletari, a voi, uomini del 1843, resta un compito non meno grande da portare a termine. A vostra volta, liberate gli ultimi schiavi rimasti in Francia; proclamate i Diritti della donna e, usando le stesse parole dei vostri padri, dite: “ Noi, i proletari di Francia, dopo un’esperienza di cinquantatré anni, riconosciamo di esserci pienamente convinti che i modi in cui sono trascurati i diritti naturali delle donne sono la sola causa delle sventure del mondo, e abbiamo deciso di includere nella nostra  Carta i sacri e inviolabili diritti  della donna. Ci auguriamo che gli uomini diano alle loro mogli e madri la libertà e l’assoluta  uguaglianza di cui essi stessi godono” (Union Ouvriére). 2)  1 ) Diritto ad un’educazione e formazione  professionale uguali. Una rivendicazione importante, per aiutare la donna a raggiungere l’indipendenza economica e pari salario per uguale lavoro; 2)  Diritto alla libera scelta del patner, senza ingerenze dei genitori nelle decisioni matrimoniali. 3) Diritto alla separazione e al cambio di patner. 4) diritto delle madri nubili al rispetto e all’uguaglianza davanti alla legge . Diritto dei figli legittimi a una parte del patrimonio paterno  ( riassunto del programma  proposto da Flora Tristan nellUnion Ouvriére  a favore delle donne della classe operaia e media. )
 Bibliografia: in José Gutiérez Alvarez – Paul  B. Kleiser, Le sovversive , edizioni erre emme 1995 ,  (primo brano pp . 57- 58  e secondo brano  p. 59.

NOTA: Il fatto che  Chazal sparò a Flora Tristan  ferendola molto gravemente è vero, ma non ho trovato nessuma immagine a cui ispirarmi e la mia scenetta io l' ho inventata e, in realtà,  non  so se in quel momento i suoi bambini erano presenti. 
 

 
 
 
 
  

                                                 
       
                                                                            



 
 
 
 
 

 
 

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